Via libera della camera alla legge che limita la responsabilità erariale agli atti dolosi fino a fine 2025

Via libera della camera alla legge che limita la responsabilità erariale agli atti dolosi fino a fine 2025

Il parlamento proroga fino al 2025 la limitazione della responsabilità erariale per gli amministratori pubblici ai soli casi di condotta dolosa, in attesa della riforma della Corte dei Conti.
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Il parlamento ha prorogato fino al 2025 la limitazione della responsabilità erariale degli amministratori pubblici ai soli casi di condotta dolosa, misura introdotta durante la pandemia e in attesa di una riforma più ampia della Corte dei Conti. - Gaeta.it

Il parlamento ha approvato un decreto che proroga la limitazione della responsabilità erariale per gli amministratori pubblici, limitandola ai casi di condotta dolosa. Il provvedimento, già passato al senato, diventa legge e si applicherà fino alla fine dell’anno 2025. Una misura che nasce nell’emergenza della pandemia e che ora si conferma in attesa di una riforma più organica della Corte dei Conti.

L’approvazione della camera e il quadro politico dietro il voto

Il 15 maggio 2025 l’aula della camera ha dato il via libera al decreto che estende la limitazione della responsabilità erariale. Hanno votato a favore 140 deputati, mentre 33 si sono opposti e 68 si sono astenuti, fra cui gran parte del gruppo del Partito democratico . Il decreto era già stato approvato dal senato qualche settimana prima, ed è stato ora formalmente trasformato in legge.

Il voto rispecchia uno scenario politico dove la questione sulle regole di responsabilità in campo pubblico crea divisioni soprattutto tra maggioranza e opposizione. La scelta di limitare la responsabilità a soli casi dolosi viene presentata come una misura di tutela per gli amministratori, ma suscita dubbi nei gruppi contrari che temono possa ridurre la trasparenza e la capacità di monitoraggio sugli sprechi o errori nella gestione delle risorse pubbliche.

Le origini della limitazione legata alla pandemia

L’attuale limitazione della responsabilità erariale nasce nel 2020, con l’esplodere della pandemia da Covid-19. Quel provvedimento puntava a proteggere amministratori e funzionari pubblici nelle scelte urgenti e complesse legate alla crisi sanitaria. L’idea era mitigare rischi di sanzioni per decisioni prese in condizioni eccezionali e difficili.

Dal 2020 il decreto ha subito più proroghe e aggiornamenti, mantenendo la limitazione nel tempo. La decisione di estenderla fino a dicembre 2025 conferma la volontà di non tornare a un regime di responsabilità piena in attesa di una revisione più completa delle norme. La misura ha avuto un impatto significativo nelle modalità di disciplina delle responsabilità dei dipendenti pubblici e ha influenzato le aspettative sul sistema di controllo della spesa pubblica.

La riforma della corte dei conti e i possibili sviluppi futuri

L’attuale proroga funge da ponte in attesa della riforma della Corte dei Conti. Questa riforma prevede una rivisitazione delle regole sulla responsabilità erariale e include una misura simile a quella ora prorogata. Il testo è in esame in commissione al senato e punta a introdurre modifiche più strutturali.

Criteri più restrittivi e attenzione al controllo

Nel dettaglio, la riforma dovrebbe definire in modo più preciso quando si configura la responsabilità per danno erariale, con criteri più restrittivi rispetto al passato. L’obiettivo è ridurre la pressione giudiziaria sugli amministratori pubblici senza rinunciare alla tutela delle casse dello stato. Le audizioni e le discussioni parlamentari proseguono, anche per trovare un equilibrio fra esigenze di controllo e la necessità di garantire interventi pubblici tempestivi e sostenibili.

Il rinnovo della proroga testimonia una situazione ancora transitoria. Il mondo istituzionale resta in attesa che questa riforma dia un indirizzo definitivo, che rimoduli i confini della responsabilità erariale in modo stabile e coerente, andando oltre l’emergenza pandemica che aveva giustificato le prime limitazioni.

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