Subito dopo aver preso i voti, ha messo le basi per il convento di san bonaventura a Narbonne. Con alcuni confratelli ha dato vita a questa comunità religiosa, impegnandosi come parroco e guardiano per più di vent’anni. Durante questo lungo periodo si è dedicato con continuità alla cura pastorale della comunità locale, consolidando la presenza del convento nella città . La sua attività si è sviluppata in un contesto di fede e di servizio quotidiano, che ha legato la sua figura a quella della parrocchia di Narbonne con grande continuità .
La fondazione del convento ha rappresentato un momento cruciale per la vita religiosa del territorio. La scelta di unire la guida spirituale con la gestione della comunità ha richiesto un equilibrio delicato e un impegno costante. La lunga permanenza in questa sede attesta una presenza stabile e radicata, che ha accompagnato diverse generazioni di fedeli. Il lavoro quotidiano tra le mura del convento ha contribuito a rafforzare la vita parrocchiale e a promuovere una pratica religiosa intensa.
Incarichi di rilievo: custode provinciale, vicario episcopale e parroco in diocesi
Nel corso degli anni ha assunto ruoli di responsabilità che l’hanno portato a operare su più ampi scenari. È stato Custode Provinciale per Francia e Belgio, un incarico che ha comportato la supervisione della vita religiosa in una vasta area geografica. Questa posizione ha richiesto capacità organizzative e autorevolezza nei confronti delle comunità religiose presenti nel territorio. La sua guida ha garantito la continuità e la disciplina necessarie per mantenere l’unità tra conventi e comunità .
Vicario episcopale per il dialogo interreligioso
Ha svolto l’incarico di Vicario Episcopale per il dialogo interreligioso e i nuovi movimenti spirituali, affrontando tematiche complesse che riguardano l’incontro tra diverse fedi e la relazione con forme di spiritualità emergenti. Questo ruolo si è rivelato fondamentale in una fase in cui le frontiere religiose si confrontano con dinamiche culturali e sociali in evoluzione. La sua attività ha promosso un confronto rispettoso e costruttivo, favorendo il dialogo nelle diverse componenti della società .
Accanto a questi ruoli, ha ricoperto la funzione di parroco in varie parrocchie della diocesi di Carcassonne et Narbonne. Ogni comunità ha rappresentato un contesto differente nel quale si è impegnato con attenzione pastorale e capacità di ascolto. La molteplicità delle esperienze ha arricchito il suo profilo, offrendo una visione ampia delle diverse realtà religiose e sociali presenti sul territorio.
Ruolo a lourdes: delegato episcopale per il santuario e la protezione dei minori dal 2018
Dal 2018 ha intrapreso un nuovo percorso affidatogli nella città di Lourdes. Qui ha assunto incarichi particolarmente delicati e di grande responsabilità . In qualità di delegato episcopale per il santuario, ha gestito le attività legate a uno dei luoghi più visitati della cristianità , con una forte rilevanza spirituale e turistica. Questo ruolo ha implicato un impegno organizzativo su larga scala, coordinando eventi e garantendo il corretto funzionamento delle strutture.
Protezione dei minori e impegno pastorale
Ha svolto un compito importante anche come delegato per la protezione dei minori, un ambito di crescente attenzione nell’ambito ecclesiastico. La sua presenza in questa funzione testimonia un impegno preciso nella tutela delle persone più vulnerabili, affrontando con rigore e attenzione le problematiche legate alla sicurezza e al benessere dei giovani. L’attività in questo campo richiede una collaborazione costante con altre realtà istituzionali e associative.
In breve tempo a Lourdes è diventato una figura di riferimento per più aspetti della vita della comunità ecclesiastica. La responsabilità affidatagli coinvolge aspetti spirituali, organizzativi e sociali, in un contesto che attira visitatori da tutto il mondo. Il suo lavoro riflette l’attenzione alla dimensione umana e pastorale della fede, in un ambiente molto complesso e articolato.