Incendio a koutsounari creta: fiamme divampano nella zona brulla, evacuazioni e interventi da atene

Incendio a koutsounari creta: fiamme divampano nella zona brulla, evacuazioni e interventi da atene

Un incendio a Koutsounari, Creta, ha costretto all’evacuazione residenti e turisti; i soccorsi da Atene hanno contenuto le fiamme alimentate dal vento caldo e dalla vegetazione secca.
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Un vasto incendio a Koutsounari, Creta, ha costretto all’evacuazione residenti e turisti; i soccorsi, supportati da rinforzi da Atene, stanno contenendo le fiamme alimentate dal vento caldo e dalla vegetazione secca. - Gaeta.it

Un incendio di vaste proporzioni ha colpito ieri il pomeriggio l’area di Koutsounari, a Creta, scatenandosi nel tardo pomeriggio intorno alle 16. Le fiamme si sono propagate rapidamente, spinte dal vento caldo e dalla vegetazione secca tipica della zona. Diverse famiglie e turisti sono stati costretti all’evacuazione mentre le autorità hanno mobilitato squadre di soccorso da Atene per frenare il fuoco.

Lo scoppio dell’incendio e la reazione dei residenti

Le fiamme hanno preso vigore nel primo pomeriggio, aggravate dal clima secco e dai venti caldi. I primi a trovarsi in pericolo sono stati gli abitanti della zona, tra cui una coppia di sessantenni originari di Roma, trasferiti da più di dieci anni a Creta. Secondo il racconto della nipote Francesca, “il fuoco è divampato verso le 16 e i suoi zii sono subito fuggiti verso la spiaggia, cercando rifugio lontano dall’avanzare del rogo.”

Alle 20 è scattato l’ordine ufficiale di evacuazione per tutta la zona interessata. Molti residenti e turisti, sorpresi dalla rapidità del propagarsi delle fiamme, hanno lasciato le loro abitazioni con apprensione e preoccupazione. I fumi densi e il rischio di una rapida espansione del rogo hanno reso necessaria una risposta immediata da parte dei soccorritori e delle autorità locali. La situazione, all’inizio critica e allarmante, ha visto nei primi momenti molta apprensione, ma con il passare delle ore ha mostrato segnali di stabilizzazione.

La gestione dell’emergenza e le evacuazioni dei turisti

L’area interessata dall’incendio si presenta principalmente brulla, spesso soggetta a incendi durante i mesi estivi quando la vegetazione si secca a causa del clima caldo e arido tipico dell’isola. I residenti, per lo più, si sono mossi verso zone più sicure a nord, ospitati da amici e parenti. Per i turisti invece la situazione è risultata più complessa.

Essendo alta stagione, molti ospiti sono stati evacuati e accolti temporaneamente in strutture pubbliche quali palestre e scuole. Questi spazi hanno permesso di garantire un riparo di emergenza per la notte, lontano dal pericolo e da eventuali fumi tossici. Le autorità hanno collaborato per assicurare la sicurezza dei visitatori, monitorando la situazione costantemente e coordinando l’assistenza. Tali misure hanno permesso di contenere disagi e scongiurare casi più gravi.

Le cause dell’incendio e le condizioni atmosferiche che hanno favorito il fuoco

L’incendio a Koutsounari ha una genesi correlata soprattutto alla vegetazione secca e al vento che ha reso difficile il contenimento delle fiamme. La zona non è nuova a roghi estivi, dovuti all’effetto combinato di temperature elevate e aria secca che disidratano il terreno e gli arbusti. Il meltemi, vento che soffia da nord-nordest, pur essendo generalmente fresco, ha fatto da propulsore per il fuoco in questa occasione.

Le alte temperature, abbinate a questa brezza, hanno creato condizioni ottimali per il propagarsi delle fiamme con rapidità. Il vento ha alimentato il rogo spingendo il fronte di fuoco rapidamente attraverso la macchia mediterranea, rendendo più difficoltose le operazioni di spegnimento. A soffrire è stata soprattutto la flora brulla, che in assenza di umidità si trasforma in materiale facilmente infiammabile. I rinforzi arrivati da Atene hanno contribuito a circoscrivere l’incendio ma la preoccupazione resta alta per l’eventualità di nuovi fronti.

Il ruolo dei soccorsi e l’intervento da atene

La risposta immediata delle squadre antincendio è stata fondamentale per evitare che l’incendio degenerasse ulteriormente. Già nelle prime ore della sera, i mezzi inviati da Atene sono arrivati sul posto con personale e attrezzature specifiche per cercare di bloccare l’espansione del fuoco. Il coordinamento tra i vigili del fuoco locali e quelli provenienti dalla capitale ha permesso di mettere in sicurezza alcune aree critiche.

Le risorse impiegate comprendono pompieri, mezzi aerei e volontari, con l’obiettivo primario di proteggere le abitazioni e le zone abitate. Le condizioni meteorologiche continuano a rappresentare un fattore determinante nello sviluppo dell’incendio, ma grazie all’impegno dei soccorritori la situazione ha iniziato a stabilizzarsi. La priorità rimane evitare che altri punti del territorio si incendino, in particolare quelli caratterizzati da un’alta concentrazione di vegetazione secca che rischierebbe di alimentare nuovi roghi.

L’azione coordinata e tempestiva ha limitato i danni nelle zone abitate, evitando tragedie maggiori e garantendo la sicurezza di residenti e turisti anche nelle ore più difficili. Il rischio di nuovi episodi incendiari rimane alto, motivo per cui le autorità continuano a monitorare il territorio con attenzione nel corso delle prossime ore.

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