Il tar lombardia chiarisce l'obbligo del piano attuativo per edifici sopra i 25 metri nel comune di milano

Il tar lombardia chiarisce l’obbligo del piano attuativo per edifici sopra i 25 metri nel comune di milano

Il Tar Lombardia conferma che a Milano, in aree già urbanizzate come via Razza, non è sempre obbligatorio adottare piani attuativi per edifici oltre i 25 metri, favorendo procedure semplificate.
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Il Tar Lombardia ha stabilito che per edifici oltre i 25 metri a Milano non è sempre obbligatorio adottare piani attuativi, soprattutto in aree già urbanizzate, rafforzando l'uso di procedure semplificate nei progetti edilizi. - Gaeta.it

Negli ultimi mesi, le inchieste legate ai grandi progetti edilizi a milano hanno acceso il dibattito sull’utilizzo dei piani attuativi, strumenti urbanistici spesso al centro di controversie. Un recente pronunciamento del Tar lombardia ha ribadito che, in alcune condizioni specifiche, non è obbligatorio adottare questi piani per costruzioni di altezza superiore a 25 metri, confermando una pratica già adottata dal Comune di milano in progetti controversi. La sentenza interviene su un caso di grande rilevanza e riapre il confronto sul confine tra ricorso ai permessi ordinari e strumenti urbanistici più complessi.

La sentenza del tar lombardia che smentisce le accuse della procura di milano

Il tribunale amministrativo regionale della lombardia, con la decisione numero 2747 del 2025, ha affrontato il caso di un progetto edilizio contestato che riguarda il cantiere denominato urban jungle, in via razza 5, vicino alla stazione centrale di milano. La procura di milano aveva mosso sospetti sull’uso di procedimenti semplificati anziché l’adozione di piani attuativi, strumenti previsti dalla normativa urbanistica per interventi edilizi rilevanti, soprattutto quelli che superano i 25 metri di altezza. La sentenza del tar ha chiarito che, pur non avendo effetto diretto sul procedimento penale in corso, la materia di pianificazione urbanistica è più sfumata e meno rigida rispetto a quanto sostenuto dalla procura. Il tar ha osservato che l’obbligo del piano attuativo non si applica automaticamente a ogni progetto che supera una certa altezza, ma dipende dallo stato dell’urbanizzazione dell’area interessata.

Quando il piano attuativo non è necessario secondo la giurisprudenza

La legge urbanistica del 1942 prescrive l’uso del piano attuativo per regolare interventi su lotti o aree che richiedano un controllo dettagliato per la realizzazione di grandi edifici. Tuttavia, il tar lombardia ha confermato l’interpretazione consolidata in ambito giurisprudenziale: il piano attuativo non serve se il terreno è già completamente urbanizzato e la zona ha una configurazione consolidata. In questi casi, il progetto edilizio può procedere con permessi ordinari o tramite segnalazioni certificate di inizio attività , strumenti che il comune di milano ha utilizzato per accelerare l’approvazione di recenti interventi immobiliari. La sentenza ha sottolineato che in zone come via razza, già densamente edificate e organizzate urbanisticamente, la richiesta di un piano attuativo sarebbe priva di senso perché l’area non ammette ulteriori trasformazioni strutturali profonde.

Le implicazioni pratiche della decisione per i progetti edilizi a milano

Questa decisione introduce un precedente importante sulle modalità con cui il comune di milano può autorizzare nuovi edifici con caratteristiche strutturali complesse, senza ricorrere sempre a procedure di lungo termine con piani attuativi. Il ricorso a meccanismi più snelli come la scia, già contestato nei mesi scorsi, appare ora più solido dal punto di vista giuridico in contesti specifici. Chi opera nell’edilizia potrà fare riferimento alla sentenza del tar per valutare strategie autorizzative senza incorrere in rischi giudiziari per l’inesistenza del piano attuativo. Quanto accaduto rinnova il dibattito sull’equilibrio tra la necessità di controlli urbanistici rigorosi e la volontà di semplificare i processi amministrativi per non bloccare la trasformazione del tessuto urbano milanese.

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