La questione della sanità nella Marsica, in particolare riguardo ai pronto soccorso di Pescina e Tagliacozzo, sta generando un acceso dibattito tra i politici e la popolazione locale. La dichiarazione del primario del pronto soccorso di Avezzano, Carlo Rodorigo, ha scatenato polemiche su come migliorare il servizio sanitario nella regione, portando alla luce le incertezze e le sfide che i cittadini devono affrontare in situazioni critiche.
Le preoccupazioni di Tiziano Iulianella
Tiziano Iulianella, imprenditore di Pescina e attuale consigliere comunale, ha condiviso la sua personale esperienza, sottolineando che senza il pronto soccorso della sua città, avrebbe potuto non sopravvivere a un infarto. Iulianella ha descritto il pronto soccorso di Pescina come un ambiente in cui ha ricevuto assistenza rapida e professionale, contrariamente a quanto accadrebbe nella struttura di Avezzano, spesso sopraffatta da un numero elevato di pazienti.
La testimonianza di Iulianella non è un caso isolato. Molti residenti delle zone interne della Marsica esprimono frustrazione nei confronti della gestione del servizio sanitario. Parlano di attese lunghe e condizioni che rendono difficile ricevere il trattamento necessario in tempi rapidi. Mentre il dottor Rodorigo evidenzia la necessità di concentrare le risorse ad Avezzano, chi vive nelle aree decentrate teme che le opzioni di emergenza possano ridursi, mettendo in pericolo la salute di chi ha bisogno di un intervento immediato.
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La posizione del vicesindaco Luigi Soricone
Luigi Soricone, vicesindaco di Pescina e professionista sanitario, ha affrontato le affermazioni di Rodorigo. Ha evidenziato che le strutture locali devono essere rinforzate piuttosto che ridotte, poiché attualmente i pronto soccorso di Pescina e Tagliacozzo gestiscono una mole significativa di pazienti. Secondo Soricone, il dibattito dovrebbe focalizzarsi su un potenziamento delle risorse, con particolare attenzione al numero di medici e infermieri disponibili.
Soricone ha sito che il pronto soccorso di Pescina ha registrato circa 9.500 accessi all’anno, mentre quello di Tagliacozzo ne ha avuti circa 8.300. Questi numeri dimostrano come sia indispensabile mantenere i servizi attivi, considerando che tali strutture fungono da filtro per le emergenze, alleggerendo la pressione sulla già occupata struttura di Avezzano.
La necessità di risorse per il sistema sanitario
La qualità del servizio sanitario è un tema cruciale per la popolazione marsicana. Soricone ha ribadito che la priorità deve essere la salute dei cittadini e che è fondamentale garantire un sistema di pronto soccorso adeguato nel monte della Marsica. Le strutture di Pescina e Tagliacozzo rivestono un ruolo decisivo non solo per la cura immediata, ma anche come sostegno al pronto soccorso di Avezzano.
I residenti delle aree più isolate hanno bisogno di avere accesso a servizi di emergenza senza dover affrontare lunghi viaggi fino a Avezzano. Soricone ha anche sottolineato che l’infrastruttura sanitaria deve essere potenziata per rispondere alle esigenze di una popolazione che vive in un territorio con difficoltà di accesso. In questo contesto, coinvolgere la Regione e l’Azienda sanitaria per migliorare le dotazioni delle strutture è essenziale.
La risposta delle istituzioni locali
Il dibattito ha sollevato una risposta da parte delle istituzioni locali e dei comitati che difendono il presidio ospedaliero delle diverse aree. Nella Marsica, il Partito Democratico e altri gruppi politici si sono uniti nel sostenere la necessità di potenziare e non ridurre il servizio sanitario. Gli amministratori locali chiedono che le voci dei cittadini siano ascoltate, sottolineando l’importanza di un approccio attento e consapevole verso la salute della popolazione.
La questione non è solo una disputa politica, ma riguarda la vita e il benessere di migliaia di persone. La sanità è un tema che tocca da vicino i residenti della Marsica. Le strutture che operano in quest’area devono essere adeguatamente supportate per garantire un’assistenza tempestiva e efficace ai pazienti, evitando che le decisioni prese in sede burocratica mettano a rischio la salute della popolazione.
Le dichiarazioni del primario e le reazioni di politici e cittadini evidenziano la complessità di una situazione che richiede attenzione e azioni mirate. La salute pubblica necessita di essere una priorità condivisa, al di là delle differenze politiche.