Il vescovo di Ventimiglia denuncia la criminalizzazione del dissenso e i dogmi del progressismo

Il Vescovo Di Ventimiglia Denu Il Vescovo Di Ventimiglia Denu
Il vescovo di Ventimiglia denuncia la criminalizzazione del dissenso e i dogmi del progressismo - Gaeta.it

Il vescovo della diocesi di Ventimiglia e Sanremo, Antonio Suetta, esprime preoccupazione per la crescente repressione nei confronti di chi dissente da nuovi paradigmi sociali. Durante il discorso tenuto per i festeggiamenti di Sant'Ampelio a Ventimiglia, il vescovo ha toccato temi delicati come l'immigrazione, l'aborto e l'espansione dell'Islam, avvertendo di un'inquietante tendenza alla criminalizzazione delle opinioni contrarie. Queste affermazioni hanno suscitato un ampio dibattito sull'attuale clima sociale e politico, evidenziando una divisione tra tradizione e modernità.

L'attacco al politically correct e al progressismo

Un clima di censura

Nel suo intervento, il vescovo Suetta ha criticato apertamente quelli che percepisce come dogmi del "politicamente corretto", affermando che attualmente viviamo in un contesto in cui è difficile esprimere opinioni diverse. Secondo Suetta, il cosiddetto progressismo funge da censore nei confronti di chi non si allinea alle nuove norme sociali, come l'accettazione di pratiche come l'utero in affitto e l'aborto come diritto fondamentale. Queste, secondo il religioso, non sono solo questioni etiche, ma al contempo sociali e culturali che meritano un dibattito aperto e libero.

La dimensione storica della censura

Il vescovo ha richiamato episodi storici legati alla repressione del dissenso, citando come esempio l'autorità imperiale romana. Suetta ha sottolineato che, già ai tempi di san Secondo, esisteva una forma di "politicamente corretto", che avrebbe mirato più a mantenere un certo ordine sociale piuttosto che a preoccuparsi del benessere spirituale dei cittadini. Questo parallelo storico serve a evidenziare come, nel susseguirsi delle epoche, la libertà di espressione sia sempre stata una questione centrale, spesso soffocata da ideologie dominanti.

La critica all'espansione del mondo islamico

Cause e conseguenze del declino

Un altro punto controverso del discorso del vescovo riguarda l'espansione del mondo islamico. Suetta ha tracciato un parallelismo storico, indicando che il declino di alcune civiltà, in particolare in Africa, è stato influenzato da eventi come la caduta dell'impero romano e dall'avanzata islamica. Questa affermazione tocca un nervo scoperto del dibattito contemporaneo, invitando a riflessioni critiche su come le correnti migratorie e i cambiamenti religiosi possano influenzare le società occidentali. L'analisi di Suetta non si limita a una mera osservazione, ma invita a un'auto-riflessione sulla cultura occidentale e sul suo futuro.

Le conseguenze socio-economiche

Il vescovo ha quindi allargato il discorso alle implicazioni politiche e socio-economiche che l'espansione dell'Islam potrebbe avere. Ha sollevato la questione di come queste trasformazioni possano ripercuotersi sulla nostra società, generando tensioni e conflitti, ma anche opportunità di dialogo e integrazione. In tale contesto, Suetta ha sostenuto che è fondamentale riconoscere queste sfide per affrontarle con coscienza e responsabilità.

Considerazioni sul neo paganesimo e il progresso

Il rischio di un ritorno a forme di paganismo

Infine, il vescovo Suetta ha alluso a un fenomeno che considera preoccupante: il ritorno a forme di neo paganesimo, che vengono presentate e sostenute come simboli di progresso e libertà. In particolare, ha fornito come esempio l'apertura dei Giochi Olimpici, considerata una sceneggiata di valori che il vescovo ritiene venir meno rispetto a quelli tradizionali.

Una riflessione sul concetto di progresso

Suetta ha invitato i presenti a riflettere su cosa significhi davvero "progresso". Secondo le sue parole, la facciata di emancipazione e libertà spesso celerebbe una regressione dai principi fondanti della società occidentale. Per Suetta, è essenziale mantenere un equilibrio tra l'accettazione di nuove idee e il rispetto per le tradizioni che hanno forgiato le culture.

Queste affermazioni del vescovo Antonio Suetta hanno creato non poco scalpore e hanno aperto un dibattito più ampio sui temi del dissenso, dell'identità culturale e delle sfide contemporanee che la società si trova ad affrontare.

Ultimo aggiornamento il 31 Agosto 2024 da Laura Rossi

Google News Subscription Box
Seguici su Google News
Resta aggiornato con le ultime notizie 📰
Seguici ora!
Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *