Grande festa per la giornata di Santa Lucia: emozioni e musica al Sant’Alessio di Roma

Grande festa per la giornata di Santa Lucia: emozioni e musica al Sant’Alessio di Roma

Celebrazione di Santa Lucia a Sant’Alessio-Margherita di Savoia: un evento che promuove l’inclusione e la solidarietà per le persone con disabilità visiva, culminato in un concerto della Blind Inclusive Orchestra.
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Grande festa per la giornata di Santa Lucia: emozioni e musica al Sant’Alessio di Roma - Gaeta.it

In un’atmosfera di festa e condivisione, il Sant’Alessio-Margherita di Savoia ha accolto numerosi ospiti per celebrare la festività di Santa Lucia, protettrice dei non vedenti. L’evento ha messo in luce l’importanza dell’assistenza alle persone con disabilità visiva, promuovendo iniziative di inclusione e solidarietà. Un concerto della Blind Inclusive Orchestra ha reso la giornata ancora più speciale, durante la quale si sono discusse anche nuove iniziative, tra cui corsi di addestramento per cani guida.

Un concerto di inclusione e cultura

Il concerto tenutosi presso l’Aula magna dell’istituto ha visto la partecipazione della Blind Inclusive Orchestra, composta da musicisti ciechi e ipovedenti che si esibiscono insieme a docenti di grande esperienza. Il Maestro Santoloci ha diretto l’orchestra, portando sul palco un repertorio che ha incantato il pubblico. L’evento non è stato solo un’esibizione musicale, ma un momento di celebrazione culturale e sociale, sottolineando i progressi compiuti nell’inclusione delle persone con disabilità visiva.

Numerosi rappresentanti delle istituzioni hanno partecipato alla manifestazione, evidenziando l’importanza della cooperazione tra enti pubblici e associazioni. Tra i presenti, il vice ministro del Lavoro Maria Teresa Bellucci e l’assessore regionale Massimiliano Maselli, che hanno voluto portare il loro saluto ai partecipanti. Anche monsignor Benoni Ambarus ha visitato i vari reparti, manifestando vicinanza e supporto ai tanti ospiti.

Questa celebrazione ha rappresentato un’occasione preziosa per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione delle persone con disabilità e sui servizi attivi nel territorio, favorendo così il dialogo e l’attenzione verso queste tematiche fondamentali.

La storicità dell’istituto e il metodo Braille

L’Asp Sant’Alessio, fondato nel 1866, ha una lunga storia alle spalle. È stato il primo istituto a insegnare il metodo Braille, divenendo un punto di riferimento fondamentale nell’ambito dell’educazione e dell’assistenza per i non vedenti. L’opera dei padri somaschi ha permesso a questo ente di evolversi nel tempo, raccogliendo anche le esperienze e i risultati di altre istituzioni come l’Ospizio Margherita di Savoia.

Oggi, dopo aver conseguito il riconoscimento di ente morale e di organizzazione pubblica di assistenza, l’istituto offre una vasta gamma di servizi, dal supporto educativo a quello sanitario. La missione rimane sempre la stessa: garantire cura e sostegno a chi affronta difficoltà visive, integrando anche percorsi formativi, culturali e ricreativi. Una vera e propria rete di opportunità che rende l’istituzione un esempio di eccellenza nel settore dell’assistenza per disabili.

Iniziative e servizi per un’assistenza completa

Il direttore generale dell’Asp, Massimo Canu, ha evidenziato la rilevanza sociale e umana dell’evento, creando momenti di convivialità tra ospiti e istituzioni. Oltre ai servizi residenziali e ambulatoriali, l’istituto propone programmi di riabilitazione che abbracciano diversi aspetti della vita quotidiana.

La struttura si impegna a realizzare progetti innovativi a beneficio degli utenti, con un focus particolare sulle necessità delle persone con deficit visivi, nel rispetto dei loro diritti e della loro dignità. Tra queste nuove progettualità, c’è l’inserimento di corsi di formazione per cani guida, un servizio che può notevolmente migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità visiva. Questa iniziativa si sposa con la missione di supportare e includere i familiari e gli utenti nei diversi aspetti della vita quotidiana.

Per la chiusura della giornata, il Grande Coro di Roma ha offerto un concerto natalizio che ha portato un ulteriore messaggio di solidarietà e di speranza. La passione dei cantanti, non professionisti ma uniti dalla loro affinità per il canto, ha arricchito l’atmosfera con note di gioia, facendo sentire tutti parte di una comunità coesa e solidale.

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