I concerti della speranza a Roma: un pomeriggio di musica e inclusione per bambini con disabilità

I concerti della speranza a Roma: un pomeriggio di musica e inclusione per bambini con disabilità

Al teatro dei Ginnasi di Roma, i concerti della speranza uniscono musica e inclusione per bambini fragili, con il supporto di Musica su Roma, SuperJob e associazioni come Mio fratello è figlio unico onlus.
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“I concerti della speranza” al teatro dei Ginnasi di Roma hanno offerto a bambini con fragilità un’esperienza musicale inclusiva, promossa da Musica su Roma e supportata da SuperJob, per favorire espressione, crescita e integrazione sociale sin dall’infanzia. - Gaeta.it

Al teatro dei Ginnasi di Roma si è svolta la prima edizione de “i concerti della speranza”, un evento dedicato a bambini in condizioni di fragilità e disabilità. L’iniziativa, organizzata da Musica su Roma con il contributo di associazioni come Mio fratello è figlio unico onlus e Madre Terra, ha unito musica e partecipazione in un contesto accogliente. Un gruppo di dieci bambini ha potuto vivere un’esperienza musicale diretta grazie alla guida dell’ensemble Mous’arkè e alla direzione di Lorenzo Porzio. Questo progetto vuole aprire nuovi spazi di espressione e condivisione, offrendo ai più piccoli momenti di crescita attraverso l’arte sonora.

Il legame con superjob e l’importanza dell’inclusione precoce

Il progetto si inserisce nelle iniziative sostenute da SuperJob, una piattaforma di e-recruitment nata dalla collaborazione tra Neopharmed Gentili e Michael Page. SuperJob si dedica a costruire ponti fra persone con disabilità e il mondo del lavoro, ma il suo impegno si estende anche a interventi che iniziano durante l’infanzia. SuperJob supporta infatti attività come i concerti della speranza, che puntano a promuovere forme di inclusione culturale e sociale sin dai primi anni di vita.

La presenza di SuperJob garantisce un filo diretto tra esperienza artistica e percorso di autonomia e integrazione nella società. La musica in questo caso diventa la chiave per scoprire le potenzialità di ogni bambino. Il maestro Lorenzo Porzio ha sottolineato come “ogni bambino abbia un potenziale che aspetta solo di essere scoperto e valorizzato dalla musica.” Aggiunge inoltre che questa esperienza non arricchisce solo i singoli partecipanti ma anche chi li accompagna, trasformando ogni esercizio in crescita reciproca.

Il progetto e il suo intento sociale con musica su roma e le associazioni coinvolte

“I concerti della speranza” nascono dalla volontà di Musica su Roma di offrire ai bambini con fragilità l’opportunità di incontrarsi e comunicare grazie alla musica. La collaborazione con associazioni come Mio fratello è figlio unico onlus e Madre Terra ha consolidato un ambiente di sostegno e inclusione. In questo caso, dieci bambini sono stati affiancati dai maestri dell’ensemble Mous’arkè, guidati da Lorenzo Porzio, che ha diretto l’attività musicale per circa un’ora e mezza. I piccoli partecipanti hanno potuto provare strumenti come violini, viola, violoncello, contrabbasso e percussioni, insegnando loro non solo l’uso degli strumenti ma anche il valore della collaborazione e della relazione.

Il percorso prevedeva un approccio volto a stimolare l’esplorazione creativa senza pressioni. Ogni bambino ha potuto esprimersi a proprio modo, all’interno di un contesto protetto e inclusivo dove la musica diventava uno strumento di comunicazione e crescita personale. Le attività hanno coinvolto diverse capacità sensoriali e motorie, garantendo a ciascuno la possibilità di sentirsi parte attiva di un gruppo, dove ogni suono prodotto era un contributo indispensabile per il risultato complessivo.

Come i concerti della speranza sono uno spazio protetto per l’espressione dei bambini

“I concerti della speranza” non vogliono essere soltanto eventi musicali ma momenti intensi di scambio e crescita. Lo spazio nel teatro dei Ginnasi è stato pensato per accogliere bambini che normalmente potrebbero incontrare ostacoli a causa delle proprie condizioni fisiche o emotive. In questo ambiente, i partecipanti possono sentirsi accolti, valorizzati e soprattutto capaci di esprimersi.

Yuri Napoli, referente di Musica su Roma, ha spiegato che il progetto punta ad abbattere barriere, anche solo per il tempo di un’ora e mezza. “Questo intervallo offre ai bambini la possibilità di mettersi in gioco, partecipare insieme agli altri, senza sentirsi esclusi o diversi.” La musica diventa così un linguaggio condiviso, attraverso cui ogni piccolo musicista riesce a comunicare qualcosa di personale, senza bisogno di parole.

L’esperienza si apre anche a famiglie e operatori, creando una rete che sostiene i bambini e promuove una cultura dell’inclusione a 360 gradi. Attraverso questi momenti si costruiscono relazioni e si creano occasioni per guardare oltre la disabilità, valorizzando l’unicità di ogni individuo.

Riconoscimenti e messaggi finali sul valore dell’impegno

Al termine del percorso musicale, a ogni bambino è stato consegnato un diploma speciale firmato dal direttore d’orchestra Lorenzo Porzio. Questo riconoscimento ufficiale ha segnato la conclusione del laboratorio e premiato l’impegno di ciascuno. Il diploma rappresenta anche un segno tangibile del valore che ha avuto l’esperienza per tutti i partecipanti, non soltanto come attività temporanea ma come momento di crescita personale.

Ottavia Landi, presidente di SuperJob, ha ricordato che “l’inclusione lavorativa richiede un percorso che parte dall’infanzia.” Per lei iniziative come questa costruiscono un tessuto sociale più attento, capace di valorizzare ogni individuo con i suoi tempi e modi. L’arte e lo sport rappresentano strumenti per superare le barriere, esprimere personalità e creare legami duraturi.

L’evento di oggi ha dimostrato un modo concreto per offrire ai bambini fragili occasioni di partecipazione. L’esperienza sul palco è stata in definitiva un invito a riconoscere il valore di chi spesso resta ai margini, creando un momento di condivisione e musica che lascia un segno.

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