La vicenda giudiziaria che coinvolge Andrea Sempio, Alberto Stasi e Marco Poggi ha registrato un nuovo capitolo nell’imminenza dell’interrogatorio incrociato fissato per maggio 2025. A tenere alta l’attenzione è stata l’assenza di Sempio nel momento chiave dell’audizione davanti ai pm. Il suo legale ha fornito motivazioni precise, affrontando anche il nodo della controversa impronta digitale rinvenuta sugli oggetti coinvolti nel caso.
L’assenza di andrea sempío davanti ai pm
Andrea Sempio non si è presentato all’interrogatorio incrociato con Alberto Stasi e Marco Poggi, convocato a maggio 2025. L’avvocato ha spiegato che questa scelta strategica è stata dettata dalla volontà di tutelare il proprio assistito. La consulenza tecnica depositata il 9 maggio ha chiarito alcuni aspetti fondamentali del caso, in particolare riguardo all’impronta digitale, che avrebbe potuto esporre Sempio a contestazioni pesanti se avesse partecipato all’audizione.
Secondo il legale, presentarsi avrebbe significato per Sempio rischiare un attacco concentrato proprio sull’impronta, elemento centrale dell’accusa. La decisione di non presentarsi, quindi, non è stata un gesto di ostruzionismo, ma una manovra difensiva per evitare conseguenze immediate e dannose alla posizione del suo cliente.
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L’avvocato ha sottolineato che la consulenza tecnica depositata pochi giorni prima dell’interrogatorio ha contribuito a mettere in discussione le presunte prove contro Sempio. Questo documento ha permesso alla difesa di leggere con più chiarezza la situazione, dando la possibilità di preparare una controargomentazione solida da sviluppare in seguito.
Il ruolo della consulenza tecnica nel processo
La consulenza tecnica depositata il 9 maggio 2025 ha rappresentato un momento decisivo nel processo. Si tratta di un documento redatto da esperti chiamati a valutare la validità delle tracce e delle prove raccolte durante le indagini, con particolare attenzione all’impronta digitale che avrebbe coinvolto Sempio.
Gli esperti hanno analizzato meticolosamente quella che viene indicata come un’“impronta” da parte della pubblica accusa. Secondo il legale, l’esame tecnico ha messo in luce aspetti che mettono in dubbio la certezza di quella prova. La consulenza ha evidenziato margini di errore o di ambiguità, elementi fondamentali per smontare una delle accuse più pesanti rivolte al proprio cliente.
Questo documento ha influenzato la strategia difensiva. Il legale si è preparato a fronteggiare la requisitoria più volte citata sui giornali, perché ora può contare su un’analisi oggettiva e scientifica che evidenzia le criticità delle prove.
La strategia difensiva e il futuro del procedimento
Il commento del legale lascia intendere che l’assenza di Sempio non rappresenta un passo indietro ma una scelta calcolata, in vista delle prossime fasi del procedimento giudiziario. Alla luce della consulenza tecnica, la difesa può concentrarsi su un piano di azione più articolato e mirato.
Il fatto di non essersi presentato nei giorni dell’interrogatorio ha, secondo il difensore, evitato una situazione in cui il proprio cliente avrebbe potuto subire un attacco basato su elementi comunque da verificare. La priorità resta garantire che tutti gli aspetti del caso vengano esaminati senza forzature.
Ora, il processo si avvia verso nuove udienze dove la consulenza potrà essere discussa, approfondita e messa alla prova. La difesa punterà a far emergere le lacune investigative e a sollevare dubbi su eventuali interpretazioni errate o affrettate della prova chiave.
L’attenzione della città sulla vicenda
Nel contesto della città, questa vicenda mantiene alta l’attenzione di cittadini e stampa. I prossimi sviluppi giudiziari potrebbero modificare la percezione pubblica sull’intera indagine, a seconda dei risultati del confronto tecnico e legale tra accusa e difesa.