Tre operai sono rimasti feriti ieri nel cantiere per il prolungamento della metropolitana di piazza Corvetto a Genova. Uno di loro è stato dimesso lo stesso giorno, mentre gli altri due sono ancora ricoverati all’ospedale San Martino, con condizioni in miglioramento. L’autorità giudiziaria ha disposto il sequestro dell’area per chiarire dinamica e responsabilità dell’accaduto.
La dinamica dell’incidente nel cantiere di piazza corvetto
L’incidente è avvenuto mentre i tre operai si trovavano su un ponteggio all’interno dello scavo, impegnati nelle attività del prolungamento della metropolitana. Una porzione di muro in cemento armato, alta oltre un metro, è crollata improvvisamente travolgendoli. L’impatto ha causato ferite che hanno reso necessario il ricovero di due di loro al San Martino. Il terzo operario ha riportato lesioni lievi ed è stato dimesso in giornata. L’accaduto è stato immediatamente segnalato alle autorità competenti che hanno avviato accertamenti.
Azioni giudiziarie e sequestro del cantiere
Il pubblico ministero Giuseppe Longo ha firmato il decreto di sequestro del cantiere dopo l’incidente. L’area interessata dai lavori è stata posta sotto sigilli ed è stata vietata ogni attività fino al completamento delle indagini. L’obiettivo è ricostruire l’esatta dinamica del crollo del muro e valutare eventuali negligenze o violazioni delle norme di sicurezza sul lavoro. Le autorità vogliono identificare i responsabili e capire se siano state rispettate tutte le procedure previste.
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Indagini tecniche e accertamenti sulla sicurezza nei lavori
Nei prossimi giorni gli ispettori dello SpSal, il nucleo prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro della Asl3, consegneranno una relazione tecnica sugli elementi raccolti. Gli investigatori stanno verificando chi ha costruito quella porzione di muro e se le opere siano state realizzate secondo le prescrizioni tecniche e normative. Si sta inoltre accertando se la presenza sul cantiere di più ditte, tra cui la principale Manelli e una seconda impresa in subappalto, abbia influito sulla gestione della sicurezza.
Implicazioni per le ditte coinvolte e prossimi sviluppi giudiziari
Le indagini si concentrano anche sulla natura e la responsabilità delle imprese che lavorano in cantiere. La ditta Manelli è la principale affidataria, mentre la seconda impresa avrebbe dovuto iniziare i lavori solo dal pomeriggio del giorno dell’incidente. Sarà fondamentale stabilire quali squadre abbiano operato sulla porzione di muro crollata e se ci siano stati errori nella supervisione. Dopo aver chiarito questi punti, la magistratura potrebbe emettere avvisi di garanzia per i soggetti ritenuti responsabili e disporre consulenze tecniche approfondite per valutare profili di colpa o possibili omissioni.
Le fasi successive delle indagini saranno cruciali per far luce sull’accaduto e per definire eventuali procedure giudiziarie e sanzioni legate al rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro. Lo stato di saluto dei due operai ancora ricoverati resta un elemento di attenzione, così come l’adeguatezza delle misure adottate dalle ditte coinvolte nel cantiere di piazza Corvetto.