Una violenza inspiegabile ha scosso Giussano, in provincia di Monza, dove una giovane di 24 anni è stata aggredita e accoltellata dal suo ex fidanzato. L’incidente è avvenuto oggi pomeriggio, quando i due si sono dati appuntamento all’esterno di un supermercato situato in via Prealpi. I soccorsi sono intervenuti tempestivamente e la vittima è stata trasportata in gravi condizioni all’ospedale San Gerardo di Monza, dove attualmente si trova ricoverata. Fortunatamente, le sue condizioni sono stabili e non risulta essere in pericolo di vita.
Un passato di violenza e stalking
La ragazza, il cui nome non è stato reso pubblico, non è nuova a situazioni di pericolo, avendo già denunciato l’ex fidanzato, Said Cherrah, per stalking. Questo evento risale ad agosto 2023, quando la giovane aveva accusato l’uomo di aver danneggiato la sua auto. La situazione era degenerata ulteriormente il 21 ottobre, quando Cherrah, 26 anni e di origine marocchina, le aveva lanciato addosso dell’acido muriatico dopo una lite nella zona industriale di Erba, in provincia di Como. Questo atto aveva portato all’arresto del 26enne e alla sua sottoposizione agli arresti domiciliari per la gravità delle accuse.
Said Cherrah, originario di Broni, era già ristretto agli arresti domiciliari al momento dell’aggressione. Nonostante questo, ha violato il provvedimento giudiziario che gli impediva di avvicinarsi alla giovane o di recarsi in Brianza. Tuttavia, Cherrah si è recato nello stesso luogo in cui si trovava la ragazza, dando il via alla drammatica aggressione che ha destato preoccupazione e sgomento tra i residenti della zona, ancora scossi da quanto accaduto.
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La cattura di Said Cherrah
Dopo l’aggressione, Said Cherrah è riuscito a far perdere le sue tracce per un breve periodo. Le forze dell’ordine sono immediatamente intervenute e hanno avviato le ricerche. L’uomo è stato rintracciato e bloccato a Stradella, in provincia di Pavia. Ad oggi, la 24enne ha già fornito dichiarazioni utili che potrebbero contribuire alle indagini e alla ricostruzione degli eventi.
Per le autorità, la situazione di Cherrah rappresenta un caso complesso. Il fatto che si trovi ai domiciliari per le aggressioni passate non ha impedito un nuovo atto di violenza, gettando un’ombra sul sistema di prevenzione e protezione per le vittime di violenza domestica e stalking. Questo episodio riporta alla luce la necessità di un maggiore controllo su individui già noti per comportamenti violenti e la vulnerabilità delle vittime che, come nel caso della giovane, continuano ad affrontare situazioni pericolose anche dopo aver denunciato i propri aggressori.
L’eco della violenza di genere
Questa vicenda inaccettabile rappresenta un ulteriore caso di violenza di genere che ha fatto emergere l’urgenza di un dialogo continuo per affrontare queste problematiche. Le organizzazioni e le istituzioni sono chiamate a riflettere sulla situazione per migliorare le misure di protezione esistenti, fornendo supporto alle vittime e creando un ambiente più sicuro per tutti. La presenza della violenza non solo compromette la vita delle persone coinvolte, ma colpisce l’intera comunità, lasciando un segno profondo nei legami sociali e nel senso di sicurezza collettivo.
Situazioni come quella di Giussano, dove la vita di una giovane è stata messa in pericolo da un ex compagno violento, devono servire da monito. È fondamentale lavorare incessantemente per prevenire tali atti di violenza, garantendo che le vittime non si sentano mai sole o senza supporto. Solo così si potrà sperare in un futuro migliore.