Il thriller politico di kleber mendonça filho tra dittatura e carnevale a recife al festival di cannes 2025

Il thriller politico di kleber mendonça filho tra dittatura e carnevale a recife al festival di cannes 2025

Kleber Mendonça Filho torna a Cannes con The Secret Agent, un thriller ambientato nella dittatura militare brasiliana degli anni ’70, con Wagner Moura protagonista tra suspense e repressione a Recife.
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Il regista brasiliano Kleber Mendonça Filho torna a Cannes con *The Secret Agent*, un thriller ambientato durante la dittatura militare degli anni '70 a Recife, che racconta la storia di un agente sotto copertura tra paura, repressione e tensioni politiche, con Wagner Moura protagonista. - Gaeta.it

Il regista brasiliano Kleber Mendonça Filho torna a Cannes con un nuovo film in concorso ambientato durante gli anni bui della dittatura militare in Brasile. Il thriller, intitolato The Secret Agent, mette in scena la storia di un agente sotto copertura alle prese con pericoli e sospetti tra le strade di Recife in pieno carnevale. Protagonista è Wagner Moura, noto per le sue interpretazioni in Narcos e Civil War. Il film torna a esplorare le tensioni politiche di un passato tormentato, offrendo allo spettatore un’immersione nella paura e nella repressione di un regime autoritario.

Trama e ambientazione in brasilia negli anni ’70

Il cuore di The Secret Agent è la vicenda di Marcelo, un uomo che tenta di sottrarsi a un passato oscuro e violento. Dopo aver lasciato San Paolo, arriva a Recife cercando un rifugio durante le celebrazioni del carnevale, evento che in apparenza dovrebbe portare festa e leggerezza. Invece la città si rivela un luogo pericoloso, con occhi sempre puntati e una tensione che si fa palpabile. Marcelo viene osservato da vicini diffidenti, e la sua vita è in gravi pericoli quando due sicari vengono incaricati di eliminarlo. Quel che segue è un susseguirsi di eventi densi di suspence che si concludono in un finale segnato dalla violenza.

L’ambientazione ricrea con cura la realtà brasiliana degli anni ’70, un periodo segnato da una feroce dittatura militare che permeava ogni aspetto della vita quotidiana. Il carnevale, il grande momento di festa popolare, si intreccia con la paranoia e la repressione di chi vive sotto sorveglianza costante. Il film mette a fuoco questo contrasto potente, mostrando come anche luoghi e momenti di apparente spensieratezza nascondano ombre e minacce dietro l’angolo.

L’atmosfera oppressiva degli anni settanta

Kleber Mendonça Filho ha girato The Secret Agent tra Recife e San Paolo nella primavera del 2024, adottando una regia che fa leva sull’atmosfera oppressiva di quegli anni. Il regista ha voluto trasmettere allo spettatore il senso di angoscia e la sensazione di vivere in un contesto in cui “i muri avevano orecchie”. Questa espressione racconta bene il clima di sospetto e pericolo costante che caratterizzava la dittatura militare brasiliana.

La ricostruzione storica e le scelte registiche

L’attenzione alla ricostruzione storica ha richiesto dettagli precisi: dai costumi agli ambienti, fino al modo in cui la tensione si respira tra i personaggi. Mendonça Filho ha raccontato di aver voluto mostrare come ogni movimento, ogni parola potesse essere interpretata come una minaccia. In questo senso, il film non si limita a raccontare un periodo storico, ma spinge lo spettatore a immedesimarsi nel vissuto delle persone comuni, obbligate a vivere sotto un regime che reprimeva qualsiasi forma di dissenso.

Il cast e le collaborazioni che danno vita al racconto

Il protagonista Wagner Moura dà il volto a Marcelo, un ruolo che conferma la sua capacità di calarsi in personaggi complessi e tormentati. Moura, già noto al pubblico per ruoli in fiction come Narcos, porta in scena un uomo segnato dalla paura e dal passato, ma deciso a sopravvivere senza perdere la propria umanità.

Accanto a lui spiccano nomi come Gabriel Leone, che ha interpretato Ayrton Senna nella serie omonima, e Maria Fernanda Cândido, già vista nel film Il Traditore. Il cast ha contribuito a rendere credibile l’angoscia e la tensione che attraversano il film, dando corpo ai personaggi che si muovono in un ambiente dove la fiducia è merce rara e la violenza è all’ordine del giorno.

Le riprese nelle città reali di Recife e San Paolo aiutano a conferire autenticità al racconto. In questo modo, la pellicola si presenta come uno spaccato vivido di un’epoca mito del Brasile, capace di suscitare emozioni forti e riflessioni sulle conseguenze della repressione politica.

Kleber mendonça filho al festival di cannes, un ritorno atteso

Kleber Mendonça Filho torna a Cannes dopo aver presentato al festival pellicole che hanno lasciato una traccia importante. Nel 2016 portò Aquarius, seguito nel 2019 da Bacurau, che vinse il premio della giuria, e poi dalla proiezione speciale di Retratos Fantasmas nel 2023. Con The Secret Agent questo regista brasiliano si conferma un volto di spicco della cinematografia latinoamericana, capace di raccontare storie di resistenza e potere con uno sguardo attento e coinvolgente.

La presenza in concorso al festival di Cannes sottolinea la rilevanza artistica e politica del film, che sarà distribuito in Italia da Minerva Pictures. L’opera contribuisce a mantenere alta l’attenzione su temi delicati come la repressione, la libertà e la memoria storica, spingendo lo spettatore a una riflessione profonda su quei drammi che hanno segnato il Brasile e non solo.

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