La presidente del consiglio Giorgia Meloni ha iniziato la sua missione in Asia il 28 maggio 2025 con una tappa nella città uzbeka di Samarcanda. Questo storico centro, un tempo fulcro dell’impero timuride e punto chiave sulla via della Seta, rappresenta oggi un patrimonio culturale riconosciuto dall’Unesco. L’arrivo della premier italiana segna un momento importante per le relazioni bilaterali tra Italia e Uzbekistan, concentrandosi su cooperazione economica, culturale e innovazione.
Samarcanda, dal crocevia della via della seta a patrimonio mondiale dell’unesco
Samarcanda custodisce i segni di una storia antica e ricca che ha influenzato interi continenti. Fondata durante l’epoca dell’impero persiano e sviluppata dai mongoli e dai timuridi, è stata per secoli un centro vitale degli scambi tra Asia ed Europa. Il suo ruolo come nodo dell’antica Via della Seta l’ha resa un punto di passaggio fondamentale per merci, culture e idee.
Nel 2001 l’Unesco ha riconosciuto il valore storico e artistico della città, inserendola nella lista dei patrimoni dell’umanità. Quello che si visita oggi a Samarcanda sono piazze monumentali, madrase sfarzose e mausolei che raccontano delle dinastie che hanno lasciato l’impronta più profonda sul territorio. La città ospita inoltre una statua di Tamerlano, simbolo della potenza degli imperi del passato, punto di riferimento per i samarcandesi e luogo di cerimonie ufficiali.
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La trasformazione recente di Samarcanda in un centro congressi e cittadella culturale testimonia come le radici storiche si intreccino con la volontà di essere oggi un punto focale nella geopolitica asiatica. L’arrivo di Meloni conferma questo interesse nuovo verso la città, legato agli sviluppi politici ed economici della regione.
Vertice bilaterale tra meloni e mirziyoyev: le basi di una nuova collaborazione
La mattina del 29 maggio 2025 la premier ospite a Samarcanda ha incontrato il presidente uzbeko Shavkat Mirziyoyev in un vertice bilaterale. Questo colloquio si è concentrato sul potenziamento del partenariato strategico tra Italia e Uzbekistan, avviato ufficialmente durante la visita del presidente uzbeko a Roma nel giugno 2023.
Durante l’incontro sono stati discussi progetti concreti di cooperazione, che riguardano diversi ambiti come l’economia, l’istruzione e la cultura. Nel corso del vertice si è parlato anche di iniziative per lo scambio umano e la collaborazione nel campo delle nuove tecnologie e della ricerca. Al termine, sono stati firmati accordi che aprono la strada a collaborazioni più strette e programmi innovativi.
Il governo di Tashkent ha mostrato particolare interesse verso l’ampliamento degli scambi economici e culturali, nel quadro di un rapporto che cerca di andare oltre i tradizionali confini diplomatici. La scelta del centro congressi di Samarcanda per ospitare il vertice sottolinea la volontà di legare la politica estera all’identità culturale della città, con bandiere italiane e uzbeke che hanno accolto la delegazione italiana durante il corteo.
Dalla tappa a samarcanda al vertice italia-asia centrale a astana
Dopo il termine dei colloqui a Samarcanda, la missione di Giorgia Meloni si sposterà in Kazakistan, ad Astana. Qui è programmato un vertice più ampio tra Italia e paesi dell’Asia centrale, che rappresenta un momento importante per consolidare punti di contatto e approfondire le relazioni multilaterali.
L’approccio italiano in questa regione vuole sviluppare connessioni economiche e culturali solide, mirando anche a scambi in ambiti come energia, infrastrutture e formazione. Darà spazio inoltre a un dialogo politico diretto, con rappresentanti di più stati dell’Asia centrale.
La visita a Samarcanda, quindi, non è solo un gesto simbolico ma fa parte di una strategia diplomatica più vasta, che punta a concentrare l’attenzione italiana su un’area ricca di opportunità e potenzialità. Questa regione si conferma al centro di interessi internazionali che guardano ai suoi valori storici ma anche a forme di sviluppo che cambiano rapidamente.