La CISL apre il suo XX congresso confederale a Roma, con oltre mille delegati da tutta Italia che rappresentano più di 4 milioni di iscritti. Tra oggi e sabato si discuterà di temi legati al lavoro, alla politica e alle sfide economiche dell’Italia e dell’Europa, con l’intervento di rappresentanti politici e di altre sigle sindacali. In programma anche un confronto sul ruolo sociale del lavoro in un momento segnato da cambiamenti profondi.
La partecipazione e la responsabilità sociale al centro del congresso
Lo slogan scelto per questa edizione, “Il coraggio della partecipazione – responsabilità sociale e umanesimo del lavoro per rigenerare l’italia e l’europa”, fotografa il clima che si respirerà nei quattro giorni della convention. La CISL punta a riflettere sull’importanza di una partecipazione più attiva dei lavoratori e sul valore dell’impegno civile nell’ambito professionale. Il concetto di umanesimo del lavoro richiama una visione secondo cui al centro deve esserci la dignità della persona, non solo la produttività o l’efficienza economica. Il congresso prende il via a Roma, il 21 marzo 2025, con 1.034 delegati e delegate provenienti da tutte le regioni italiane.
Il richiamo alla responsabilità sociale riguarda non solo i sindacati, ma anche le istituzioni e le imprese. Il dibattito intende sollecitare una più stretta collaborazione tra governi, lavoratori e parti sociali, per affrontare in modo condiviso sfide complesse come la crisi economica post-Pnrr, i cambiamenti del mercato del lavoro e la sostenibilità ambientale. All’interno di questo quadro, la partecipazione non è un concetto astratto, ma si traduce in proposte concrete per innovare le condizioni lavorative e il ruolo stesso della contrattazione collettiva.
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Interventi di rilievo e presenza governativa all’evento
Il congresso si annuncia ricco di interventi di rilievo. La segretaria generale della CISL, Daniela Fumarola, è attesa sul palco il primo giorno, con un discorso di apertura che presenterà la linea del sindacato nei confronti delle sfide attuali. Fumarola tornerà a parlare alla chiusura dei lavori, sabato 24 marzo, per tirare le somme della quattro giorni.
Tra gli ospiti segnati in agenda ci sono anche i segretari della CGIL e della UIL, rispettivamente Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri. La loro partecipazione evidenzia un confronto tra le principali sigle sindacali italiane sul futuro del lavoro e sulle strategie da adottare. È prevista la presenza di diversi ministri nei giorni del congresso, con un momento particolarmente atteso giovedì 23 marzo, quando interverrà anche la presidente del consiglio, Giorgia Meloni. Più volte ha sottolineato l’importanza del dialogo tra sindacati e governo per costruire accordi che sostengano lavoratori e imprese.
Durante il dibattito, oltre agli interventi istituzionali, si apriranno tavoli su temi di attualità, con un’attenzione particolare alle difficoltà che emergono nel mondo del lavoro dopo la fine del piano nazionale di ripresa e resilienza. Questa fase segna una divisione tra le risorse spese e quelle ancora necessarie per rilanciare l’economia italiana.
I temi al centro del dibattito: lavoro, intelligenza artificiale e politica industriale
Il congresso CISL si confronterà su vari punti cruciali. Il contesto post-Pnrr si presenta complesso, con molte incognite legate alla ripresa economica. I delegati punteranno a definire un patto di “responsabilità” da condividere con il governo e le parti sociali. Si tratta di un accordo che vuole coinvolgere attivamente tutte le parti nella gestione dei cambiamenti, attraverso compromessi ed impegni condivisi.
Il futuro del lavoro sarà un tema centrale, specie per quanto riguarda le nuove tutele necessarie per affrontare i mutamenti introdotti dall’intelligenza artificiale. Con l’automazione che avanza in diversi settori, i sindacati cercano strumenti per garantire ai lavoratori nuovi diritti e formazione adeguata. Questa sfida sta rivoluzionando anche forme e orari di lavoro.
La transizione energetica e la politica industriale
All’ordine del giorno c’è anche la transizione energetica, un nodo chiave per il rilancio industriale e la sostenibilità ambientale. Le nuove politiche industriali dovranno coniugare competitività e rispetto delle normative ambientali. Allargare la produzione di energia da fonti rinnovabili sarà un passo necessario per rispettare gli obiettivi europei.
Sul piano internazionale, tra i temi dibattuti ci sarà anche il ruolo dell’integrazione europea e gli effetti della guerra commerciale globale. Le questioni dei dazi e l’instabilità politica internazionale impattano sulle esportazioni e sull’economia italiana. I sindacati mostrano preoccupazione per l’incertezza che queste variabili portano sul mercato del lavoro e sulla crescita.
Nel complesso, i quattro giorni di congresso si configurano come un momento per definire il ruolo della CISL e dei lavoratori all’interno di un’Italia e un’Europa in cambiamento. L’approccio sarà quello di indicare strategie operative, evitando slogan o generalizzazioni, per costruire una risposta pragmatica alle sfide economiche, sociali e tecnologiche che stanno caratterizzando il nostro tempo.