Il progetto per la realizzazione del ponte sullo stretto di Messina torna a muovere passi avanti significativi. Il sottosegretario con delega al Cipess, Alessandro Morelli, ha dichiarato a Roma, durante il Forum Pa, che si è vicino alla definizione del percorso burocratico necessario per approvare la delibera da parte del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili . Il ponte rappresenta un tema di interesse nazionale e internazionale, con aspetti tecnici, economici e politici che hanno rallentato il processo per anni.
Stato attuale del progetto e ruolo del cipess
Secondo Morelli, il dossier relativo al ponte sullo stretto sarà presto completato. L’obiettivo è chiudere entro un paio di settimane il percorso burocratico, grazie alla proposta di delibera attesa dal Mit, e apporre il timbro notarile del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile . Questa fase è considerata decisiva per avviare concretamente le procedure successive. Il Cipess ha il compito di valutare e autorizzare interventi di grande portata finanziaria che incidono su più settori, quindi il suo via libera diventa imprescindibile.
Il sottosegretario ha evidenziato che le amministrazioni competenti stanno collaborando per incanalare il progetto sulle giuste direttrici. Anni di discussioni politiche e tecniche lasciano spazio a un clima più operativo, dove le parti coinvolte sembrano allineate verso un obiettivo chiaro. La concertazione tra Mit, Governo centrale e altri enti si sta traducendo in atti formali che potrebbero sbloccare uno stallo durato decenni.
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Tempistiche e incognite legate all’approvazione europea
Nonostante la fiducia espressa da Morelli sulla conclusione della fase burocratica nazionale, il calendario per l’avvio dei lavori rimane incerto. L’aspetto più rilevante riguarda il mancato riscontro da parte delle istituzioni europee, cui spetta un ruolo decisivo, soprattutto per i profili di finanziamento e di conformità alle normative comunitarie. L’Europa detiene una sovranità vincolante sugli investimenti pubblici che comportano rilevante impegno finanziario.
Il sottosegretario ha precisato che la variabile del tempo nel percorso europeo non può essere controllata direttamente dall’Italia. Ciò significa che il progetto potrebbe subire ritardi dovuti a valutazioni o procedure comuni. A questo punto, il Governo punta a chiedere un rilievo prioritario a Bruxelles, poiché il ponte è considerato un’opera strategica per il paese. La priorità europea è un aspetto cruciale per accelerare le autorizzazioni necessarie e garantire fondi adeguati.
Prospettive e dichiarazioni ufficiali sul futuro del ponte
La conferma dell’imminente chiusura del percorso burocratico nazionale fa intuire un’accelerazione del cronoprogramma entro il 2025. Morelli si dice “prontissimo” a procedere, sottolineando che la determinazione non nasce da un ottimismo casuale, ma dal possesso di tutti i documenti e i passaggi amministrativi previsti. Lo stato di avanzamento suggerisce che le difficoltà più grandi nella preparazione tecnica e normativa siano state risolte.
Il ritorno in evidenza del progetto del ponte sullo stretto di Messina potrebbe avere un impatto forte sul tessuto economico e infrastrutturale del Sud Italia, collegando le regioni siciliane e calabresi con la penisola. La realizzazione dell’opera è da tempo negli obiettivi delle istituzioni ma attende ora il via libera definitivo per aprire la fase di gara e costruzione. L’attenzione resta alta, vista la complessità e i costi di un intervento dalla portata straordinaria.