Incursione nel Canale della Manica: la nave spia russa Yantar sotto osservazione

Incursione nel Canale della Manica: la nave spia russa Yantar sotto osservazione

Le tensioni nel Canale della Manica aumentano con la nave spia russa Yantar, mentre la Marina britannica intensifica le operazioni per proteggere le infrastrutture critiche e monitorare le attività russe.
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Incursione nel Canale della Manica: la nave spia russa Yantar sotto osservazione - Gaeta.it

Le tensioni marittime nel Canale della Manica continuano a crescere con il recente avvistamento della nave spia russa Yantar, nuovamente al centro dell’attenzione. Quella che sembra una routine operativa in mare si trasforma in un potenziale campo di battaglia per la guerra dell’informazione e delle infrastrutture critiche. Il coinvolgimento della Marina militare britannica e la reazione di Londra sottolineano un clima di crescente allerta nei confronti delle attività russe, con implicazioni significative per la sicurezza delle comunicazioni sottomarine.

La Marina britannica e l’intercettazione della Yantar

Negli ultimi giorni, la Marina britannica ha svolto un’importante operazione per scortare e allontanare la nave russa Yantar, notoriamente sospettata di attività di mappatura e sabotaggio. Il 20 gennaio, durante un’intercettazione nel Canale della Manica, l’imbarcazione è stata avvistata in acque britanniche, dove il ministero della Difesa di Londra ha confermato il suo monitoraggio.

Le manovre, che hanno incluso l’approccio da parte di un sottomarino britannico, evidenziano una strategia difensiva ben organizzata. La Yantar è stata accompagnata verso il Mare del Nord da altre due navi militari britanniche, segnalando l’intenzione di Londra di proteggere le proprie acque territoriali da possibili minacce. Il ministro della Difesa John Healey, parlando in parlamento, ha affermato chiaramente che “il governo britannico è a conoscenza delle operazioni russe e che non verranno adottate misure deboli per tutelare la sicurezza del Regno Unito.”

La Yantar: una nave enigmatica

La nave Yantar non è un comune vascello militare, ma un’unità con funzioni specifiche che ufficialmente ha come missione la ricerca oceanografica e il recupero sottomarino. Tagged come appartenente al Direttorato della ricerca sottomarina di Mosca, è spesso descritta come appartenente alla “flotta fantasma”, un termine usato per indicare quelle imbarcazioni coinvolte in operazioni di guerra ibrida, inclusa la mappatura di cavi sottomarini essenziali per le comunicazioni globali.

Secondo quanto riportato dal Guardian, la Yantar è equipaggiata con la capacità di lanciare sommergibili per esplorazioni di profondità sottomarina. Questa specificità fa suscitare preoccupazioni tra le intelligenze occidentali, specialmente in un contesto in cui le infrastrutture critiche, come i cavi sottomarini, diventano target di potenziali attacchi o sabotaggi. Le segnalazioni riguardo la sua presenza non si limitano al Mare del Nord, ma si estendono dal Baltico al Mediterraneo, evidenziando il suo ruolo attivo nelle operazioni di sorveglianza e raccolta dati.

Precedenti incontri con la Yantar

La Yantar non è nuova a tale attenzione. Già lo scorso novembre, la nave spia era stata vista navigare nelle acque territoriali britanniche e irlandesi, in zone strategicamente rilevanti per i cavi e i condotti sottomarini. In quel caso, era stata allontanata rispettivamente dalla marina militare di Dublino e successivamente da quella di Londra, segnalando un’azione proattiva delle forze armate nei confronti di potenziali minacce.

Dopo quel periodo, la nave aveva fatto rotta verso il Mediterraneo, dove era stata avvistata in altre circostanze. La recente ricomparsa nelle acque del Nord Europa suggerisce che la Yantar sia parte di una strategia più ampia, mirata non solo alla raccolta di dati, ma anche al rafforzamento della presenza russa in acque considerate vitali per la sicurezza della NATO e dei suoi alleati.

Resta da vedere come questi eventi influenzeranno le future operazioni marittime e le eventuali politiche difensive adottate da Regno Unito e alleati nei confronti delle attività russe.

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