Il Consiglio dell’Ordine Assistenti Sociali della Regione Abruzzo ha eletto Francesca d’Atri come nuova presidente per il periodo 2025-2029. La nomina è avvenuta il 21 maggio durante la riunione di insediamento del nuovo Consiglio. D’Atri ha ottenuto la maggioranza dei voti della comunità professionale regionale, risultando la candidata più scelta alle ultime elezioni. Questo cambio alla guida dell’Ordine conferma una linea di continuità rispetto ai mandati precedenti.
Il profilo professionale e il percorso di francesca d’Atri
Francesca d’Atri è nata e vive a Chieti, dove lavora da oltre vent’anni come assistente sociale. Dal 2008 ricopre un ruolo chiave all’interno del Comune di Chieti, dove coordina l’Area Minori e Famiglia. In questa veste è anche referente per le adozioni e gli affidi non solo della città ma di altri 27 comuni della provincia. Il suo impegno include la supervisione di diversi progetti e interventi legati al supporto sociale nella zona.
Nel corso degli anni d’Atri ha maturato esperienza anche nell’organizzazione e nella rappresentanza professionale, avendo ricoperto cariche nel Consiglio regionale: è stata consigliere, vicepresidente e presidente in tre mandati precedenti, fino al 2021. La sua rielezione nel 2025 viene vista come riconoscimento della sua lunga attività sul campo e della fiducia che ha saputo costruire tra colleghi e istituzioni locali.
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Composizione e caratteristiche del nuovo consiglio
Il Consiglio neo eletto presenta una composizione variegata e rappresentativa di tutta la regione Abruzzo. Al fianco della presidente d’Atri, è stata scelta come vicepresidente Anna di Censo, anch’essa figura con esperienza nei precedenti mandati. I ruoli di segretario e tesoriere sono stati affidati rispettivamente a Maria Grazia Galioto e Liviana Leone, entrambe già attive nell’ultimo quadriennio.
Consiglieri e rappresentanza territoriale
A completare il gruppo ci sono consiglieri con carriere consolidate così come nuove energie provenienti da varie province abruzzesi. Tra loro figurano Leonardo Angelone, Ilary Cichella, Fabrizio De Lellis, Donatella Di Giancaterino, Massimiliano Misiano, Gaetano Pasculli e Maria Primomo. Questa composizione punta a garantire un equilibrio territoriale e una pluralità di competenze utili per la gestione delle diverse sfide professionali in ambito sociale.
Il Consiglio rappresenta circa 1350 iscritti, professionisti attivi nel pubblico e nel privato. La diversità dei territori di provenienza si traduce in una più ampia capacità di rispondere alle esigenze delle comunità locali, favorendo un approccio inclusivo e concreto alle problematiche sociali regionali.
Le priorità e gli impegni annunciati dalla presidente d’Atri
Francesca d’Atri ha ringraziato i colleghi per la fiducia e ha sottolineato la volontà di portare avanti un lavoro collettivo e partecipato. Le sue priorità comprendono il miglioramento dei servizi offerti ai cittadini e il rafforzamento della presenza degli assistenti sociali sul territorio. Vuole valorizzare il contributo di tutti i membri, dai professionisti più esperti fino ai giovani entrati recentemente.
Tra le linee guida del suo mandato, d’Atri promuoverà scambi di idee e informazioni, favorendo la partecipazione ai tavoli interistituzionali e la collaborazione con le università. Ha annunciato l’intenzione di intensificare i rapporti con altri Ordini regionali e con il Consiglio nazionale, in modo da costruire rete e sinergie efficaci in ambito regionale e nazionale.
Il suo impegno si concentra anche sulla formazione continua, un elemento chiave per mantenere aggiornati i professionisti e garantire risposte adeguate alle nuove sfide sociali. Inoltre, la comunicazione interna ed esterna sarà curata per rilanciare la figura degli assistenti sociali e proteggere i colleghi da rischi legati a aggressioni o situazioni di difficoltà durante il lavoro.
I temi etici, la tutela dei colleghi e il riconoscimento della professione
Il nuovo mandato di d’Atri include una particolare attenzione ai temi etici e deontologici. Negli ultimi anni ha fatto parte del Consiglio di disciplina dell’Ordine regionale, seguendo casi e questioni legate al comportamento professionale. In questo quadriennio intende consolidare le norme e la cultura dell’etica, elemento fondante per mantenere credibilità e autorevolezza della categoria.
Altro punto focale è la lotta contro la precarietà lavorativa che tocca molti assistenti sociali. D’Atri vuole impegnarsi per sostenere nuove assunzioni e garantire accessi a posizioni dirigenziali in vari ambiti, superando ostacoli burocratici e favorendo dialoghi con istituzioni politiche e sindacali. L’obiettivo è che le competenze acquisite da questi professionisti trovino riconoscimento e spazio in ruoli decisionali.
La tutela dei colleghi in situazioni di difficoltà, soprattutto di fronte a episodi di violenza o aggressioni sul lavoro, resta parte integrante degli interventi previsti. La protezione del benessere psicofisico degli operatori è una base indispensabile per offrire assistenza efficace alla comunità.
Attenzione al benessere degli operatori
Francesca d’Atri porta con sé una lunga esperienza sul campo, che ha permesso di comprendere a fondo l’importanza di prendersi cura non solo delle persone seguite dai servizi sociali, ma anche degli stessi operatori. Nella sua visione il clima di lavoro deve favorire ascolto e sostegno reciproco.
Sottolinea che la qualità del servizio offerto ai cittadini dipende dalla salute e dal benessere dei professionisti. Questo approccio, praticato nel corso di anni di attività, costituisce un punto di partenza per sviluppare strategie efficaci e politiche di supporto che toccano sia la sfera tecnica che quella politica del lavoro sociale.
D’Atri guarda al futuro con l’intento di promuovere strumenti e momenti di confronto che valorizzino il lavoro degli assistenti sociali, spingendo la professione a farsi carico non solo di problemi individuali ma anche di spinte collettive per migliorare la società regionale.