L’idrocefalo normoteso è una patologia neurologica che spesso viene confusa con malattie come il morbo di Alzheimer o il Parkinson. Nonostante i sintomi simili, questa condizione può trovare sollievo attraverso una diagnosi tempestiva e un trattamento corretto. Proprio per aumentare la consapevolezza su questo disturbo, a Sabaudia si terrà un incontro pubblico il 24 luglio 2025 volto a divulgare informazioni scientifiche e testimonianze dirette, aprendo un dialogo sulla sua cura.
Caratteristiche e sintomi dell’idrocefalo normoteso che spesso confondono i medici
L’idrocefalo normoteso è causato da un accumulo anomalo di liquido cerebrospinale nei ventricoli cerebrali, ma senza aumentare la pressione intracranica in modo significativo, da qui il termine “normoteso”. I segnali principali della malattia comprendono difficoltà nel camminare, problemi urinari e decadimento cognitivo che può ricalcare quelli dell’Alzheimer o del Parkinson. Questo può far sì che molti pazienti ricevano diagnosi errate, ritardando cure più appropriate.
Sintomi principali e loro evoluzione
Il peggioramento dei sintomi è graduale. Spesso il disturbo della deambulazione si manifesta come un’andatura instabile o rallentata. Le difficoltà urinarie spaziano da incontinenza a frequenza aumentata. La riduzione delle funzioni mentali può sembrare un calo della memoria o difficoltà nell’organizzare le attività quotidiane. La mancanza di sintomi acuti porta spesso i neurologi a escludere l’ipotesi di idrocefalo normoteso, ritardando l’avvio della terapia.
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L’importanza della diagnosi precoce per una terapia efficace
Una diagnosi tempestiva può modificare radicalmente il decorso del disturbo. L’idrocefalo normoteso è una delle forme più trattabili tra le malattie neurodegenerative. La diagnosi si basa su esami clinici, test neuropsicologici e soprattutto su indagini radiologiche come la risonanza magnetica che mostra l’allargamento dei ventricoli cerebrali.
L’intervento più diffuso consiste nell’inserimento di uno shunt ventricolo-peritoneale, che permette di drenare l’eccesso di liquido e ridurre i sintomi legati alla compressione cerebrale. In molti casi, i pazienti migliorano la mobilità e la capacità cognitiva dopo l’operazione, e guadagnano un’autonomia significativa. È proprio questa possibilità di cura che rende cruciale il riconoscimento tempestivo della patologia rispetto alle forme degenerative irreversibili.
Tecniche diagnostiche e trattamento
L’imaging con risonanza magnetica è fondamentale per evidenziare l’allargamento dei ventricoli. I test neuropsicologici aiutano a valutare il deficit cognitivo in modo dettagliato. Lo shunt ventricolo-peritoneale rappresenta l’approccio standard nella gestione della malattia, migliorando sensibilmente la qualità di vita dei pazienti.
L’evento a sabaudia: scienza e testimonianze per sensibilizzare
Il 24 luglio 2025 a Sabaudia, nella corte comunale, si terrà l’incontro “dall’oblio alla luce, disegnare una cura”. L’iniziativa, promossa dall’assessora alla sanità e pari opportunità Anna Maria Maracchioni, mira a informare la cittadinanza sull’idrocefalo normoteso. Il professor Gianpaolo Petrella, neurochirurgo e presidente dell’associazione Neuro Vita, sarà presente insieme al giornalista Rai Dario Celli per spiegare cause, diagnosi e possibilità di trattamento.
Attori dell’incontro e focus tematici
La moderazione dell’incontro sarà affidata ad Antonella Melito che condurrà il dibattito puntando sulle esperienze concrete e sulle indicazioni per riconoscere i sintomi. L’assessora Maracchioni sottolinea il valore dell’informazione per evitare che questa malattia resti nell’ombra. Sarà un’occasione per alimentare una cultura della prevenzione e per portare la malattia fuori dal silenzio che la circonda.
Arte e salute: la mostra “80 artisti per neuro vita” a sabaudia
Dopo l’assemblea, alle 22, sarà inaugurata la mostra d’arte contemporanea “80 artisti per Neuro Vita”, allestita al museo Emilio Greco. La rassegna, curata da Fabio D’Achille e Cristina Bertolissio, raccoglie opere italiane ed europee ispirate al tema “dall’oblio alla luce”. Gli artisti hanno rappresentato il viaggio mentale e fisico delle persone coinvolte nel percorso della malattia.
Itinerario e simboli della mostra
La mostra ha già toccato città come Roma e Latina, ora proseguirà a Sabaudia fino al 17 agosto. Durante la serata, sarà distribuita una spilla a forma di goccia azzurra, simbolo realizzato appositamente da Materikart per sensibilizzare il pubblico. La torre di Dante si colorerà di blu, segno visibile dell’attenzione dedicata a chi convive con questa patologia spesso trascurata.
L’evento mette in relazione scienza, arte e coinvolgimento civile. L’unione tra testimonianze mediche e linguaggi visivi offre un nuovo sguardo su una malattia difficile da scoprire e più difficile da curare senza un riconoscimento tempestivo. Questa iniziativa punta a dare risposte concrete e a portare alla luce una condizione che resta troppo spesso ignorata.