Un esemplare di foca monaca è stato notato nelle acque di Ischia, vicino all’isolotto della torre di Sant’Angelo. Il raro mammifero marino appartiene a una specie in via di estinzione e l’incontro, avvenuto durante il servizio di taxi boat, ha sorpreso chi ha assistito alla scena. L’esemplare stava cacciando e si alimentava, tenendo tra i denti quella che sembrava una murena. È un evento unico per l’isola verde, che si aggiunge a recenti segnalazioni di foche monache nel golfo di Napoli.
Linee guida per la tutela e il comportamento in caso di avvistamento
I responsabili dell’area marina protetta di Ischia hanno subito ribadito alcune regole fondamentali per la tutela della foca monaca. In presenza dell’animale, sia sull’acqua che lungo la costa, è necessario mantenere una distanza prudente e non avvicinarsi troppo.
Qualsiasi tentativo di interazione è vietato dalla legge, che protegge la specie da cattura, uccisione o disturbo. Evitare rumori forti, gesti bruschi o movimenti improvvisi è consigliato per non stressare l’animale, che potrebbe reagire fuggendo o aggredendo.
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La sensibilizzazione della popolazione locale e dei turisti rimane un punto fondamentale per mantenere questo habitat sicuro. Eventuali segnalazioni devono essere comunicate alle autorità competenti, in modo da monitorare la presenza della foca e intervenire nel caso di situazioni di pericolo per l’animale.
Il rispetto di queste semplici norme contribuisce a garantire condizioni più favorevoli per la sopravvivenza di questa specie, la cui presenza nel Mediterraneo continua a essere scarsa e preziosa.
Confronto con altre segnalazioni nel golfo di napoli
Questo avvistamento si colloca in una serie di incontri recenti con foche monache nel golfo di Napoli. Negli ultimi giorni, esemplari simili sono stati individuati a Massa Lubrense e a Capri. Questi episodi mostrano che la specie starebbe ampliando il proprio areale o almeno tornando in zone da tempo abbandonate.
Le condizioni ambientali pari a quelle riscontrate in queste località potrebbero facilitare la sopravvivenza delle foche in un’area dove la pressione umana e le attività marine sono intense. Gli esperti osservano con attenzione per capire se si tratta di movimenti occasionali o di una reale colonizzazione.
In passato, la foca monaca era presente in molte zone del Mediterraneo meridionale ma ha subito un calo drastico a causa della pesca e delle attività umane. Questi recenti incontri suggeriscono possibili cambiamenti nei modelli di distribuzione, in parte legati a una maggiore tutela di alcune aree marine.
L’avvistamento della foca monaca a ischia: dettagli e circostanze
L’incontro con la foca monaca risale a una giornata limpida vicino alla costa di Ischia, precisamente alle spalle dell’isolotto della torre di Sant’Angelo. Il testimone è un barcaiolo impegnato nel trasporto di passeggeri tra il borgo e le spiagge circostanti. Ha visto la creatura a pelo d’acqua, intenta a nutrirsi, cosa che ha subito catturato l’attenzione per la rarità dell’evento.
Questa specie, una delle più minacciate del Mediterraneo, è poco conosciuta nel tratto isolano. Negli anni scorsi sono stati segnalati animali marini rari attorno a Ischia, ma si tratta del primo caso ufficiale di avvistamento di foca monaca. L’animale mostrava un comportamento naturale e non mostrava segni di sofferenza o ferite, segno che si stava ambientando in questo tratto di mare.
Il fatto che la foca fosse intenta a cacciare indica che il mare intorno a Ischia potrebbe offrire risorse sufficienti per il sostentamento di questi mammiferi in futuro.