La giornata mondiale della celiachia, celebrata ogni anno il 16 maggio, punta a far conoscere una malattia autoimmune che interessa un numero crescente di persone. L’associazione italiana celiachia ha organizzato eventi e attività in tutta Italia per diffondere informazioni su questa patologia e promuovere stili di vita che ne tutelino la salute di chi ne soffre. L’iniziativa si inserisce nella settimana nazionale della celiachia, che coinvolge molte sedi territoriali e raccoglie iniziative dedicate.
L’impegno dell’associazione italiana celiachia e le attività sul territorio
L’associazione italiana celiachia, con le sue 21 sedi locali, coordina un programma di eventi disseminati su tutto il territorio nazionale. L’obiettivo principale è sensibilizzare la popolazione e migliorare la qualità dei servizi offerti ai celiaci. In molte città si organizzano incontri informativi, consulenze mediche, eventi culturali e degustazioni di prodotti senza glutine pensati per offrire alternative sicure e gustose.
In particolare, la settimana nazionale della celiachia rappresenta un momento importante per far conoscere i segnali e i rischi della malattia, spesso sottovalutati. Molte persone convivono con i sintomi senza una diagnosi corretta e questo ritardo nella cura può portare a complicazioni. Per questo motivo, l’Aic e le sezioni locali si concentrano anche sull’importanza della diagnosi precoce e sull’accessibilità a menù adeguati nelle mense, nei ristoranti e negli ambienti scolastici o accademici.
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La sperimentazione di luca tudda e la pizza senza glutine a cosenza
Tra le attività promosse in provincia di cosenza, si distingue il lavoro del pizzaiolo luca tudda. Da qualche anno tudda ha studiato una ricetta di pizza senza glutine che punta a mantenere il sapore e la consistenza della pizza tradizionale, utilizzando un mix di farine gluten free. Questo tipo di impasto rappresenta una svolta per chi deve seguire diete rigide senza sacrificare la possibilità di gustare piatti tipici della cucina italiana.
La ricetta di tudda è stata sviluppata con l’intento di offrire un prodotto adatto anche a chi non soffre di celiachia, così da migliorare le proposte gastronomiche disponibili e ridurre il rischio di contaminazioni crociate, problema spesso segnalato nei locali pubblici. L’approccio di tudda si basa su tecniche di preparazione e cottura che permettono di ottenere una pizza simile a quella tradizionale, senza rinunciare alla leggerezza e alla digeribilità.
Università della calabria e la distribuzione gratuita della pizza gluten free
Il 17 maggio luca tudda consegnerà nelle mense maisonnettes e martensson dell’università della calabria, a rende, le sue pizze senza glutine, offerte gratuitamente agli studenti. Questa iniziativa mira a coinvolgere sia celiaci che non, facendo conoscere direttamente il prodotto e promuovendo corrette abitudini alimentari tra i giovani.
Gli studenti potranno quindi assaggiare una pizza senza glutine capace di mantenere sapore, consistenza e qualità proprie di una pizza normale. Tudda ha sottolineato come questa opportunità permette a chi non soffre di celiachia di comprendere che una dieta gluten free può essere gustosa e non rappresenta un sacrificio. Nel contempo si punta a mettere in evidenza le difficoltà legate alla gestione di menù adatti nei servizi di ristorazione pubblica, ancora oggi spesso carenti.
Il ruolo dell’università della calabria nell’inclusione alimentare
Questa iniziativa universitaria si inserisce in un contesto più ampio di interventi volti a migliorare l’accesso a cibi senza glutine nelle mense scolastiche e universitarie. Offrire queste alternative gratuite aiuta anche a ridurre il senso di esclusione di chi deve fare una scelta alimentare obbligata, garantendo maggior inclusione e sicurezza alimentare.
L’impegno di luca tudda e dell’Aic continua ad allargarsi, grazie alla collaborazione tra operatori del settore alimentare, istituzioni e associazioni di pazienti, per garantire servizi, formazione e prodotti sempre più adatti alle esigenze di chi convive con la celiachia.