Il progetto di recupero appuntamenti a favore degli utenti in lista d’attesa

Il progetto di recupero appuntamenti a favore degli utenti in lista d’attesa

a ascoli piceno il progetto sanitario guidato da antonello maraldo ha permesso di prenotare tremila visite in 15 giorni, riducendo le liste d’attesa grazie al lavoro di 34 amministrativi e al potenziamento del cup
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Ad Ascoli Piceno, un progetto sanitario ha permesso di prenotare 3.000 visite e prestazioni in 15 giorni, riducendo le liste d’attesa grazie al coinvolgimento di 34 amministrativi e al potenziamento del Cup. - Gaeta.it

tremila visite e prestazioni prenotate in 15 giorni ad ascoli piceno grazie a progetto sanitario

La sanità di ascoli piceno ha stretto un ritmo serrato nel recuperare appuntamenti per visite specialistiche e prestazioni diagnostiche. In soli quindici giorni, l’azienda sanitaria territoriale locale ha messo a segno tremila prenotazioni, uno sforzo concentrato sui cittadini in lista d’attesa. Questa operazione, partita dal direttore generale Antonello Maraldo, ha visto un coinvolgimento massiccio di personale amministrativo e ha portato a risultati concreti nell’accesso alle cure.

L’azienda sanitaria di ascoli piceno ha impostato un piano articolato per aiutare gli utenti in attesa di prenotazioni per visite o esami diagnostici, inseriti nelle agende di presa in carico. Il progetto si è basato sul coinvolgimento diretto di 34 amministrativi, affiancati dagli operatori del back office del Cup . Questo gruppo ha chiamato circa quattromila utenti per recuperare gli appuntamenti rimasti scoperti.

Risultato delle prenotazioni e gestione dei dati

Il risultato ha superato le aspettative: tremila prestazioni sono state fissate entro i tempi della prescrizione, garantendo così risposte tempestive alle richieste dei cittadini. Gli altri casi hanno riguardato rinunce o situazioni in cui le prestazioni erano state già effettuate senza aggiornamenti. Questo suggerisce un’accurata gestione dei dati e un’attenta analisi delle esigenze reali.

La forza operativa di questo progetto è arrivata anche dal lavoro sulle agende con le strutture accreditate. Una revisione della committenza ha permesso di ottenere posti aggiuntivi, senza che ciò si traducesse in un aumento di spesa pubblica. Quindi, non solo più appuntamenti disponibili, ma anche un uso più razionale delle risorse economiche.

Azioni mirate per ridurre le liste d’attesa e migliorare l’accesso alle prestazioni

In parallelo al lavoro sulle prenotazioni telefoniche, sono state messe in campo altre iniziative per sostenere l’efficacia dell’intervento. Per esempio, è stata rivista la gestione delle richieste di mammografie, operazione che ha consentito di diminuire i tempi di attesa per circa 350 donne. Questo intervento specifico mira a non lasciare scoperti i percorsi di prevenzione e diagnosi precoce.

Un potenziamento delle linee telefoniche ha aumentato la capacità di risposta del Cup, passando al raddoppio della linea già esistente. Allo stesso modo, gli sportelli dedicati all’accoglienza delle richieste fisiche hanno visto un rafforzamento, permettendo ai cittadini di accedere più facilmente al servizio.

Il direttore generale Antonello Maraldo ha ricordato che questo è solo un primo passo: dall’inizio di settembre il progetto acquisirà piena operatività con un aumento del personale Cup. L’obiettivo chiaro resta quello di fornire risposte più rapide e certe ai cittadini, riducendo notevolmente le liste d’attesa e migliorando la gestione delle prenotazioni.

Il ruolo strategico del personale amministrativo e le prospettive future del sistema

Dietro i risultati raggiunti ci sono 34 amministrativi, figure fondamentali che hanno fatto da ponte tra la macchina organizzativa e i cittadini. La loro attività di chiamata agli utenti ha trasformato liste statiche in appuntamenti concreti, valorizzando la capacità informativa e organizzativa del Cup.

Questa esperienza evidenzia come una gestione puntuale e diretta delle agende possa tradursi in un miglioramento tangibile dell’accesso alle cure. La decisione di coinvolgere un maggior numero di operatori da settembre sottolinea la volontà dell’azienda sanitaria di fare della tempestività una priorità, lavorando sulla disponibilità continua di risposte.

Il progetto di ascoli piceno si presenta come un modello possibile anche per altre realtà dove le liste d’attesa rappresentano un tema centrale, offrendo indicazioni precise sulla gestione pratica e sulle modalità di contatto con gli utenti. Lo sforzo sul personale, le revisioni dei posti disponibili e gli investimenti nei canali di comunicazione indicano una strada definita per ridurre i disagi nei servizi sanitari locali.

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