Incontri in Vaticano, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ricevuta da papa Leone XIV per i temi di pace e assistenza umanitaria

Incontri in Vaticano, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ricevuta da papa Leone XIV per i temi di pace e assistenza umanitaria

Giorgia Meloni incontra papa Leone XIV in Vaticano per discutere pace, crisi umanitarie in Ucraina e Gaza, rafforzando la cooperazione tra Italia e Santa Sede nel contesto geopolitico attuale.
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Giorgia Meloni ha incontrato papa Leone XIV in Vaticano per discutere di pace, crisi internazionali e cooperazione tra Italia e Santa Sede, rafforzando il dialogo politico e umanitario in un contesto globale complesso. - Gaeta.it

Questa mattina a Roma, il presidente del Consiglio dei Ministri italiano, Giorgia Meloni, si è recata in udienza privata da papa Leone XIV nel Palazzo Apostolico Vaticano. L’incontro ufficiale è arrivato in un momento cruciale, dopo il recente vertice Nato all’Aia e mentre a Gaza e in Ucraina si intensificano crisi umanitarie e politiche. La visita è stata seguita da un colloquio in Segreteria di Stato con il cardinale Pietro Parolin e l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, per discutere dell’impegno comune per la pace e la cooperazione tra Santa Sede e Italia.

L’arrivo di meloni in Vaticano e la cerimonia di accoglienza

Giorgia Meloni è giunta nel Vaticano poco prima delle 11.15. Ha attraversato via della Conciliazione, accompagnata da una delegazione con importanti rappresentanti politici, come il vicepremier Antonio Tajani, Matteo Salvini e il sottosegretario Alfredo Mantovano. A riceverla nel Cortile di San Damaso c’erano monsignor Leonardo Sapienza, reggente della Prefettura della Casa Pontificia, e i Gentiluomini di Sua Santità, incaricati di guidare i protocolli ufficiali.

Il momento centrale dell’accoglienza si è svolto nella Sala del Tronetto, dove papa Leone XIV ha accolto la premier con parole di cortesia semplici ma significative: «Molto piacere». Successivamente si sono spostati nella Biblioteca per un colloquio a porte chiuse, durato diversi minuti. Il clima si è mantenuto disteso e formale, segnato dalla consueta ritualità degli scambi tra capo del governo e Pontefice.

Dialogo riservato, scambio di regali e richiami alla cultura religiosa

Terminato il colloquio in biblioteca, la presidente del Consiglio e papa Leone XIV hanno partecipato a una sessione fotografica con la delegazione. Poi c’è stata la consegna reciproca di doni simbolici. Meloni ha donato al Papa un’immagine d’epoca sulla facoltà di diritto canonico dell’Università Angelicum, risalente al 1600. Questo omaggio voleva ricordare l’importanza della tradizione accademica e religiosa italiana, che ha formato anche molti ecclesiastici di rilievo.

Il Pontefice ha ricambiato con un volume dedicato a sant’Agostino, una figura centrale nella teologia cristiana e nella storia ecclesiastica. Prima di congedarsi, è stato accennato il prossimo vertice internazionale sulla sicurezza alimentare, previsto per fine luglio in Etiopia, un tema di grande attualità legato alle difficoltà di accesso al cibo in molte aree del mondo. L’incontro si è concluso con una stretta di mano e un augurio formale di buon lavoro rivolto alla premier.

Il colloquio in Segreteria di Stato su pace, Ucraina e Gaza

Dopo l’udienza con il Papa, Giorgia Meloni ha parlato con il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin e l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, che cura i rapporti tra Santa Sede e Stati. Il comunicato ufficiale della Sala Stampa della Santa Sede ha indicato che questi colloqui sono stati «cordiali» e hanno confermato l’intensità delle relazioni tra Italia e Vaticano.

Al centro del dialogo è rimasta la situazione nei teatri di guerra, soprattutto l’Ucraina e le aree di conflitto in Medio Oriente. Si è ribadito un impegno condiviso per sostenere la pace e per aiutare le popolazioni colpite, con un particolare riferimento alla crisi umanitaria di Gaza. Il tema dell’assistenza ha coinvolto anche le attività bilaterali tra i due enti, affrontando questioni di collaborazione e interventi sul campo.

La conversazione si è poi ampliata a tematiche di interesse comune rivolte alla Chiesa italiana e ai problemi sociali che il governo affronta quotidianamente. Qui si sono confrontate diverse visioni su priorità e iniziative concrete da perseguire nel prossimo futuro. L’intesa resta un punto di partenza per continuare la collaborazione su vari livelli.

I precedenti incontri e il contesto politico internazionale

Quell’incontro ufficiale è stato il primo faccia a faccia fra Meloni e papa Leone XIV, ma non il primo contatto. I due si erano già scambiati un rapido saluto in occasione della messa di inaugurazione del pontificato, lo scorso 18 maggio. Poi, il 21 giugno, durante il Giubileo dei governanti, Meloni aveva chiesto al pontefice come si fosse «assestato», in un piccolo colloquio informale.

Il 15 maggio la presidente del Consiglio e il Papa avevano anche parlato al telefono. Il contenuto reso noto da Palazzo Chigi faceva riferimento ai negoziati di pace fra Ucraina e Russia, in un momento di tensione internazionale che coinvolgeva fortemente Italia e Santa Sede nel ruolo di mediatori o facilitatori. Tali premesse hanno preparato l’incontro di oggi, in un clima segnato da sfide politiche e umanitarie molto difficili.

Questa giornata in Vaticano si inserisce in un quadro più ampio di relazioni tra Stato e Chiesa, sotto la lente degli equilibri geopolitici. Il dialogo diretto tra premier e Pontefice assume quindi un valore politico e simbolico, vista la posizione del Vaticano come attore morale nei conflitti globali. Il prossimo futuro vedrà queste interlocuzioni riservate diventare punto di riferimento nel lavoro diplomatico e sociale.

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