Franco Iacucci continuerà a ricoprire la carica di consigliere regionale. Questa decisione è stata presa dalla Corte d’appello di Catanzaro, che ha respinto il ricorso di Graziano Di Natale, primo dei non eletti per il Partito Democratico nelle elezioni regionali del collegio nord. La sentenza, depositata oggi, ha confermato il verdetto già emesso dal Tribunale di Catanzaro lo scorso anno.
La sentenza della Corte d’appello
Il caso ha visto protagonisti Iacucci e Di Natale, con quest’ultimo che aveva contestato l’elezione dell’attuale consigliere. La Corte ha accolto le argomentazioni dell’avvocato Alfredo Gualtieri, legale di Iacucci, sottolineando l’infondatezza dei motivi presentati nell’appello da Di Natale. Il giudice ha esaminato attentamente le norme e le regolamentazioni in vigore, giungendo alla conclusione che non sussistono motivi validi per rimettere in discussione l’elezione di Iacucci.
L’oggetto del contenzioso si concentrava sull’asserita illegittimità delle norme statali riguardo all’ineleggibilità dei presidenti di Provincia. In particolare, Iacucci aveva già ricoperto il ruolo di presidente della Provincia di Cosenza al momento della sua elezione come consigliere regionale. La Corte ha respinto l’eccezione di violazione della costituzione, evidenziando che le leggi attuali non impediscono a chi ha ricoperto cariche provinciali di essere candidato al Consiglio regionale.
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Le implicazioni politiche della decisione
La conferma di Iacucci come consigliere regionale ha significative ripercussioni nel panorama politico della Calabria. La sua posizione, mantenuta con successo di fronte a un appello che mirava a stravolgere l’esito delle elezioni, rappresenta un elemento di stabilità all’interno del Partito Democratico e per la giunta regionale. La decisione della Corte rafforza la legittimità di Iacucci e permette al Pd di continuare a esercitare un’influenza significativa nel consiglio.
L’esito della causa potrebbe anche riflettersi sulle strategie future di altri candidati e partiti. La certezza di una sentenza favorevole per Iacucci potrebbe servire da deterrente a future contestazioni legali, suggerendo che le leggi attuali potrebbero non favorire cambiamenti repentini e che le elezioni devono essere rispettate. La chiarificazione delle norme riguardanti l’ineleggibilità costituzionale offre una maggiore certezza giuridica per gli attori politici coinvolti.
La reazione di Graziano Di Natale
Graziano Di Natale, primo dei non eletti, ha espresso forte delusione per l’esito della sentenza. Nonostante il risultato sfavorevole, ha affermato la volontà di continuare a seguire le dinamiche politiche nella regione e di mantenere viva la sua voce all’interno del partito. Per Di Natale e i suoi sostenitori, la questione non si chiude con questa sentenza, poiché potrebbero esserci futuri sviluppi o strategie alternative per riottenere rappresentanza politica.
La battaglia legale ha messo in luce anche il punto di vista di molti elettori, che continuano a chiedere maggiore chiarezza nei processi elettorali e nella determinazione delle cariche politiche. Le questioni di legittimità e legalità rimarranno al centro dell’attenzione pubblica, e i prossimi eventi potrebbero influenzare la percezione dell’efficienza e dell’integrità del sistema politico calabrese.
La decisione della Corte d’appello di Catanzaro, quindi, non si limita a risolvere una disputa individuale, ma si allarga a questioni più ampie riguardanti la parte politica della Calabria.