La terra vedrà la formazione di un nuovo supercontinente, denominato amasia, quando l’oceano pacifico si chiuderà completamente tra 200 e 300 milioni di anni. Studio recente basato su simulazioni al supercomputer individua questo evento geologico come risultato della deriva dei continenti e dell’evoluzione delle placche tettoniche nel tempo.
Come si formerà il supercontinente amasia
Secondo la ricerca pubblicata sulla rivista National Science Review, il ciclo dei supercontinenti prevede che la crosta terrestre si riunisca periodicamente in un unico grande blocco ogni circa 600 milioni di anni. Questo fenomeno si è ripetuto negli ultimi due miliardi di anni e il prossimo incontro si verifica dopo il decadimento degli oceani più vecchi, come il pacifico.
Il motivo della chiusura del pacifico
L’evoluzione delle placche tettoniche spiega perché, in questa occasione, sarà il pacifico a chiudersi, non gli oceani atlantico o indiano. La progressiva diminuzione dello spessore e della resistenza delle placche oceaniche, dovuta al raffreddamento della terra, rende difficile che oceani giovani si richiudano completamente. Per questo l’america si sposterà verso l’asia creando una vasta massa continentale che chiamano amasia.
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Il ruolo di australia e asia è cruciale in questo processo. La prima si avvicinerà all’asia e successivamente fungerà da ponte tra america e asia una volta che l’oceano pacifico sarà sparito. Le attività di subduzione e collisione delle placche guideranno questa complessa dinamica che rimodellerà la superficie terrestre in modo radicale.
Origine e destino dell’oceano pacifico
L’oceano pacifico rappresenta l’eredità diretta del superoceano panthalassa, nato circa 700 milioni di anni fa dopo il disfacimento del precedente supercontinente. È il più antico oceano esistente e sta riducendo le sue dimensioni da molto tempo, con un processo lento ma costante iniziato in epoca mesozoica, l’era dei dinosauri.
Attualmente l’oceano si restringe di qualche centimetro ogni anno, ma l’intero ciclo avverrà su scale temporali che misurano milioni di anni. Quando il pacifico si chiuderà completamente tra 200 e 300 milioni di anni, la configurazione della terra cambierà profondamente.
Conseguenze sul livello del mare e clima
Gli scienziati prevedono che questo cambiamento porterà a un abbassamento generale dei livelli del mare e alla creazione di un grande entroterra nel supercontinente. Quest’area sarà estremamente arida e soggetta a forti escursioni termiche giornaliere, principalmente per la mancanza di influenze marine dirette. Gli ecosistemi e i climi del pianeta risentiranno significativamente di questa nuova geografia purché il traffico delle placche spieghi le caratteristiche del nuovo territorio.
La terra tra 200 milioni di anni: un pianeta in trasformazione
La formazione di amasia rappresenta una delle più imponenti trasformazioni dell’aspetto terrestre da quando i continenti si muovono sopra il mantello. L’incontro tra i continenti cambierà la distribuzione degli oceani e provocherà un abbassamento del livello globale del mare.
Le temperature in questa nuova realtà saranno molto diverse a causa delle vaste terre emerse e dell’aridità. Gli scienziati avvertono che questa situazione potrebbe comportare scenari estremi a livello climatico nelle regioni interne del supercontinente. Le stagioni e le condizioni meteorologiche muteranno anche in aree lontane dall’entroterra, mostrando effetti di vasta portata sul ciclo idrico nel pianeta.
Amasia sarà quindi un esempio tangibile dei processi continui che modificano la superficie del pianeta nel tempo geologico. Le dinamiche tettoniche e il ciclo dei supercontinenti daranno forma a un mondo completamente trasformato rispetto a quello che conosciamo oggi.