Il coro dell’accademia della scala celebra i 75 anni dell’europa con l’inno alla gioia fuori dal teatro strehler

Il coro dell’accademia della scala celebra i 75 anni dell’europa con l’inno alla gioia fuori dal teatro strehler

Milano celebra il 75° anniversario della dichiarazione Schuman con l’esecuzione dell’inno alla gioia di Beethoven da parte del coro dell’Accademia del Teatro alla Scala al Piccolo teatro Strehler.
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Il 9 maggio 2025 a Milano, il coro di voci bianche dell’Accademia del Teatro alla Scala eseguirà l’Inno alla Gioia davanti al Piccolo teatro Strehler, celebrando il 75° anniversario della dichiarazione Schuman e i valori di pace e unità dell’Unione Europea. - Gaeta.it

Il 9 maggio 2025, Milano si prepara a commemorare una data cruciale per l’Europa. Davanti al Piccolo teatro Strehler, alle ore 20, il coro di voci bianche dell’Accademia del Teatro alla Scala si esibirà eseguendo l’inno alla gioia, tratto dalla nona sinfonia di Beethoven. Questo brano, scelto come inno ufficiale dell’Unione Europea, finirà così per riaffermare simboli di pace e unità in occasione della settantacinquesima giornata dedicata al continente europeo.

L’inno alla gioia come simbolo di unità europea

L’inno alla gioia rappresenta un messaggio che va ben oltre la musica: è diventato un canto che celebra libertà, fratellanza e solidarietà fra i popoli del Vecchio continente. La scelta di eseguire questo brano con il coro dei giovani dell’Accademia del Teatro alla Scala segna un momento di forte significato civico e culturale. Quella di Beethoven, nella cornice del Piccolo teatro considerato “Teatro d’Europa”, si trasforma in espressione tangibile di valori condivisi, richiamando l’attenzione sulla storia e sul futuro dell’Unione Europea.

La performance all’aperto, su un palco davanti alla sede storica del teatro, si inserisce nel contesto delle celebrazioni ufficiali per la giornata dell’Europa, una ricorrenza istituita per ricordare il progetto unitario nato nel secondo dopoguerra. L’impatto emotivo dell’evento è accentuato dalla partecipazione di ragazze e ragazzi dai 9 ai 17 anni, a dimostrare come il messaggio europeo continui a passare da una generazione all’altra, coinvolgendo attivamente i più giovani.

Il significato della dichiarazione schuman nel contesto odierno

Il 9 maggio 1950 Robert Schuman, ministro degli Esteri francese, pronunciò un discorso che apreva la strada a un nuovo modello di collaborazione tra nazioni europee dopo i drammi del secondo conflitto mondiale. La dichiarazione Schuman pose le basi per l’integrazione economica e politica che si è evoluta nell’Unione Europea come la conosciamo oggi. La celebrazione del 75° anniversario di quel momento storico serve a evidenziare il percorso compiuto e i valori fondanti che ancora guidano il cammino europeo.

In questo scenario, la collaborazione tra il Piccolo teatro Strehler, con la sua lunga vocazione europea, e l’Accademia del Teatro alla Scala assume un significato simbolico che si lega al passato e al presente. Il fatto di affidare l’esecuzione di un brano così emblematico a una coralità giovane indica come l’eredità della pace e della collaborazione europea deve continuare a essere coltivata attraverso le nuove generazioni, rafforzando una visione comunitaria che supera divisioni e conflitti.

Un evento che si consolida nel calendario civile di milano

L’appuntamento di domani non è una novità assoluta: l’esibizione del coro dell’Accademia alla Scala che si è tenuta lo scorso maggio ha tracciato la strada per fare di questa manifestazione un momento fisso nelle celebrazioni civili milanesi. L’idea è quella di trasformare questo evento in un rito annuale, capace di radunare cittadini e appassionati in un’occasione di riflessione condivisa sui valori europei, attraverso la musica e la partecipazione attiva dei giovani.

Milano conferma così il suo ruolo di città aperta all’Europa, non solo dal punto di vista economico e politico, ma anche sotto il profilo culturale. La scelta del Piccolo teatro Strehler come luogo simbolo contribuisce a rafforzare questa collocazione, creando un legame tra arte, memoria storica e impegno civile. La collocazione temporale, il 9 maggio, richiama a un evento che ha segnato tutta l’Europa, e la sua ripetizione prova a coinvolgere nuove persone ogni anno, mantenendo vivo il senso di appartenenza collettiva.

L’iniziativa testimonia come, anche a distanza di 75 anni, la musica e la cultura si confermano strumenti potenti per mantenere viva la memoria storica e per stimolare la partecipazione sul territorio. Il coro di bambini e adolescenti dell’Accademia del Teatro alla Scala rappresenta una voce collettiva, che ripropone con passione ciò che resta centrale nella costruzione europea: il dialogo e la condivisione.

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