Inchiesta sulla droga a Gragnano: 23 indagati e 5 ordinanze cautelari eseguite dai carabinieri

Inchiesta sulla droga a Gragnano: 23 indagati e 5 ordinanze cautelari eseguite dai carabinieri

La DDA di Napoli ha smantellato una rete di spaccio a Gragnano, arrestando 5 persone e coinvolgendo 23 indagati, tra cui minorenni, sotto la guida del pusher Rossano Apicella.
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Inchiesta sulla droga a Gragnano: 23 indagati e 5 ordinanze cautelari eseguite dai carabinieri - Gaeta.it

L’operazione condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ha messo in luce un’ampia rete di spaccio a Gragnano. Sono 23 gli indagati legati a un noto pusher della zona, Rossano Apicella, che insieme alla sua famiglia e ad altri complici, gestiva un traffico di stupefacenti, coinvolgendo anche minorenni come spacciatori. Le forze dell’ordine hanno eseguito 5 ordinanze cautelari, alcune delle quali hanno portato all’arresto di figure chiave nell’organizzazione.

I protagonisti dell’inchiesta

L’inchiesta ha portato a identificare i principali attori di questa rete di crimine. In particolare, Rossano Apicella, classe 1976, è risultato al vertice dell’organizzazione, nonostante fosse già in carcere. Utilizzava un telefono cellulare per impartire direttive alla propria famiglia e agli altri membri del gruppo. Tra gli arrestati figurano anche Rosaria Vitiello, moglie di Apicella, e il loro figlio Dario, 21 anni. Accanto a loro, sono stati arrestati anche Vincenzo Donnarumma, 26 anni, e Salvatore Pio Pennino, coinvolto in un efferato omicidio che aveva scosso la comunità locale.

La rete criminale utilizzava non solo adulti ma anche minorenni, che venivano sottoposti a forti pressioni per svolgere il lavoro, rischiando così di compromettere il loro futuro. Questo fenomeno ha generato preoccupazione e indignazione tra gli abitanti di Gragnano, che si trovano a fronteggiare un problema di ordine pubblico sempre più grave.

Tecniche operative dello spaccio

Le modalità operative di questa organizzazione di spaccio erano molto strutturate, con metodi di vendita che andavano dal “lancio dal balcone” per effettuare le consegne, a una piazzetta dedicata ai caduti di Nassiriya, dove si svolgeva un fiorente traffico di stupefacenti. Le indagini hanno rivelato che la piazza divenne un mercatino della droga, con vari spacciatori, anche minorenni, pronti a servire i clienti.

Il sistema era reso ancora più complesso dalla presenza di depositi di droga disseminati per tutta la città. Gli inquirenti hanno documentato centinaia di episodi di spaccio e consegne a domicilio, rivelando una rete di protezione e organizzazione che abbracciava tutta la regione.

Implicazioni legate a reati gravi

L’arresto di Salvatore Pio Pennino ha riacceso l’attenzione su un omicidio avvenuto nel maggio 2020, quello di Nicholas Di Martino, un ragazzo di 17 anni ucciso in circostanze drammatiche. Questo crimine aveva suscitato grande scalpore e ora si inserisce in un ampio contesto di violenze e rivalità tra clan a Gragnano. Le indagini continuano a fare luce sugli estremi legami fra i reati legati alla droga e gravi episodi di violenza che hanno colpito la comunità.

Operazioni di sequestro e monitoraggio

Durante l’operazione, i carabinieri hanno sequestrato cinque chilogrammi di marijuana, rinvenuta in un deposito attrezzato. Ulteriori misure di sicurezza erano attive presso l’abitazione di Apicella, comprensive di un sofisticato sistema di videosorveglianza. Grazie all’operato della DDA di Napoli e all’efficace lavoro di monitoraggio attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, è stato possibile ricostruire diversi anni di attività illegale, confermando la gravità della situazione e l’ampiezza dell’organizzazione criminale coinvolta.

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