Firenze: furto in hotel, inondata di solidarietà per la coppia di turisti svizzeri

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Firenze: furto in hotel, inondata di solidarietà per la coppia di turisti svizzeri - Gaeta.it

Un tragico episodio ha segnato la fine di un viaggio che avrebbe dovuto essere memorabile per una coppia di turisti provenienti dalla Svizzera. Dopo tre settimane trascorse in Italia, culminate nella storica città di Firenze, il ritorno a casa è stato caratterizzato da un furto che ha suscitato una forte reazione di solidarietà da parte della comunità locale. Angela, parte della coppia, ha condiviso la loro esperienza in un post che ha rapidamente attirato l'attenzione dei cittadini e dei media.

Il viaggio in Italia e l'arrivo a Firenze

La coppia ha intrapreso un’avventura attraverso alcune delle località più iconiche dell'Italia, partendo da PESCARA e passando per luoghi suggestivi come RODI, VIESTE, MATERA e diverse località calabresi. Firenze, scelta come tappa finale, rappresentava per loro un luogo speciale, visitato con regolarità nel passato. Il sabato 31 agosto, hanno parcheggiato il loro furgoncino carico di bagagli di fronte all’hotel, fiduciosi che il sistema di sicurezza del luogo avrebbe garantito la loro sicurezza.

Secondo Angela, hanno fatto il check-in e scaricato solo l’indispensabile per la notte, lasciando il resto dei loro effetti personali all'interno del veicolo. Tuttavia, la mattina successiva, al momento del check-out, la coppia ha scoperto il vetro del furgone rotto e il veicolo completamente svuotato. Questo evento ha segnato un cambiamento drammatico nelle loro finalità di viaggio, trasformando la gioia della scoperta in un’esperienza traumatica.

Angela ha espresso la sua frustrazione per quanto accaduto, sottolineando che erano passati quattro anni dall'ultima visita a Firenze e che il loro amore per la città aveva subito un duro colpo. Fortunatamente, sono stati accolti dalla cortesia di un carabiniere che ha offerto supporto in un momento difficile.

Una comunità unita nella solidarietà

Dopo la denuncia del furto pubblicata su Facebook nel gruppo "Traffico Firenze", la reazione della cittadinanza non si è fatta attendere. Molti utenti hanno condiviso storie di avvistamenti e notizie utili, intensificando l'impegno collettivo per supportare la coppia. Tra i commenti, è emersa la segnalazione di una protesi ritrovata vicino a un cassonetto in via del CURTATONE, ma nonostante le ricerche, non è stata più rinvenuta.

Angela ha commentato su questa ondata di solidarietà, esprimendo la sua gratitudine per la comunità fiorentina. La perdita della protesi di suo marito rappresentava non solo un problema economico, ma una grave compromissione per la sua mobilità, essendo parte fondamentale della sua vita quotidiana e delle sue attività sportive. "Sono sconvolta dalla generosità delle persone, che si sono mobilitate per cercare di aiutarci," ha dichiarato.

Angela ha rivelato che la nuova protesi richiederà fino a quattro mesi per essere disponibile e che questa imprevista situazione ha messo in risalto le difficoltà che affronta quotidianamente il marito. La situazione è ancor più incresciosa considerando che la protesi rubata era adattata specificamente per esigenze agonistiche.

Un furto inaspettato tra beni di valore e oggetti quotidiani

Il furto ha colpito profondamente Angela e il marito non solo per gli oggetti di valore rubati, ma anche per le cose più banali, come vestiti e articoli per la casa. "È incredibile pensare che ladri possano trarre vantaggio da bene come un sacchetto di panni sporchi o cipolle di Tropea," osserva Angela con un certo incredulità.

Il narrare della sua esperienza di furto è stato un modo per esternare anche una critica sulla sicurezza della città. Descrivendo la situazione, Angela ha sottolineato l’ingiustizia della situazione, evidenziando come la fiducia riposta nella sicurezza del suo veicolo, visibile sotto le telecamere, si sia rivelata fallace.

La vicenda è stata segnalata ai carabinieri, che hanno accettato la denuncia e si sono attivati per indagare sull'accaduto. Prima della partenza definitiva, i ladri hanno sottratto a Luca e Angela non solo oggetti materiali ma anche un pezzo fondamentale dell’identità e della speranza, immediatamente trasformando un viaggio di scoperta in una lezione di resilienza e di comunità.

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