La presente analisi mette in luce il crescente interesse per il mercato degli spirits in Italia, un settore che ha mostrato una ripresa significativa dal periodo pre-Covid. Nel contesto del convegno “Gli scenari del beverage e l’evoluzione della mixology”, tenutosi a Rimini all’interno della manifestazione Beer&Food Attraction, sono stati forniti dati precisi riguardo alle vendite e tendenze, sottolineando l’importanza della mixology nel panorama contemporaneo.
Crescita degli spirits: numeri e dinamicità del mercato
I dati presentati rivelano che nel 2024 il mercato degli spirits ha registrato una crescita del 2,1% rispetto a prima della pandemia, raggiungendo un valore di 689 milioni di euro, con un incremento del 6,4% nell’ultimo anno. Un protagonista indiscusso di questa crescita è il gin, che ha visto un aumento del 15% rispetto ai volumi del 2023, dimostrando la solidità e l’attrattiva di questo distillato. Questi numeri emergono da un’indagine condotta da Circana, che ha evidenziato ben 343 milioni di atti di acquisto per gli spirits, con i cocktail in primo piano, rappresentando 146 milioni di acquisti.
L’aperitivo ha assunto un ruolo di primo piano, costituendo il 46% del totale dei consumi, mentre si segnala un lieve calo rispetto ai consumi di cena e post serata. Questo cambiamento nella preferenza dei consumatori è in parte influenzato dall’andamento del costo della vita, fenomeno che ha portato i consumatori a rinunciare a spese più elevate, noto come ‘trading down‘. Nel contesto più ampio degli spirits, il gin e gli aperitivi alcolici, che rappresentano il 55% del totale, mostrano segni di una domanda vivace. Anche i digestivi, la vodka e il rhum hanno contribuito a questa crescita, mentre il whisky si attesta su un più limitato 2,6%.
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Tendenze in evoluzione: il ruolo dei cocktail e il movimento no-alcol
Una delle novità più interessanti emerse durante il convegno è rappresentata dalla crescente popolarità dei cocktail alla spina, ovvero quelli già pronti e miscelati, che hanno raggiunto un valore di 100 milioni di euro in Italia, segnando una crescita del 15% rispetto all’anno precedente. Questa tendenza si inserisce in un mercato in evoluzione, dove le aspettative dei consumatori cambiano rapidamente, spingendo i produttori a sperimentare nuove soluzioni e a rispondere a una domanda sempre maggiore di praticità e qualità.
In aggiunta, i consumatori più giovani, in particolare tra i 18 e i 35 anni, tendono ad orientarsi verso opzioni low e no-alcol. In Europa, il 20% di questa fascia demografica dichiara di scegliere prodotti a bassa gradazione alcolica almeno una volta a settimana. Negli Stati Uniti, la crescita del settore no-alcol è egualmente evidente, con un aumento annuale della domanda pari al 7%, portando il valore del mercato a 10 miliardi di dollari. Questo segnale di cambiamento nel comportamento dei consumatori potrebbe rappresentare una nuova frontiera per il settore degli spirits, costringendo le aziende a rivedere le loro strategie.
L’importanza del settore Ho.re.ca. per l’agroalimentare italiano
Al convegno organizzato da Italgrob, è stato anche messo in evidenza il valore complessivo del canale Ho.re.ca. , che ha raggiunto i 72 miliardi di euro e occupa oltre 3,4 milioni di persone. Questo segmento è cruciale per l’industria agroalimentare italiana e ha un valore complessivo di 261 miliardi di euro, con 185 miliardi concentrati nel food & beverage.
La discussione ha incluso dati significativi su come la spesa per consumi fuori casa ha raggiunto il 5,7% del budget familiare, il valore più alto degli ultimi dieci anni. La crescita dell’occupazione nel settore ha superato la soglia dei 24 milioni, il livello più alto dal 1977, evidenziando l’importanza di questo comparto per l’economia italiana. Le nuove abitudini di consumo e l’evoluzione tecnologica stanno plasmando il futuro di questo settore, richiedendo ai partecipanti di prepararsi a un cambiamento continuo nelle dinamiche di mercato.
Questi temi chiave rivelano non solo le statistiche attuali ma anche le direzioni future, rendendo chiaro che il mondo degli spirits e del beverage in generale è in rapido movimento, il che richiede a produttori e distributori di adattarsi e innovare costantemente.