Incontri per familiari di ospiti delle case di riposo in Trentino: un'iniziativa importante

Incontri per familiari di ospiti delle case di riposo in Trentino: un’iniziativa importante

In Trentino parte un programma di 24 incontri per i familiari degli ospiti delle case di riposo, volto a migliorare la comunicazione e il supporto tra famiglie e strutture assistenziali.
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Incontri per familiari di ospiti delle case di riposo in Trentino: un'iniziativa importante - Gaeta.it

Parte mercoledì 22 gennaio un programma significativo che prevede 24 incontri destinati a coinvolgere i familiari degli oltre 4.500 residenti delle case di riposo in Trentino. Ideato dall’UPIPA , questo progetto mira a facilitare la comunicazione e il supporto tra i familiari e le strutture, promuovendo relazioni più aperte e significative.

L’importanza della comunicazione nelle case di riposo

La presidente dell’UPIPA, Michela Chiogna, ha condiviso l’obiettivo del programma durante una conferenza stampa. Secondo Chiogna, richiamare l’attenzione sulle esperienze quotidiane degli ospiti e dei loro familiari è fondamentale per migliorare le relazioni interne alle strutture. “Vogliamo favorire uno scambio di esperienze e vissuti che possa rendere l’atmosfera nelle case di riposo più accogliente e meno isolante”, ha affermato. L’intento è di costruire una rete di supporto che possa aiutare non solo i residenti ma anche i familiari, spesso in difficoltà durante la gestione di situazioni delicate come l’assistenza ai propri cari.

Ogni incontro si propone di affrontare tematiche specifiche che riguardano la vita nelle Rsa, con l’idea di rendere i familiari partecipi della vita quotidiana e delle decisioni relative alla cura dei loro cari. Le strutture coinvolte in questo programma offriranno un’opportunità per discutere di strategie assistenziali, miglioramento della qualità della vita e bisogno di assistenza dei residenti.

Un impegno per la salute e il benessere

Durante la presentazione, l’assessore provinciale alla salute, Mario Tonina, ha evidenziato l’importanza della prevenzione. “Il bilancio approvato a dicembre ha destinato risorse agli stili di vita sani, ed è necessario che tutti noi ci sentiamo coinvolti in questa missione”, ha sottolineato Tonina. La salute non deve essere considerata solo in termini di cure mediche, ma deve includere anche la promozione di stili di vita che possano contribuire al benessere generale degli ospiti delle Rsa e dei loro familiari.

Questa iniziativa si inserisce in una strategia più ampia da parte della provincia per migliorare la qualità della vita degli anziani e dei loro familiari, creando spazi di confronto e sostegno reciproco. La previsione di incontri regolari permette di monitorare i progressi e i feedback, rendendo possibile un intervento tempestivo in caso di necessità.

Risorse e supporto per la formazione

Carlo Daldoss, assessore regionale alla previdenza, ha aggiunto dettagli sui finanziamenti previsti per supportare l’UPIPA e altre associazioni. “La Regione ha garantito un finanziamento di 250.000 euro per l’UPIPA, con un impegno analogo per la formazione del personale delle Rsa. È fondamentale che anche i familiari possano avere un ruolo attivo e responsabile nelle cure dei loro cari”, ha spiegato Daldoss.

Questa attenzione verso la formazione rappresenta un passo importante per migliorare le competenze di chi opera quotidianamente nelle case di riposo. Non si tratta di sostituire il personale attualmente in servizio, ma di arricchire le competenze attraverso la partecipazione attiva delle famiglie, che possono portare la loro esperienza e le proprie conoscenze nel processo assistenziale.

Il programma degli incontri in Trentino

Il primo incontro si svolgerà all’Apsp Civica di Trento, con una serie di appuntamenti successivi previsti in diverse strutture. Il 29 gennaio si terrà un incontro all’Apsp Endrizzi di Lavis, mentre il 5 febbraio sarà la volta della Rsa Fontana di Rovereto. Successivamente, il 12 febbraio, l’incontro avrà luogo alla Fondazione Comunità di Arco, con un appuntamento il 19 febbraio all’Apsp Giudicarie Esteriori di Santa Croce del Bleggio. Il 5 marzo si proseguirà all’Apsp Santa Maria di Cles e il 12 marzo si chiuderà il ciclo con l’Apsp San Giuseppe di Primiero.

Questi incontri rappresentano non soltanto un’occasione per i familiari di confrontarsi e condividere esperienze, ma anche una preziosa opportunità per le strutture di mostrare l’attenzione e l’impegno nel migliorare la qualità dei servizi offerti. La partecipazione attiva di tutti è fondamentale per creare un ambiente di cura incentrato sulle esigenze reali degli anziani e delle loro famiglie.

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