Il presidente della regione Calabria, Roberto occhiuto, ha concluso un lungo interrogatorio nell’ambito di un’indagine per corruzione che lo riguarda. L’incontro con la procura di Catanzaro si è svolto senza interruzioni per quasi quattro ore e ha rappresentato un passaggio chiave per il governatore, che ha voluto chiarire la propria posizione. Occhiuto ha espresso soddisfazione e sollievo per lo sviluppo dell’interrogatorio, chiedendo con anticipo di essere ascoltato.
L’interrogatorio e il contesto dell’indagine per corruzione
Il 2025 segna un momento delicato per la Regione Calabria, coinvolta nuovamente in un’inchiesta giudiziaria. Roberto occhiuto, presidente dal 2022, è stato convocato dal Procuratore aggiunto di Catanzaro, Giancarlo Novelli, e dal sostituto Domenico Assumma per un interrogatorio. Le accuse riguardano presunti episodi di corruzione che hanno attirato l’attenzione della magistratura. Occhiuto ha chiesto personalmente di essere ascoltato, un diritto che ha esercitato per portare la sua versione dei fatti direttamente ai magistrati. L’audizione è durata quasi quattro ore, durante le quali si sono approfonditi i punti contestati nell’inchiesta.
Le dichiarazioni di occhiuto dopo l’audizione
Al termine della convocazione nel capoluogo calabrese, occhiuto ha rilasciato alcune dichiarazioni ai giornalisti presenti. Ha sottolineato di essere “soddisfatto e anche molto sollevato” dopo aver affrontato le domande dei magistrati. Ha detto di aver chiarito tutti gli aspetti sollevati sui suoi comportamenti. Ha inoltre ringraziato pubblicamente l’ufficio della procura per aver acconsentito al suo interrogatorio, sottolineando che si trattava di un diritto più che di un obbligo da parte loro. Occhiuto ha annunciato anche la rinuncia ai termini per le contestazioni, segno di una volontà di cooperare e di accelerare l’iter giudiziario.
Leggi anche:
Implicazioni politiche e amministrative per la regione calabria
L’indagine che coinvolge il presidente occhiuto rischia di influenzare la gestione della regione, soprattutto nel delicato momento in cui occorre garantire continuità e stabilità. Lo stesso governatore ha sottolineato che è fondamentale archiviare velocemente la pratica, non solo per la sua posizione, ma per permettere alla regione di essere amministrata “con serenità”. In Calabria la politica è spesso segnata da vicende giudiziarie che rallentano le attività dell’apparato pubblico e generano incertezze. Un chiarimento rapido potrebbe evitare ripercussioni più ampie sulle dinamiche regionali, specie nel corso di un mandato che ha già affrontato altri momenti difficili.
Iter giudiziario e prossimi sviluppi
Dopo l’interrogatorio di oggi, resta ancora aperta la fase delle valutazioni della procura. La rinuncia ai termini per le contestazioni può accelerare le decisioni dei magistrati, che potrebbero optare per una richiesta di archiviazione o per provvedimenti successivi basati sulle prove raccolte. La condivisione delle informazioni offerte da occhiuto in sede d’interrogatorio rappresenta un elemento che la procura dovrà valutare in relazione al quadro accusatorio. Nel frattempo, la vicenda continuerà a essere monitorata dalla stampa e dagli osservatori politici, data la rilevanza del soggetto coinvolto e l’impatto potenziale sulle istituzioni locali.