Il mammut del castello all’aquila: presentazione del volume per i 70 anni dalla scoperta del fossile

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Il prossimo 9 luglio 2025, alle ore 17:00, il Museo nazionale d’Abruzzo e la Fondazione Carispaq presenteranno un volume dedicato al mammut scoperto nel castello cinquecentesco dell’Aquila. La pubblicazione raccoglie gli atti del convegno tenutosi il 5 ottobre 2024, evento culminato con la chiusura delle celebrazioni per il settantesimo anniversario dello scheletro fossile. Il libro offre una lettura aggiornata e approfondita delle conoscenze scientifiche sulla fauna e l’ambiente del Pleistocene nella zona aquilana, integrata dai risultati emersi durante l’ultimo restauro del reperto.

I protagonisti della presentazione all’aquila

Per la presentazione del volume all’Aquila saranno presenti i curatori del libro: Federica Zalabra, direttrice del MuNDA, il geologo Silvano Agostini e la paleontologa Maria Adelaide Rossi. Anche rappresentanti istituzionali parteciperanno alla cerimonia, tra cui il presidente della Fondazione Carispaq, Domenico Taglieri, il sindaco di Scoppito Loreto Lombardi e un delegato del Comune dell’Aquila. Questi interventi sottolineano il legame tra ricerca scientifica, istituzioni locali e valorizzazione del patrimonio culturale.

La direttrice Zalabra ha sottolineato come il reperto del mammut rappresenti un nodo di collegamento tra museo e territorio. In effetti, lo scheletro custodito al castello si presta a raccontare storie legate non solo all’epoca lontana del Pleistocene ma anche a quelle comunità che nel tempo hanno riconosciuto in questo fossile un elemento di identità e memoria. Il museo diventa così un luogo dove le tracce del passato dialogano con il presente attraverso l’incontro con i visitatori.

La pubblicazione e il convegno di ottobre

Il convegno dello scorso ottobre ha riunito studiosi e ricercatori che hanno condiviso dati geologici e paleontologici sul territorio dell’Aquila nel periodo quaternario. Il mammut del castello si è rivelato un punto di partenza per riflettere sulla storia ambientale locale e sulle specie che lo hanno abitato migliaia di anni fa. Il volume, che raccoglie interventi multidisciplinari, mette in risalto la rilevanza scientifica dello scheletro e il lavoro di conservazione svolto per mantenere integro il reperto nel tempo.

Oltre a ripercorrere la scoperta del mammut, il libro presenta i risultati del restauro recente, eseguito con tecniche aggiornate e studi specifici sulle condizioni del fossile. Lo scopo principale è fornire un riferimento per ulteriori indagini sulle trasformazioni climatiche e ambientali avvenute nel Pleistocene, così da inserirle con maggior precisione nel racconto della preistoria italiana.

Il valore culturale e scientifico del mammut

La Fondazione Carispaq, impegnata nel sostegno a ricerche e progetti culturali, ha contribuito alla pubblicazione del volume e all’organizzazione dell’evento. Il presidente Taglieri ha evidenziato come l’anniversario rappresenti un’importante occasione per approfondire lo studio del mammut e le scoperte più recenti emerse dallo studio del fossile. Questo animale preistorico rappresenta un punto di riferimento per la comunità aquilana, suscitando interesse soprattutto tra i bambini e le nuove generazioni.

Il mammut del castello richiama un pubblico vasto, grazie alle visite organizzate dal museo che attraggono scolaresche e appassionati. La ricerca collegata al reperto non riguarda solo il passato remoto ma si riflette anche su come si costruisce la memoria collettiva attorno a queste testimonianze. La presenza del mammut nel museo diventa allora un’opportunità di apprendimento e scoperta, vissuta da un pubblico eterogeneo.

Un progetto per la comunità e la conoscenza

L’iniziativa del MuNDA e della Fondazione Carispaq mira a mettere a disposizione della comunità uno strumento educativo e scientifico destinato a durare nel tempo. Il volume dedicato al mammut, frutto della sinergia tra ricercatori e istituzioni, punta a rafforzare il legame tra il pubblico e il patrimonio paleontologico locale. L’obiettivo è offrire contenuti di qualità, utili a stimolare l’interesse verso l’ambiente e la storia naturale, così come a favorire nuove ricerche.

Il ruolo di custode di memorie e conoscenze assunto dal museo si conferma come elemento essenziale per mantenere viva l’attenzione sul territorio e il suo patrimonio. Gli incontri e le pubblicazioni collegate a questo reperto promuovono una forma di cultura concreta, radicata nel luogo e capace di coinvolgere le diverse fasce di pubblico attraverso materiali aggiornati e un racconto comprensibile.

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Elisabetta è una talentuosa blogger specializzata in attualità, con un occhio critico sui temi caldi del momento. Laureata in comunicazione, ha trasformato la sua passione per il giornalismo in una carriera online, creando un blog di successo che esplora e discute le ultime tendenze in politica, società e cultura. Conosciuta per il suo approccio analitico e la capacità di sintesi, Elisabetta attira lettori che cercano una prospettiva affilata e ben informata sugli eventi mondiali. Attraverso il suo blog, offre non solo notizie, ma anche approfondimenti e riflessioni che stimolano il dialogo e la comprensione.