L’ultimo aggiornamento della Rich List del Sunday Times racconta come il patrimonio personale di re Carlo III abbia raggiunto cifre importanti, toccando quota 640 milioni di sterline. Tale cifra lo pone tra le persone più ricche del Regno Unito, non lontano dall’ex primo ministro Rishi Sunak e da sua moglie Akshata Murphy. In un anno, il sovrano ha guadagnato circa 30 milioni di sterline, una crescita che ha contribuito a migliorare la sua posizione nella classifica tradizionale delle persone più facoltose del Paese.
La classifica e l’evoluzione del patrimonio di re Carlo III
Secondo la Rich List del Sunday Times, Carlo III si posiziona al 238mo posto tra i Paperoni britannici, guadagnando 20 posizioni rispetto all’anno precedente. La stima sul patrimonio personale del sovrano ammonta a 640 milioni di sterline, oltre 760 milioni di euro. Questo incremento riflette una variazione significativa, considerando che nel 2024 si attestava al 258mo posto con 610 milioni di sterline circa.
Il confronto con altre figure di rilievo in Gran Bretagna è suggestivo: per esempio, Rishi Sunak, ex primo ministro ora nel mondo finanziario, e Akshata Murphy hanno patrimonio simile. La performance di Carlo III in termini finanziari, tuttavia, non si limita alla crescita personale ma illustra anche il passaggio di ricchezza da un modello monarchico tradizionale verso un profilo più personale e autonomo.
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Nel dettaglio, il patrimonio di Carlo supera di circa 140 milioni di sterline quello di David e Victoria Beckham, stimato attorno ai 500 milioni di sterline. La coppia, conosciuta a livello mondiale per le loro carriere sportive e mediatiche, rappresenta l’insieme più ricco nel mondo dello sport e dell’intrattenimento inglese. L’ex capitano della nazionale di calcio risulta essere la personalità sportiva più ricca del Regno Unito.
Questo dato evidenzia il peso economico che un monarca può assumere, soprattutto grazie a investimenti e proprietà appoggiati da decenni di gestione patrimoniale reale, a differenza dei patrimoni costruiti su carriere mediatiche o imprenditoriali.
Le proprietà e gli investimenti che arricchiscono il patrimonio di re Carlo iii
Il valore crescente del patrimonio del re è attribuito soprattutto alle proprietà private e al portafoglio di investimenti. Sandringham, nel Norfolk, e Balmoral, nell’Aberdeenshire, sono due delle dimore più significative che hanno arricchito il suo patrimonio personale. Questi terreni, un tempo appartenuti alla regina Elisabetta II, sono passati direttamente a Carlo III, incrementando non solo il patrimonio immobiliare ma anche il valore finanziario complessivo del sovrano.
Oltre alle proprietà, la gestione degli investimenti derivanti dall’eredità della regina ha migliorato le entrate del monarca, andando a coprire un anno complesso segnato anche da alcune difficoltà di salute legate a cure oncologiche.
Cosa non include la valutazione della rich list sul patrimonio reale
La valutazione riportata dal Sunday Times si concentra esclusivamente sul patrimonio personale e non considera altri asset legati alla corona. Restano esclusi i beni della Crown Estate, che rappresentano un insieme molto più vasto di proprietà e terreni, molti dei quali hanno beneficiato di accordi commerciali importanti, come quelli per i parchi eolici offshore.
Anche la tenuta del Ducato di Lancaster, che genera reddito significativo per la Corona, non viene inserita nei calcoli. Infine, i gioielli della Corona, custoditi in trust per la nazione, non fanno parte del patrimonio personale di re Carlo III.
Questi elementi rendono il quadro più complesso e sottolineano la distinzione tra il patrimonio privato del sovrano e le sue responsabilità ufficiali.
Con queste cifre si capisce come il patrimonio reale personale del monarca inglese viva una sua dinamica autonoma, differenziata dagli asset pubblici e istituzionali, e rappresenti un capitolo importante della ricchezza privata nel Regno Unito.