Il ministero dell’ambiente punta a fare dello sport un modello di sostenibilità ambientale

Il ministero dell’ambiente punta a fare dello sport un modello di sostenibilità ambientale

Il governo italiano, tramite il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, promuove la sostenibilità ambientale nello sport con nuove iniziative e una sezione dedicata, affrontando sfide del Green Deal europeo.
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Il governo italiano ha avviato un’iniziativa per integrare la sostenibilità ambientale nello sport, creando una sezione dedicata nel ministero dell’Ambiente e promuovendo pratiche eco-compatibili negli eventi e nelle strutture sportive. - Gaeta.it

Il governo italiano ha avviato nuove iniziative per integrare la sostenibilità ambientale nello sport. L’obiettivo è trasformare le attività sportive includendo la tutela dell’ambiente come elemento fondamentale, accanto alla salute e all’educazione. Le azioni sono state illustrate durante la conferenza dedicata alle buone pratiche per uno sport sostenibile, svoltasi al Forum Compraverde Buygreen di Roma.

Una sezione dedicata alla sostenibilità ambientale nello sport

Il sottosegretario Claudio Barbaro ha spiegato che il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha istituito una sezione specifica dedicata esclusivamente alla sostenibilità nello sport. Si tratta di un nuovo organismo interno al ministero, nato con l’intento di affrontare in modo sistematico le problematiche ambientali legate alle attività sportive.

Questa divisione è stata concepita per coordinare le iniziative volte a ridurre l’impatto ambientale degli eventi sportivi, promuovere l’uso di strutture eco-compatibili e favorire pratiche di sostenibilità nella gestione quotidiana degli impianti. L’innovazione è che ora l’ambiente diventa una componente strategica riconosciuta nel sistema sportivo nazionale.

Barbaro ha inoltre sottolineato che una delega ufficiale, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, attribuisce al ministero un ruolo chiave nel connettere sport e ambiente. Questa mossa istituzionale assegna valore pari a salute e istruzione nel contesto sportivo, facendo nascere quella che viene definita la “terza gamba” dello sport, proprio l’attenzione all’ecosistema e alla riduzione degli sprechi.

Le esperienze pratiche nella conferenza sullo sport sostenibile

La conferenza romana ha rappresentato un’occasione per mettere in luce esempi pratici e interventi realizzati sul territorio. Organizzata da Fondazione Ecosistemi, la due giorni ha evidenziato come tradurre le linee guida europee e nazionali in azioni concrete per migliorare l’efficienza energetica e l’uso responsabile delle risorse nell’ambito sportivo.

Sono stati affrontati temi come il risparmio energetico negli impianti, l’impiego di materiali riciclati e biodegradabili, nonché la promozione di eventi sportivi a basso impatto ambientale. Tra le esperienze discusse, alcune società sportive stanno già implementando sistemi di raccolta differenziata e misure per abbattere le emissioni di CO2 durante le competizioni.

L’incontro ha insistito su un approccio integrato tra istituzioni, enti sportivi e cittadini per garantire un impegno condiviso. La dimensione ambientale viene vista come un fattore indispensabile per la crescita sostenibile delle comunità sportive e per definire nuovi standard in linea con i principi europei di green economy.

Problemi e sfide dell’attuazione del green deal europeo nello sport

Claudio Barbaro ha poi toccato il tema del Green Deal europeo, precisando che le indicazioni comunitarie hanno comportato anche alcune difficoltà nel settore sportivo. Ha riconosciuto che alcune strategie adottate dall’Unione Europea stanno causando problemi che vanno affrontati e corretti a livello multilaterale.

Il sottosegretario ha spiegato che non tutte le responsabilità ricadono solo sul ministero italiano, poiché molte problematiche derivano da decisioni e situazioni condivise con altri paesi membri. Ha ribadito come la crescita di una coscienza collettiva sul tema ambientale in Europa sia indispensabile per superare i nodi in sospeso.

Confronto e collaborazione per una sostenibilità efficace

Barbaro ha evidenziato la necessità di un confronto continuo tra nazioni e istituzioni per ridimensionare effetti negativi e rafforzare le buone pratiche, favorendo quindi un’effettiva transizione verso la sostenibilità nello sport. Questo implica anche una maggiore collaborazione sul piano normativo e operativo, al fine di adeguare le politiche ambientali alle esigenze reali delle realtà sportive.

Lo sviluppo di uno sport più attento all’ambiente diventa così una sfida europea ma con ricadute concrete sul territorio italiano, su cui il ministero è impegnato a mettere in campo strumenti e misure capaci di supportare i diversi attori coinvolti.

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