Il caso del bayesian: come l’albero e la struttura hanno aumentato il rischio di ribaltamento e affondamento

Il caso del bayesian: come l’albero e la struttura hanno aumentato il rischio di ribaltamento e affondamento

L’indagine del New York Times svela come lo yacht Bayesian di Larry Lynch, con albero singolo e aperture vulnerabili, sia affondato rapidamente nonostante le certificazioni di sicurezza ufficiali.
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L’inchiesta del New York Times rivela come il design atipico dello yacht Bayesian, con un unico albero alto e numerose aperture vulnerabili, abbia causato il rapido ribaltamento e affondamento durante una tempesta nonostante le certificazioni ufficiali di sicurezza. - Gaeta.it

Il naufragio dello yacht bayesian torna al centro dell’attenzione dopo un’indagine approfondita del new york times. Il super yacht di lusso, appartenuto a larry lynch, presentava caratteristiche di progetto fuori dagli schemi rispetto alle altre imbarcazioni della stessa serie. Questo ha contribuito a rendere vulnerabile la nave durante la tempesta che ne ha causato il ribaltamento e il rapido affondamento. Emergono dettagli precisi sui rischi strutturali e le scelte che hanno inciso sull’esito tragico.

L’albero singolo e il profilo strutturale alla base della vulnerabilità

La particolarità che salta all’occhio nel bayesian è il suo albero unico e altissimo. Nel progetto originario delle imbarcazioni costruite dalla stessa ditta era prevista una doppia struttura di alberi, una caratteristica che garantiva un migliore bilanciamento e stabilità in mare aperto. Il bayesian, invece, si distingueva per la presenza di un solo albero, che superava in altezza quelli degli yacht concorrenti.

Secondo i documenti tecnici e i modelli computerizzati raccolti dal new york times, questa soluzione ha drasticamente accresciuto il rischio di ribaltamento sotto l’impatto di condizioni meteo estreme. Il maggiore carico sul singolo albero, unito al vento violento della tempesta, avrebbe potuto far inclinare lo yacht fino al punto di non ritorno. I calcoli mostrano come, in determinate situazioni, l’imbarcazione avrebbe potuto capovolgersi e affondare nel giro di pochi minuti.

Non a caso, tutti gli altri yacht di quella serie e di quel costruttore preferivano la doppia configurazione. La scelta per il bayesian sembra stata guidata da criteri estetici o di design, senza considerare le pesanti implicazioni sulla sicurezza marittima. Questa anomalia rende il caso un campanello d’allarme per la progettazione delle barche di lusso.

Le porte sul ponte e le aperture critiche che hanno facilitato l’allagamento

Non solo l’albero ha avuto un ruolo nella tragedia. Gli architetti navali sentiti dall’inchiesta hanno puntato l’attenzione su alcune scelte di dettaglio nella struttura. Due porte alte sui lati del ponte rappresentavano, in caso di onde improvvise e forti venti laterali, un punto vulnerabile da cui grandi quantità d’acqua avrebbero potuto entrare.

La disposizione delle porte poi si combina con altre aperture, come i portelli di servizio per l’equipaggio, le grandi bocche d’aria per i motori, i condotti di ventilazione e le porte vetrate che conducono agli ambienti interni. Se qualcuno di questi accessi fosse rimasto aperto o mal chiuso durante la tempesta, l’acqua avrebbe penetrato facilmente nelle sezioni interne.

I testimoni del naufragio e i superstiti hanno confermato che lo yacht ha cominciato a inclinarsi fino a ribaltarsi su un fianco. L’imbarcazione non ha resistito alla pressione dell’acqua sulle aperture e si è rapidamente riempita, causando l’affondamento nell’arco di pochi minuti. La presenza di tante potenziali vie di ingresso dell’acqua ci spiega la velocità con cui è andato sott’acqua.

La sicurezza strutturale certificata ma le criticità emerse dopo il naufragio

Il bayesian era stato progettato per resistere a situazioni estreme attraverso alcuni accorgimenti, come l’inserimento di compartimenti stagni sotto il ponte. Questi scomparti dovevano impedire che l’acqua si propagasse velocemente in caso di falle o danneggiamenti.

Il progetto aveva ottenuto l’approvazione da parte della maritime and coastguard agency inglese, l’ente preposto alla sicurezza marittima, e anche dall’american bureau of shipping, una nota organizzazione globale che certifica le navi. Questi due enti avevano valutato il modello e certificato la validità delle scelte tecniche.

Eppure le ispezioni successive al naufragio, alimentate anche da immagini subacquee trasmesse dalla televisione italiana, non hanno mostrato segni di danni allo scafo. I funzionari coinvolti nell’indagine hanno esaminato le condizioni dello yacht senza trovare crepe o rotture esterne. Ciò ha spostato l’attenzione su altri elementi, come la configurazione e le aperture, come possibili cause del rapido ribaltamento.

Le criticità strutturali emergono proprio dai dettagli, dalle vie di accesso dell’acqua e dalla scelta dell’albero unico. Di fatto, l’imbarcazione, anche con certificazioni ufficiali, si è rivelata fragile in condizioni di tempesta estrema.

Le aperture come possibili responsabili dell’allagamento accelerato

Le grandi bocche d’aria per i motori principali erano necessari al funzionamento, ma allo stesso tempo rappresentavano una falla potenziale se non sigillate con cura. I condotti di ventilazione degli ambienti sottocoperta e i portelli di accesso alla poppa o ai lati sono simili punti critici.

In caso di mare agitato e vento che spinge l’acqua lateralmente, ogni apertura lasciata parzialmente aperta avrebbe diventato un punto di ingresso immediato. L’acqua avrebbe avuto gioco facile a invadere gli spazi interni e a compromettere la stabilità della nave.

L’ipotesi che è emersa suggerisce che non bastino solo le dimensioni e la robustezza dello scafo, serve anche gestire con precisione tutte le aperture esterne per impedire un rapido allagamento. Lo yacht bayesian lo abbiamo visto, racconta cosa succede quando più accessi sono vulnerabili.

Il racconto dei testimoni e i dati tecnici convergono su un colpo di vento che ha spinto l’acqua nelle porte laterali e nelle bocche d’aria. Quando lo yacht ha cominciato a inclinarsi, l’acqua ha agito da leva per ribaltarlo completamente. A quel punto è andato a fondo nel giro di pochi minuti, come la narrazione del disastro ha testimoniano finora.

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