Giorno del ricordo: la commemorazione delle vittime delle foibe nelle Marche

Giorno del ricordo: la commemorazione delle vittime delle foibe nelle Marche

Il Giorno del Ricordo, celebrato nelle Marche, sottolinea l’importanza della memoria storica e il rispetto per le vittime delle foibe, coinvolgendo giovani talenti in un percorso di riflessione e crescita.
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Giorno del ricordo: la commemorazione delle vittime delle foibe nelle Marche - Gaeta.it

Il Giorno del Ricordo rappresenta un momento cruciale per fermarsi a riflettere sulla memoria storica e sulle atrocità che hanno segnato le vite di milioni di persone. Recentemente, il presidente del Consiglio regionale delle Marche, Dino Latini, ha aperto una seduta assembleare dedicata a questa celebrazione, sottolineando l’importanza di non trascurare il dolore del passato e di costruire una società fondata sulla comprensione reciproca. In questo contesto, l’evento ha visto anche la partecipazione di giovani talenti, che hanno contribuito a dare voce alla memoria attraverso le loro esibizioni.

Il discorso di Dino Latini e il significato della memoria

Durante la seduta, Latini ha messo in evidenza quanto sia fondamentale ricordare le vittime delle foibe e l’esodo istriano e giuliano-dalmata. Il suo intervento ha esortato a non relegare nel dimenticatoio la sofferenza vissuta da coloro che sono stati colpiti da tali eventi tragici. “Dobbiamo ricordare per costruire una società consapevole,” ha affermato il presidente. Questo approccio mira a instaurare un dialogo costruttivo e a promuovere una cultura del rispetto, della pace e della solidarietà.

Latini ha ribadito che la memoria non è solo un atto di omaggio verso chi ha sofferto, ma serve anche da lezione per le generazioni future, affinché simili atrocità non possano mai più affliggere l’umanità. Nel suo discorso, ha richiamato i valori di dignità e rispetto per i diritti umani, sottolineando che, in un mondo in continua evoluzione, è necessario mantenere vivi questi principi.

Un messaggio di unità e riflessione, che invita i presenti e gli ascoltatori a considerare il peso storico di queste tragédie. La commemorazione è anche un’opportunità per esplorare il concetto di identità nazionale e per riconoscere la complessità della storia italiana, invitando ad una rielaborazione critica del passato.

La partecipazione dei giovani e un momento musicale

Nel corso dell’evento, è stata data particolare importanza alla voce dei giovani. Gli studenti del Turistico dell’Istituto d’istruzione Polo 3 di Fano hanno avuto l’opportunità di esporre i loro lavori, frutto di un Concorso nazionale intitolato “10 febbraio – Nel marmo e nel bronzo”. Questo progetto ha coinvolto gli studenti nella ricerca della memoria storica legata alle terre della Frontiera Adriatica, fornendo loro l’opportunità di diventare ambasciatori della storia.

Il maestro e compositore Marco Santini ha arricchito la sessione con un momento musicale, eseguendo alcuni brani iconici, tra cui “Io che amo solo te” di Sergio Endrigo. La musica ha aggiunto profondità all’evento, toccando le corde emotive dei presenti e creando un’atmosfera di rispetto e introspezione. Santini ha saputo coniugare arte e commemorazione, rendendo la giornata ancora più significativa.

La celebrazione ha così rappresentato non solo un momento di memoria, ma anche un’occasione di apprendimento e di crescita per i più giovani, che hanno potuto confrontarsi con una parte importante della storia italiana, contribuendo a mantenerla viva attraverso le loro riflessioni e le proprie esperienze.

Riflessioni e impegno per il futuro

Il Giorno del Ricordo, come sottolineato da Dino Latini, è un richiamo all’impegno collettivo. Viene considerato un giorno non solo per commemorare, ma per alimentare una coscienza storica che può guidare le scelte di oggi e di domani. La memoria, quindi, diventa un valore fondamentale per rafforzare i legami di comunità e per costruire un futuro che metta al primo posto la dignità e il rispetto.

Latini ha concluso il suo intervento con una forte esortazione a riflettere su questa storia. La speranza è che tali commemorazioni possano ispirare tutti a mantenere vivo quel ricordo nei loro cuori e nelle loro azioni quotidiane. L’obiettivo finale è promuovere una cultura di pace che possa garantire che il dolore del passato non venga mai più ignorato.

In questo modo, il Giorno del Ricordo non è soltanto un momento celebrativo, ma diventa un fondamentale appuntamento per continuare ad affrontare il passato, riconoscendo le ferite, e lavorando insieme per un futuro migliore e più giusto per tutti.

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