L’incidente avvenuto a Baldissero Canavese coinvolge un operaio durante un intervento di manutenzione su un macchinario industriale. Carabinieri e ispettori dello Spresal dell’Asl to4 stanno approfondendo le cause, con particolare attenzione al rispetto delle norme di sicurezza. Il caso evidenzia anche le difficoltà legate alle condizioni dei lavoratori esterni, spesso marginalizzati nelle misure di protezione.
Le indagini di carabinieri e spresal sulla dinamica dell’incidente
I carabinieri della compagnia di Ivrea hanno aperto un’inchiesta per ricostruire con precisione cosa sia successo durante l’intervento sull’impianto industriale. Gli investigatori raccolgono testimonianze di colleghi e personale presente, controllano i turni per verificare eventuali irregolarità e analizzano la documentazione tecnica del macchinario coinvolto nell’incidente. Parallelamente, gli ispettori dello Spresal sono intervenuti sequestrando l’area di lavoro, per evitare che eventuali contaminazioni o rischi persistano.
La fase cruciale del fermo macchina
Lo scopo è capire se gli operatori avessero seguito le procedure di sicurezza previste. Nel dettaglio, resta da accertare se il macchinario fosse stato spento e messo in sicurezza come previsto prima di iniziare la manutenzione. Questa fase è spesso cruciale, perché può determinare la differenza tra un intervento tranquillo e un infortunio grave. Lo Spresal indaga sulle modalità con cui è stata gestita la fase di fermo macchina, monitorando anche la formazione e le competenze richieste al personale intervenuto.
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Condizioni di lavoro degli appaltatori esterni e rischi evidenziati dai dati inail
Un nodo centrale riguarda la posizione dei lavoratori esterni, spesso chiamati per operazioni tecniche o manutenzioni. Sono soggetti che lavorano in aziende presso cui non sono impiegati direttamente, creando un vuoto nelle responsabilità su formazione e attrezzature di protezione. Non a caso, gli infortuni gravi sono più frequenti proprio in questi gruppi di lavoratori, come evidenziano i dati raccolti dall’Inail.
Nel primo trimestre del 2025, le denunce di incidenti sul lavoro in Piemonte sono cresciute del 6,4% rispetto all’anno precedente. L’aumento coinvolge soprattutto settori come l’industria meccanica e manifatturiera, dove la presenza di dipendenti esterni è significativa. Spesso queste persone operano in ambienti poco conosciuti o complessi, con rischi difficili da gestire senza un’adeguata preparazione o supervisione. Il caso di Baldissero Canavese riporta l’attenzione su queste criticità, sollevando dubbi sulle reali garanzie concesse a chi lavora in appalto.
Dati inail sui rischi lavorativi
I dati dell’Inail testimoniano un trend preoccupante riguardo la sicurezza sul lavoro per gli appaltatori esterni, che rimangono spesso fuori dai sistemi di protezione più rigorosi.
Dettagli sull’incidente e possibili sviluppi giudiziari
Le autorità mantengono riserbo sul nome dell’azienda coinvolta, ma dalle fonti investigative emerge che si tratta di un’impresa di medie dimensioni impegnata nella lavorazione meccanica. Non ci sono precedenti di incidenti gravi nello stabilimento, segno che si tratta di un episodio isolato. Le autorità di Ivrea valutano l’apertura di un procedimento penale per lesioni colpose gravi o gravissime, qualora emerga una violazione delle norme sulla sicurezza.
Gli investigatori hanno ascoltato i colleghi della vittima, ancora scossi dall’accaduto, in caserma. Parallelamente, si sta accertando la catena degli appalti e subappalti, per individuare chi fosse responsabile di garantire la sicurezza nell’area interessata. Questo dettaglio risulta centrale per stabilire se ci sia stato un errore umano isolato oppure una cattiva gestione dei protocolli. L’esito dell’inchiesta potrebbe chiarire eventuali omissioni o responsabilità precise all’interno dell’organizzazione dei lavori.
Inchiesta in corso e interrogativi aperti
L’inchiesta prosegue con l’obiettivo di ricostruire ogni passaggio, lasciando aperti molti interrogativi sul rispetto delle misure di sicurezza nei cantieri industriali in provincia di Torino. Il caso sottolinea quanto fondamentali siano controlli accurati e supervisione puntuale durante le operazioni di manutenzione, specie quando coinvolgono personale esterno.