Aumento dei casi di dengue, chikungunya e west nile virus segnalati in Italia nel 2025

Aumento dei casi di dengue, chikungunya e west nile virus segnalati in Italia nel 2025

Negli ultimi mesi in Italia aumentano i casi di dengue, chikungunya e west nile virus, con infezioni autoctone confermate e monitoraggio continuo da parte dell’Istituto superiore di sanità per prevenire nuovi contagi.
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Nel primo semestre del 2025 in Italia si registra un aumento di casi di dengue, chikungunya e West Nile virus, con alcune infezioni autoctone confermate, evidenziando la necessità di un controllo sanitario e di sorveglianza rafforzati. - Gaeta.it

Negli ultimi mesi il sistema sanitario italiano ha registrato diversi casi di malattie trasmesse da zanzare, con un incremento che desta attenzione soprattutto per la presenza di infezioni autoctone. I dati comunicati dall’Istituto superiore di sanità coprono il periodo che va dal primo gennaio al 15 luglio 2025 e mostrano numeri significativi per dengue, chikungunya e west nile virus.

Diffusione dei casi di dengue in italia nel 2025

Nel corso della prima metà dell’anno, sono stati confermati 83 casi di dengue in Italia. La quasi totalità, ovvero 82, è riferibile a persone tornate da viaggi all’estero, mentre è stato accertato un caso autoctono, a indicare cioè un contagio avvenuto direttamente nel territorio nazionale. L’età media dei pazienti si attesta intorno ai 42 anni, con una leggera prevalenza di soggetti di sesso maschile, che costituiscono il 53% dei casi. Non si segnalano decessi legati a questa malattia nel periodo considerato. La presenza di un caso autoctono rappresenta un elemento preoccupante, perché rivela che il virus circola anche attraverso vettori locali.

Le infezioni da dengue vengono trasmesse principalmente da zanzare del genere Aedes, considerati ormai stabili in diverse aree d’Italia, in particolare nelle zone più calde e umide. Questo fattore, insieme all’intenso scambio di persone fra Italia e aree tropicali, mantiene alto il rischio di nuove infezioni. Il sistema di sorveglianza è impegnato nel monitoraggio continuo per identificare focolai emergenti e prevenire ulteriori contagi.

Situazione dei casi di chikungunya e il primo caso autoctono

Anche per la chikungunya i numeri rivelano un quadro simile. Sono stati confermati 51 casi nel primo semestre del 2025, con 50 casi che riguardano viaggiatori rientrati da paesi esteri dove il virus è endemico. Un caso di trasmissione locale è stato identificato, dimostrando che la chikungunya si è diffusa anche in Italia. La mediana di età dei pazienti è di 47 anni e il 53% sono uomini. Non si registrano vittime.

Questo virus provoca febbre alta, insieme a dolori articolari intensi e altre manifestazioni che possono durare settimane o mesi. Il contagio avviene tramite le stesse zanzare vettori della dengue, le quali sono ormai presenti anche in alcune regioni italiane. Il caso autoctono conferma la capacità del virus di insediarsi nel territorio, evidenziando la necessità di interventi mirati su controllo degli insetti e prevenzione.

Incremento dei casi di west nile virus e distribuzione geografica

Il west nile virus ha registrato 5 casi confermati in Italia dall’inizio del 2025 ad oggi. Quattro pazienti hanno sviluppato la forma neuro-invasiva, che colpisce il sistema nervoso centrale, mentre un quinto ha manifestato una febbre più lieve. I casi neuro-invasivi si sono verificati in diverse regioni: uno in Piemonte, uno in Emilia-Romagna e due nel Lazio. La sola febbre è stata rilevata in Veneto.

Trasmissione e rischio del west nile virus

Il wnv si trasmette tramite zanzare del genere Culex, presenti in molte aree del paese soprattutto durante la stagione calda. Le infezioni neuro-invasivi richiedono un’attenzione particolare perché possono evolvere in encefaliti o meningiti. L’assenza di decessi al momento non riduce la complessità della sorveglianza. La diffusione geografica eterogenea sottolinea la necessità di mantenere attivi i programmi di monitoraggio nelle diverse regioni.

L’Istituto superiore di sanità continua a raccogliere e analizzare i dati, fornendo aggiornamenti puntuali per evitare espansioni incontrollate e per supportare gli operatori sanitari nelle diagnosi rapide. Ogni segnalazione rappresenta un tassello per comprendere l’evoluzione di queste malattie trasmesse da insetti.

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