Incendio alla Magliana: Analisi rivelano livelli altissimi di diossine

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Incendio alla Magliana: Analisi rivelano livelli altissimi di diossine - Gaeta.it

Nube tossica sulla città

Dopo l’incendio che ha colpito il quartiere della Magliana, a Roma, le analisi condotte dall’Arpa Lazio hanno fatto emergere dati preoccupanti riguardanti la presenza di diossine nell’aria. Il rogo, avvenuto il 20 giugno scorso in prossimità del fiume Tevere, ha generato una densa nube di fumo che ha reso l’aria irrespirabile per gran parte della popolazione. La zona coinvolta, già nota per la presenza di baracche e discariche abusive, ha visto andare in fumo pneumatici, rifiuti e persino carcasse di auto.

Livelli di diossine ben al di sopra dei limiti consentiti

Le analisi effettuate hanno rivelato la presenza di diossine a livelli pari a 38, cifra considerevolmente superiore ai limiti consigliati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che si attestano tra 0,1 e 0,3. Sebbene i dati relativi ai Pcb siano risultati essere nella media, si attendono ancora esiti riguardanti gli idrocarburi, mentre i controlli sull’aria continuano a essere condotti per valutarne la qualità complessiva.

Approfondimenti

    Nel testo dell’articolo vengono menzionati diversi elementi rilevanti che meritano un approfondimento:

    1. Magliana: Il quartiere della Magliana è un quartiere periferico di Roma noto per essere stato durante gli anni ’70 e ’80 un luogo di criminalità diffusa, legato alla banda della Magliana che operava nel panorama criminale della Capitale. Negli ultimi anni, il quartiere ha cercato di riscattare la sua reputazione, ma rimane comunque un’area con problemi sociali e ambientali.

    2. Roma: Capitale d’Italia, Roma è conosciuta in tutto il mondo per la sua storia millenaria, i suoi monumenti, e la sua importanza culturale. È uno dei centri urbani più visitati al mondo e svolge un ruolo cruciale nella politica e nella cultura italiana. Tuttavia, come molte metropoli, Roma ha anche problemi legati all’inquinamento e alla gestione dei rifiuti.

    3. Arpa Lazio: L’ARPA Lazio (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Lazio) è l’ente preposto al monitoraggio ambientale e alla tutela del territorio nella regione Lazio. Si occupa di controllare l’aria, l’acqua e il suolo per verificare che siano rispettati i limiti di legge e che l’ambiente sia tutelato.

    4. Tevere: Il fiume Tevere è il terzo fiume più lungo d’Italia dopo il Po e l’Adige. Attraversa Roma dividendo la città in due parti e ha avuto un ruolo fondamentale nella storia e nella vita quotidiana della capitale.

    5. Pneumatici, rifiuti, carcasse di auto: Il testo menziona la presenza di questi materiali nell’incendio avvenuto nel quartiere della Magliana. Il loro ritrovamento nei roghi può avere conseguenze molto dannose per l’ambiente e per la salute umana, a causa delle sostanze tossiche che possono essere rilasciate durante la combustione.

    6. Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS): È un’agenzia specializzata delle Nazioni Unite che si occupa di salute pubblica a livello internazionale. Stabilisce linee guida e raccomandazioni per promuovere la salute e prevenire le malattie.

    7. Diossine: Le diossine sono composti chimici altamente tossici e cancerogeni che possono essere presenti nell’ambiente a seguito di combustioni incomplete, come ad esempio negli incendi. Possono avere gravi effetti sulla salute umana e sull’ambiente.

    8. Pcb e idrocarburi: I Pcb (policlorobifenili) e gli idrocarburi sono altre sostanze tossiche che possono essere presenti nell’ambiente a seguito di varie attività industriali o incidenti come incendi. Anche queste sostanze rappresentano un rischio per la salute umana e l’ambiente.

Ultimo aggiornamento il 23 Giugno 2024 da Sara Gatti

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