L’attenzione verso i problemi che affliggono giovani di ladispoli e cerveteri si concentra in un convegno promosso dal presidio locale dell’associazione libera. L’evento, previsto per il 17 maggio alle 10.00 nel centro culturale granarone di cerveteri, riunisce esperti, associazioni e rappresentanti del mondo studentesco con lo scopo di discutere le difficoltà e le possibili occasioni legate ai giovani. Il confronto affronta temi come i social network, la povertà educativa, l’inclusione e la partecipazione civica, offrendo una panoramica di punti di vista utili a comprendere la realtà attuale nella zona.
Organizzazione e contesto del convegno a cerveteri
Il presidio di libera di cerveteri e ladispoli ha promosso un incontro che vuole mettere in luce il disagio giovanile nelle due città. La scelta della data, il 17 maggio, è stata selezionata per permettere un confronto articolato tra varie figure del territorio. L’iniziativa si svolge presso il grandioso spazio del granarone, centro che ospita numerose attività culturali e sociali del comune di cerveteri. Questo luogo si presta a fare da scenario a un dibattito aperto e polifonico, indicato per raggiungere sia i giovani sia gli adulti che lavorano in ambito sociale o educativo.
L’appuntamento prevede saluti istituzionali della sindaca elena gubetti, segnale del coinvolgimento dell’amministrazione locale, poi si darà spazio ai vari interventi. La presenza di rappresentanti e specialisti coinvolti nel settore dell’educazione, psicologia, attivismo femminile e impegno civico dimostra la volontà di raccontare il malessere giovanile da più angolazioni. L’obiettivo è scambiare informazioni, stimolare il pensiero critico e far emergere strumenti per affrontare problemi complessi che non riguardano solo l’individuo ma anche il tessuto sociale di ladispoli e cerveteri.
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I temi trattati al convegno: social network, scuola e dinamiche culturali
Tra gli interventi più attesi c’è quello di grazia la manna, psicoterapeuta, che si concentrerà sui social network come nuove realtà in grado di influenzare i giovani. L’analisi punterà sia sui condizionamenti che su aspetti positivi legati all’uso dei mezzi digitali. riccardo agresti parlerà di scuola e inclusione, offrendo una riflessione sulle difficoltà degli studenti e sulla necessità di ambienti scolastici più aperti e rispettosi delle differenze. alice pettinari, della rete nazionale studenti medi, porterà la voce diretta delle battaglie dei giovani impegnati nel modificare il sistema scolastico, mostrando strategie e richieste che nascono dalla loro esperienza quotidiana.
simona rotondi si concentrerà sulla povertà educativa, un problema cruciale nel permettere a molte ragazze e ragazzi di affrontare la scuola con strumenti adeguati. Presenterà interventi dell’impresa sociale “con i bambini”, realtà che supporta con progetti mirati le famiglie e le comunità. margherita de pascalis, dell’unione donne in italia, tratterà la cultura patriarcale che persiste anche tra i giovani, un elemento che influenza ruoli e comportamenti e che merita una lettura attenta per capire come superarlo. laura auricchio, psicologa della asl rm4.2, descriverà gli spazi dedicati ai giovani nei consultori di cerveteri e ladispoli, luoghi dove trovare supporto e occasioni di crescita.
Impegno civico e rete delle associazioni: un patto per il territorio
L’iniziativa coinvolge diverse realtà del terzo settore locale, come il centro solidarietà di cerveteri, asha, auser e le cooperative sociali solidarietà, goletta, cassiavass. Anche l’udi gruppo nilde iotti, scuolaambiente, l’assemblea delle donne del consultorio di ladispoli e animo si sono uniti all’appello per affrontare il tema congiuntamente. La presenza di questa rete associazionistica riflette il bisogno di cooperazione tra gruppi che operano in ambiti diversi ma convergenti nel loro interesse verso le generazioni più giovani.
Il presidio di libera, coordinando i lavori con eugenia marciano e mara caporale, proporrà la creazione di un patto tra associazioni e istituzioni. Questo accordo avrà lo scopo di strutturare una rete stabile per seguire i progetti emersi dal convegno e rimanere attivi nello sviluppo di iniziative concrete a favore dei giovani di ladispoli e cerveteri. Si punta a trasformare riflessioni e analisi in una presa in carico che dia risposte efficaci alle varie forme di disagio che attraversano la fascia d’età più sensibile.