La Basilica di San Pietro ha ospitato una celebrazione importante nella mattinata precedente l’inizio del conclave 2025, un evento che richiama l’attenzione di tutto il mondo. La messa “Pro eligendo Romano Pontifice” ha chiamato a raccolta tutti i cardinali riuniti per scegliere il nuovo papa. Questa cerimonia segna uno dei passaggi più significativi nel processo di elezione pontificia.
La messa pro eligendo romano pontifice nella basilica di san pietro
Il cardinale Giovanni Battista Re ha guidato la messa nella Basilica di San Pietro, un rito tradizionale che prepara spiritualmente i porporati all’ingresso nel conclave. All’inizio di questa giornata cruciale, 220 cardinali, sia elettori che non elettori, hanno partecipato alla celebrazione partecipata da circa 5.000 fedeli presenti in basilica. Non si è trattato di un rito comuni: durante la funzione sono state recitate preghiere in diverse lingue, tra cui francese, swahili, portoghese, malayalam, cinese e tedesco, rappresentando così la varietà culturale e linguistica della Chiesa cattolica.
Questa dimensione multietnica rimarca il carattere universale dell’evento. Il cardinale Re, già protagonista in momenti significativi della storia recente della Chiesa, ha guidato la preghiera con una sobrietà e un rigore che il momento richiede. La commistione di lingue ha dato precise testimonianze del radicamento globale della Chiesa, con porporati provenienti da ogni continente in occasione di questo appuntamento tanto atteso.
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I preparativi dei cardinali nella residenza vaticana
Nella mattinata di oggi i cardinali che non avevano ancora completato il loro ingresso nelle residenze ufficiali si sono sistemati all’interno di Casa Santa Marta o nell’edificio adiacente chiamato Santa Marta Vecchia. Si tratta di alloggi dedicati all’accoglienza dei porporati che vivranno lì durante i giorni di conclave. Questo spazio, più intimo rispetto alla vita pubblica, è il luogo dove i cardinali trascorreranno queste giornate rare, tra riflessioni e momenti di condivisione.
Casa Santa Marta ospita gli ospiti con stanze riservate, garantendo la riservatezza necessaria a un evento così delicato. L’atmosfera si fa dunque più raccolta, anche se non mancheranno incontri e discussioni informali tra i porporati. A quel punto, i cardinali sono pronti ad affrontare con piena concentrazione le fasi decisive della votazione. La sistemazione e la preparazione logistica si concludono con questa tappa, preludio a momenti di grande intensità.
L’inizio delle operazioni del conclave e la prima fumata
Il momento centrale prenderà avvio oggi pomeriggio alle 16.20 nella Prima Loggia del Palazzo apostolico vaticano. I cardinali elettori partiranno dalla Cappella Paolina con una processione verso la Cappella Sistina, dove si svolgeranno le operazioni preliminari del conclave. Qui sarà completata la verifica delle identità e sarà ufficializzato l’inizio formale della fase elettorale.
Subito dopo si terrà l’eventuale prima votazione, momento pieno di tensione e aspettative per l’intera comunità cattolica. L’esito di questo primo scrutinio sarà segnalato dalla cosiddetta “fumata”, il fumo che esce dal camino della Cappella Sistina. Se la fumata è nera, significa che non è stato eletto alcun papa; se è bianca, allora la Chiesa ha un nuovo pontefice.
Nel tardo pomeriggio, come da tradizione, si seguirà con attenzione la fumata che annuncerà a tutto il mondo il risultato del primo voto. Questi minuti rappresentano l’apice dell’attesa, quando l’intero ambiente vaticano e la comunità cattolica attende la notizia del successore di papa Francesco. I prossimi giorni saranno segnati da ulteriori votazioni fino alla scelta definitiva.
La delicatezza della scelta, il rito antico della messa “Pro eligendo Romano Pontifice” e il silenzio attorno al conclave definiscono un passaggio che, anche nel 2025, conserva tutta la sua solennità e il suo peso nei confronti della Chiesa e della sua storia. Chi sarà il nuovo pontefice che si affaccerà alla loggia di san pietro nelle prossime settimane? L’ombra della scelta vola già sulla città eterna, tra preghiere in molte lingue e la presenza di fedeli a testimoniare un evento senza tempo.