L’allenatore della Juventus Igor Tudor ha espresso tutta la sua rabbia nel post partita di Verona-Juventus, match disputatosi sabato 20 settembre 2025 al Bentegodi e terminato 1-1. Il tecnico bianconero ha criticato duramente alcune decisioni arbitrali prese dall’arbitro Rapuano, giudicandole determinanti e ingiuste per l’andamento della gara.
La dura contestazione di tudor sul rigore concesso per fallo di mano
Al centro delle accuse di Igor Tudor c’è in primo luogo il rigore concesso al Verona per un presunto fallo di mano commesso da Joao Mario. Il tecnico croato ha definito la decisione una “vergogna”, spiegando che “solo chi non ha mai giocato a calcio può farlo.” Tudor sottolinea come l’assegnazione del penalty gli sia sembrata verso il regolamento e del tutto ingiustificata. Vista la posta in gioco della partita, la scelta arbitrale ha influito pesantemente sull’equilibrio della sfida. È evidente che dall’esterno Tudor abbia visto una mancanza di criterio nel considerare il contatto come fallo punibile, mettendo in dubbio la capacità di valutazione dell’arbitro in situazioni di gioco rapide.
La mancata espulsione di orban per gomitata a gatti, un episodio contestato da Tudor
Un episodio che ha scatenato ulteriormente l’ira del tecnico della Juventus è la mancata espulsione di Franchino Orban, difensore titolare del Verona, per un evidente fallo su Gleison Gatti, suo diretto avversario. Tudor racconta di essere stato vicino all’azione e di aver osservato chiaramente una gomitata inflitta da Orban. L’arbitro invece, contattato dal tecnico, ha motivato la sua decisione affermando che l’atleta veronese non avrebbe “caricato” il colpo. Per Tudor si è trattato invece di un fallo da rosso diretto, tanto più rilevante perché avrebbe influito sulla difesa dei bianconeri. La valutazione arbitrale gli è sembrata incoerente e sbilanciata, visto che per altri interventi meno violenti è stato dato il cartellino giallo, mentre questa gomitata è passata quasi inosservata.
L’impatto delle decisioni arbitrali sul rendimento della Juventus
Tudor non si è limitato a contestare singole decisioni, ma ha collegato questi episodi strettamente al calo nella prestazione energetica della sua squadra. Secondo il tecnico, la Juventus ha mancato di forza fisica soprattutto nella fase finale del match, ma questa mancanza è anche conseguenza dell’atteggiamento arbitrale, che ha influito sul morale dei giocatori. Il tecnico sottolinea come l’arbitro abbia prestato attenzione soltanto al gomito di Orban, senza valutare il contesto e l’intensità del contatto, ribadendo che si tratta di decisioni errate e determinanti ai fini del risultato. Le parole di Tudor evidenziano un clima di forte insoddisfazione e di frustrazione, che deriva da una percezione di ingiustizia e mancato equilibrio nel trattamento delle situazioni più delicate in campo.
Il post partita tra critiche aspre e assenza di scuse
Dalle dichiarazioni di Igor Tudor emerge una linea netta e decisa nei confronti dell’arbitro Rapuano. Pur riconoscendo le difficoltà di una gara intensa, il tecnico non accetta scuse e non cerca giustificazioni. Tudor ritiene che le scelte arbitrali abbiano pesato in modo chiaro sul risultato, condizionando l’intera partita. Questo atteggiamento ha fatto emergere una frattura evidente con la gestione del match da parte del direttore di gara. Il tecnico croato si mantiene poi su un registro diretto e privo di appelli, lanciando un duro monito al sistema arbitrale e sollecitando maggiore attenzione e coerenza nelle valutazioni future. L’amarezza è palpabile, soprattutto perché la squadra avrebbe potuto conquistare punti importanti senza queste disattenzioni nell’applicazione delle regole.