Affrontare le sfide associate all’accesso alle cure, alla gestione dei servizi per le persone con autismo e alla pianificazione per il “durante e dopo di noi” è di fondamentale importanza. Recentemente, si è svolto un incontro significativo presso la sede della Direzione Generale dell’Asl 1 di L’Aquila – Sulmona – Avezzano, dove sono emerse tematiche cruciali per il futuro degli assistiti e delle loro famiglie.
Partecipanti e obiettivi dell’incontro
L’incontro ha visto la partecipazione di figure chiave della sanità locale, tra cui il direttore generale dell’Asl 1, Ferdinando Romano, il direttore sanitario Alfonso Mascitelli, Marco Valenti, direttore del Centro di Riferimento Regionale per l’Autismo, e Dario Verzulli, presidente di Autismo Abruzzo. Questo confronto si è reso necessario per pianificare l’implementazione di servizi migliori e per affrontare le problematiche che attanagliano le famiglie delle persone affette da autismo.
Durante il meeting, sono stati affrontati temi importanti come l’internalizzazione di alcuni servizi e del personale che opera in questo settore. È emersa anche la necessità di creare nuove strutture specificamente dedicate all’autismo, un aspetto che non può essere sottovalutato per il miglioramento della qualità della vita degli assistiti. L’incontro ha rappresentato un momento di ascolto e di scambio di idee, con l’obiettivo di rispondere alle esigenze e alle richieste della comunità.
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Le dichiarazioni del direttore generale
Ferdinando Romano ha rassicurato le famiglie e gli operatori presenti, spiegando che “l’applicazione delle norme nazionali ha permesso l’internalizzazione di parte del personale attualmente impiegato in questi servizi”. Ha sottolineato che chi non è stato in grado di seguire questo processo continuerà a far parte delle cooperative che forniscono servizi da decenni, garantendo un alto standard di assistenza. Ha inoltre evidenziato l’importanza del contributo di tutti gli operatori, incluso quello di coloro che sono esclusi dalla stabilizzazione, per il corretto funzionamento dei centri dedicati all’autismo.
In aggiunta, Romano ha annunciato che l’Asl si impegnerà a garantire l’accesso ai servizi sul territorio, evitando ai cittadini di affrontare spostamenti onerosi. Le risorse adeguate consentiranno di replicare le migliori esperienze nella zona e di ampliare i punti di erogazione dei servizi essenziali, un traguardo fondamentale per il sostegno delle persone con autismo e delle loro famiglie.
La necessità di un impegno congiunto
La partecipazione di oltre 50 famiglie, molte delle quali provenienti dalla provincia aquilana, rende evidente l’importanza di questo incontro. Dario Verzulli ha evidenziato che è fondamentale affrontare le criticità da lungo tempo segnalate, non solo in collaborazione con l’Asl L’Aquila, ma anche con la Regione Abruzzo. È necessario stanziare risorse e pianificare i servizi in base alle esigenze evidenziate da chi vive quotidianamente queste problematiche.
A tal fine, è cruciale che le istituzioni locali e regionali si uniscano per garantire un servizio efficace e mirato, in grado di rispondere alle necessità delle persone con autismo. L’incontro del 12 ottobre rappresenta un passo avanti significativo verso l’ottimizzazione dei servizi e la creazione di un sistema più inclusivo e attento alle difficoltà delle famiglie. La sfida è ora quella di mantenere viva questa sinergia e tradurre le promesse in azioni concrete.