Formazione politica in Italia: l'inizio del corso a Termoli tra esperienze e necessità

Formazione politica in Italia: l’inizio del corso a Termoli tra esperienze e necessità

A Termoli, il nuovo Corso di Formazione Politica mira a colmare il vuoto formativo in Italia, promuovendo competenze e cultura politica per un rinnovamento della classe dirigente e una maggiore partecipazione civica.
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Formazione politica in Italia: l'inizio del corso a Termoli tra esperienze e necessità - Gaeta.it

In Italia si avverte una forte mancanza di strutture dedicate alla formazione politica, un gap che cerca di colmare il nuovo Corso di Formazione Politica avviato a Termoli. Questa iniziativa, organizzata dall’Associazione ‘Girolamo La Penna’, rappresenta un’opportunità per approfondire la cultura politica e ampliare le competenze di chi opera nel settore pubblico. Con un programma ricco di incontri, il corso intende favorire un rinnovamento culturale nel campo della politica locale e nazionale.

La mancanza di scuole di formazione politica in Italia

A differenza di altri paesi, l’Italia non dispone di scuole di formazione politica strutturate, un fatto sottolineato da Gianfranco Vitagliano, già assessore a Programmazione e Bilancio della Regione Molise. Secondo Vitagliano, le scuole partitiche attualmente esistenti non soddisfano le esigenze di apprendimento e crescita politica. “L’unica forza che abbiamo è quella di trasmettere l’esperienza,” ha affermato. Questa situazione crea un vuoto nel panorama politico, dove manca una vera e propria preparazione per chi desidera intraprendere un cammino in questo ambito. L’esperienza diventa quindi un elemento fondamentale per formare le nuove generazioni di politici e amministratori.

Il corso a Termoli si pone come risposta a questo deficit. Con 15 incontri programmati, cerca di offrire strumenti e conoscenze per chi desidera approfondire la cultura politica. L’obiettivo è quello di non lasciare il futuro della politica nelle mani di chi non ha la preparazione adeguata, evitando che coloro che possiedono competenze si allontanino da un sistema che non sembra valorizzarle.

Attività formative come strumento di coinvolgimento

Durante l’incontro di apertura, presente anche Giovanni Notaro, segretario generale della Cisl Abruzzo e Molise, Vitagliano ha sottolineato l’importanza delle conversazioni formative, che puntano a coinvolgere il pubblico. “Qui facciamo conversazioni che mirano soprattutto a coinvolgere l’attenzione delle persone,” ha detto. L’approccio adottato nel corso mira a creare un dialogo aperto, un’opportunità per scambiare idee e targhetizzare un ascolto attivo delle problematiche locali.

Questo dialogo attivo non è solo una forma di apprendimento passivo; al contrario, si tratta di un vero e proprio scambio di esperienze. Coloro che hanno intrapreso il percorso dell’autodidatta possono riconoscere e trasmettere i difetti di un sistema che potenzialmente genera critiche e insoddisfazione. La partecipazione a questa iniziativa non è limitata a politici in erba, ma comprende anche professionisti, religiosi e cittadini appassionati. Questa diversità di partecipanti è vista come un punto forte, in quanto permette di creare momenti di discussione ricchi e variegati.

Il ruolo della cultura nella politica contemporanea

Giovanni Notaro ha evidenziato come attualmente ci sia una carenza di una cultura politica solida, in grado di rispondere adeguatamente alle esigenze della società. “C’è bisogno di ricercare, all’interno dei luoghi istituzionali, quella cultura che si basa sui principi fondanti della nostra Costituzione,” ha dichiarato. Oggi, purtroppo, il sistema sembra incapace di affrontare le sfide contemporanee e di fornire risposte ai cittadini.

Un dato preoccupante è il cambiamento nella modalità di accesso alla politica, che è diventata sempre più immediata e superficiale. “Diventa come una lotteria perché anche l’ultimo candidato all’ultimo momento può fare la differenza,” ha spiegato Notaro. Ciò ha indebolito la preparazione dei nuovi politici, privandoli di una “gavetta” fondamentale per crescere e sviluppare le competenze necessarie a gestire la cosa pubblica.

Il corso di formazione politica di Termoli si propone di rispondere a queste sfide, restituendo un senso di responsabilità e di collaborazione alle istituzioni. L’obiettivo è quello di rendere la politica non solo una professione, ma anche una missione a beneficio della comunità, combinando l’impegno con la competenza e l’empatia verso gli altri.

La risposta a una domanda di rinnovamento politico

L’incontro a Termoli rappresenta una tappa importante per il futuro della formazione politica in Italia. L’iniziativa mira a rinnovare la classe dirigente attraverso corsi e seminari incentrati sulla cultura di una politica autentica e orientata al bene comune. I relatori ed i partecipanti concordano su un punto: la politica ha bisogno di ritrovare il suo senso originario, invitando le persone a partecipare attivamente e a impegnarsi per un cambiamento reale.

In un momento in cui l’apatia e la sfiducia nei confronti delle istituzioni sembrano dominare il panorama politico, iniziative come quella di Termoli rappresentano una svolta necessaria. Il rafforzamento delle competenze politiche potrebbe essere la chiave per un risveglio dell’interesse civico e della partecipazione democratica, restituendo alla politica il suo vero significato di servizio alla comunità.

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