Il sindaco Gualtieri in visita ad Auschwitz con studenti romani: un insegnamento di memoria e responsabilità

Il sindaco Gualtieri in visita ad Auschwitz con studenti romani: un insegnamento di memoria e responsabilità

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, guida 142 studenti in una visita ad Auschwitz per commemorare l’ottantesimo anniversario della liberazione, sottolineando l’importanza della memoria contro l’antisemitismo.
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Il sindaco Gualtieri in visita ad Auschwitz con studenti romani: un insegnamento di memoria e responsabilità - Gaeta.it

Nel contesto dell’ottantesimo anniversario della liberazione di Auschwitz, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha partecipato a un’importante iniziativa in compagnia di 142 studenti romani. Durante questa visita, Gualtieri ha sottolineato il valore fondamentale della memoria come strumento per combattere l’antisemitismo. Le parole di Primo Levi sono state riprese per ricordare che “è avvenuto, quindi può avvenire di nuovo”, un messaggio che acquista un significato profondo in una giornata così carica di significato storico e umano.

Ricordare l’orrore della Shoah

Il sindaco Gualtieri ha voluto far sentire la sua voce all’incontro con gli studenti, invitandoli a riflettere sull’importanza della testimonianza storica. Con il cuore colmo di emozione, ha parlato della necessità di non dimenticare gli orrori del passato, rimarcando il ruolo cruciale dei testimoni. Nel corso della cerimonia che ha preceduto la visita a Auschwitz-Birkenau, Gualtieri ha espresso un forte rifiuto verso l’indifferenza mostrata in tempi passati, esortando tutti a mantenere viva la memoria e a tramandarla alle future generazioni. Le sue parole hanno colpito i ragazzi, visibilmente toccati dai ricordi di coloro che, sopravvivendo all’orrore della Shoah, tengono viva la fiamma della memoria.

La reazione alle scritte contro le Ong

In merito alle scritte apparse la scorsa domenica sulla Piramide Cestia e sulla sede della Fao, il sindaco ha scelto di non rispondere direttamente. È stato Massimiliano Smeriglio, assessore alla Cultura e presente in Polonia con il gruppo, a richiamare l’attenzione sulla necessità di combattere l’odio, specialmente in un giorno così difficile per la storia della Shoah. Smeriglio ha invitato a riflettere sull’importanza della testimonianza e a non permettere che simili episodi possano inquinare una giornata dedicata alla memoria e al ricordo, ribadendo l’importanza di coltivare il ricordo per onorare i sopravvissuti.

La testimonianza degli studenti

Gli studenti romani hanno mostrato una forte consapevolezza riguardo all’importanza di mantenere vivo il ricordo della Shoah, nonostante la paura espressa da figure come Liliana Segre. Emanuele, giovane sedicenne, ha affermato che viaggi come quello a Auschwitz sono essenziali per portare avanti la memoria, un pensiero condiviso anche da Lyel, un sedicenne del liceo ebraico. Lyel ha raccontato la storia del suo bisnonno, deportato a Auschwitz, ed ha sottolineato la sua determinazione a continuare a raccontare questa storia per mantenere viva la memoria.

Un percorso difficile ma necessario

La visita ad Auschwitz rappresenta un’esperienza formativa e profonda per gli studenti. Martedì 28, con la guida esperta di Marcello Pezzetti, storico della Shoah e consulente per il film “Schindler’s List”, i ragazzi hanno avuto l’opportunità di visitare luoghi che racchiudono una storia di sofferenza. Camminando per Cracovia, gli studenti sono stati immersi nelle atmosfere storiche che raccontano il percorso degli ebrei forzati a lasciare le loro case. Questo approccio non ha solo offerto un contatto diretto con il passato, ma ha anche stimolato una riflessione profonda su temi di rispetto, dignità e riconoscimento delle ingiustizie.

La giornata di commemorazione ha segnato un importante momento di crescita personale e collettiva, lasciando un segno indelebile nei ragazzi che, tornando a Roma, porteranno dentro di loro non solo i ricordi, ma anche un forte impegno verso la memoria e la lotta contro l’ingiustizia.

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