Il Tavolo Tecnico Ministeriale per la Salute Mentale: Innovazioni e Sfide in Corso

Il Tavolo Tecnico Ministeriale per la Salute Mentale: Innovazioni e Sfide in Corso

Il Tavolo tecnico ministeriale per la salute mentale presenta il Piano Nazionale, mirato a migliorare il supporto per giovani e donne, promuovendo una nuova cultura inclusiva e sicura.
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Il Tavolo Tecnico Ministeriale per la Salute Mentale: Innovazioni e Sfide in Corso - Gaeta.it

Tante idee e progetti in cantiere per migliorare la salute mentale in Italia. All’evento di celebrazione dei 30 anni di Lundbeck in Italia, Alberto Siracusano, Coordinatore del Tavolo tecnico ministeriale per la salute mentale del Ministero della Salute, ha presentato il lavoro svolto negli ultimi anni per affrontare le criticità del settore. Un mercato che ha bisogno di ascolto e coesione, e il Piano Nazionale sulla Salute Mentale è solo uno degli strumenti pensati per garantire un reale cambiamento.

Un’iniziativa inclusiva per la salute mentale

Il Tavolo tecnico ha preso forma circa un anno e mezzo fa e da quel momento ha ascoltato oltre 50 audizioni provenienti da diversi rappresentanti del territorio italiano. Questa fase di ascolto ha consentito di identificare le problematiche più importanti a livello regionale e nazionale, creando un legame diretto con il terzo settore, fondamentale per la realizzazione di un’opera realmente inclusiva. Siracusano ha messo in evidenza quanto sia cruciale questo ascolto: “Abbiamo cercato di fare un’operazione molto inclusiva”, il che suggerisce un approccio che mira a coinvolgere tutti gli attori interessati. Il risultato atteso da quest’ampia consultazione è il Piano Nazionale sulla Salute Mentale , che dovrebbe vedere la luce nei primi mesi del 2025.

Con questo piano, si intende affrontare alcune delle criticità attuali, e in particolare, ci si sta concentrando sui giovani e sull’età evolutiva. Un aspetto che ha sollevato particolare attenzione durante l’evento è la transizione per i ragazzi dai 16 ai 25 anni, un periodo delicato durante il quale il supporto mentale è cruciale. Grazie agli sforzi coordinati dal Tavolo, si prevede di stabilire un livello essenziale di assistenza dedicato a questa fascia di età, per fornire un percorso di supporto ben definito e riconosciuto.

Sicurezza nei luoghi di cura e salute mentale della donna

Siracusano ha anche parlato della sicurezza nei luoghi di cura, una questione che rappresenta un’altra grande priorità per il Tavolo. Si è discusso di interventi sulle Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza , affrontando le problematiche legate alla sicurezza sia per gli operatori che per i pazienti. Questa tematica è particolarmente urgente, in un contesto in cui i luoghi di cura devono garantire pieno supporto, sia in termini di assistenza sanitaria che di ambiente sicuro.

L’attenzione si è poi spostata sulla salute mentale delle donne, con un focus specifico sulla depressione perinatale. Siracusano ha evidenziato che l’intenzione è di includere strategie concrete per affrontare queste problematiche nel Pasm, che è quasi pronto per essere presentato in conferenza Stato-Regioni, un passaggio cruciale per portare avanti queste iniziative di riforma e miglioramento.

Promuovere una nuova cultura della salute mentale

Un punto significativo emerso dall’intervento di Siracusano è l’importanza di promuovere una nuova cultura intorno alla salute mentale. A supportare questa iniziativa, è stata creata anche un’altra struttura interparlamentare dedicata al ‘One Mental Health’. Questo progetto mira a rimuovere lo stigma persistente che circonda la salute mentale, una problematica che spinge molte persone a non cercare aiuto. “Ancora oggi viviamo di stigma”, ha affermato, sottolineando l’urgenza di costruire un ambiente più accogliente e consapevole. Le iniziative in programma non si limitano a ridurre le barriere all’accesso ai servizi di salute mentale, ma sono pensate per incoraggiare * professionisti* e pazienti a dialogare e collaborare per un benessere collettivo.

Il lavoro svolto dal Tavolo tecnico del Ministero della Salute dimostra quindi una strategia ambiziosa e proattiva, orientata a costruire una rete di sostegno efficace che coinvolga diversi attori e settori della società. L’obiettivo è quello di garantire che la salute mentale entri a pieno titolo nelle agende politiche e sociali, un passo necessario per affrontare le sfide attuali in modo coerente e lungimirante.

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