Il tribunale di ancona limita l’accesso all’edificio a chi indossa abbigliamento inadeguato durante l’estate

Il tribunale di ancona limita l’accesso all’edificio a chi indossa abbigliamento inadeguato durante l’estate

Il tribunale di Ancona introduce un dress code estivo per garantire il decoro negli uffici giudiziari di Palazzo di Giustizia, vietando abiti troppo leggeri come pantaloncini, canottiere e ciabatte.
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Il tribunale di Ancona ha introdotto un dress code estivo per garantire decoro e rispetto negli uffici giudiziari, vietando abiti troppo leggeri o informali come pantaloncini, canottiere e ciabatte. - Gaeta.it

Il tribunale di Ancona ha stabilito regole precise sull’abbigliamento da indossare per accedere agli uffici giudiziari durante la stagione estiva. La decisione arriva dopo aver rilevato un aumento di utenti che si presentavano con indumenti considerati poco adatti per il contesto formale delle aule di giustizia. La misura, ufficializzata il 3 luglio 2025, mira a tutelare il decoro all’interno del Palazzo di Giustizia, situato in corso Mazzini.

Le motivazioni dietro il dress code imposto dal tribunale di ancona

La disposizione ha origine dalla necessità di mantenere un ambiente rispettoso dentro gli uffici giudiziari di Ancona. Con l’arrivo del caldo, molte persone si sono presentate all’ingresso con abiti troppo leggeri e informali, come pantaloncini corti o canottiere, poco consoni al luogo dove si gestiscono questioni legali e giudiziarie. La procuratrice capo Monica Garulli e la presidente del tribunale ordinario Edi Ragaglia hanno sottolineato che l’abbigliamento troppo succinto o indumenti come le ciabatte non rispettano l’importanza e la serietà delle attività svolte nel palazzo.

Nel testo della circolare si evidenzia che la scelta di limitare gli accessi a chi non rispetta il codice di abbigliamento nasce anche dall’osservazione diretta del personale di vigilanza, che ha segnalato diverse situazioni in cui l’utenza si presentava con una tenuta giudicata inadeguata. Non si tratta in questo caso di una misura arbitraria, ma di un tentativo di tutelare la dignità degli ambienti giudiziari nei confronti di quanti frequentano il tribunale per motivi legali.

La circolare ufficiale firmata da garulli e ragaglia

La disposizione è stata comunicata attraverso una circolare firmata il 3 luglio 2025 dalla procuratrice capo Monica Garulli e dalla presidente del tribunale Edi Ragaglia. La comunicazione è stata poi resa pubblica tramite un avviso affisso proprio all’ingresso di Palazzo di Giustizia, in corso Mazzini, visibile a tutti i visitatori. Nel documento si esplicita chiaramente che l’accesso sarà negato a chi si presenta con abbigliamento inadeguato.

Il personale addetto alla vigilanza ha il compito di applicare questa regola. A loro spetta la valutazione e, qualora necessario, il rifiuto di far entrare persone che indossano pantaloncini, canottiere, abiti succinti o ciabatte. Il controllo serve a far rispettare le norme nel modo più diretto e immediato possibile, evitando situazioni di disagio o contestazione all’interno degli uffici giudiziari. La vigilanza svolge quindi un ruolo essenziale per l’applicazione delle nuove disposizioni e per garantire un ambiente appropriato.

Il contesto estivo e le conseguenze per chi non rispetta l’abbigliamento richiesto

Nel periodo estivo, specialmente in città come Ancona, è comune vestire in modo più leggero a causa del caldo intenso. Questo fenomeno ha generato un aumento delle situazioni in cui i visitatori dei tribunali si presentano con abiti poco rispettosi della formalità richiesta. Secondo l’osservazione della procura e del tribunale, abbigliamenti troppo succinti o casual come magliette trasparenti e infradito non si armonizzano con l’ambiente formale di Palazzo di Giustizia.

L’introduzione del dress code estivo avvisa quindi tutti gli utenti del tribunale che il rispetto delle regole sull’abbigliamento è necessario. Chi non rispetta le disposizioni, rischia di restare fuori dagli uffici, perdendo così la possibilità di accedere ai servizi giudiziari in quel momento. La misura è stata presa per mantenere un livello di decoro coerente con la natura delle attività svolte, soprattutto dove si decidono questioni importanti come procedure legali o udienze.

Invito a rispettare il codice d’abbigliamento estivo

Gli uffici del Palazzo di Giustizia invitano dunque cittadini, avvocati e visitatori a rispettare queste norme di abbigliamento, scegliendo indumenti più consoni al periodo estivo ma sempre attenti al contesto formale richiesto. Le regole saranno applicate finché durerà il periodo caldo e non si escludono aggiornamenti in caso di necessità o cambiamenti climatici.

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