La nuova stagione de “la pennicanza” su Rai Radio2 prosegue con la quarta puntata. Lo show condotto da Fiorello e Fabrizio Biggio, in onda dal lunedì al venerdì alle 13.45, mantiene l’atmosfera ironica e le risate assicurate con una miscela di notizie inventate e battute pungenti. Tra finte aggiornamenti e telefonate surreali, il programma continua a conquistare un pubblico attento al ritmo serrato e al tono leggero.
Un alternarsi di notizie inventate e battute su eventi rai
La puntata si apre con Fiorello che plastica una serie di “breaking news” riguardo alla programmazione Rai. Parte da una voce su un eventuale allungamento di Affari Tuoi con Stefano De Martino per contrastare lo show di Amadeus, subito smentita ma utilizzata come spunto comico.
Subito dopo arriva la telefonata a Stefano Coletta, direttore di Rai1, che entra nel gioco confermando solo in parte le notizie fantasiose sulla sovrapposizione di appuntamenti tv: uno spettacolo di Roberto Benigni in programma l’11 giugno dedicato a Stefano De Martino, ipotizzato in contemporanea con il programma di Amadeus. La battuta di Coletta sul “Benigni che legge De Martino” esprime bene il carattere ironico della trasmissione.
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Il riferimento a Sanremo spostato a fine giugno, con Carlo Conti che annuncia la finale il 25, aggiorna il pubblico sulle false indiscrezioni con ricadute comiche. Il gioco di Fiorello prende di mira le “guerre di palinsesto” Rai con precisione.
La telefonata dal carcere e lo scandalo delle mazzette ironizzato
Un momento centrale dello spettacolo è la telefonata ‘dal carcere‘ di Poggioreale, con un finto sindaco di Sorrento coinvolto in uno scandalo per mazzette nascoste in un biliardo e un panettone. La parodia riflette su un’idea di giustizia molto personale e slegata dalle regole comuni.
Il personaggio sostiene ironicamente che “in democrazia ciascuno può mettere i soldi dove vuole” e lamenta di non poter più girare con 6 mila euro in tasca. La gag si conclude con il dubbio su cosa succederebbe se quei soldi fossero realmente rinchiusi in una bolla di sapone, uno scherzo che lascia spazio all’immaginazione e fa sorridere.
Questo segmento mette in luce la capacità del programma di mescolare temi attuali – come i casi di corruzione nelle amministrazioni – con una satira brillante e leggera, senza dare giudizi ma offrendo uno spunto per riflettere attraverso l’umorismo.
Omaggi a personaggi storici della rai e momenti di riconoscimento
La puntata si chiude con il saluto registrato di Renzo Arbore, raggiunto da Fiorello in apertura che gli aveva dedicato alcune battute sui 40 anni di “quelli della notte“. Arbore risponde scherzando sul fatto che “si è parlato bene di lui”, e subito in studio scatta l’applauso.
Questo piccolo omaggio rafforza il legame tra la nuova trasmissione e la tradizione Rai, suggerendo un dialogo tra generazioni di spettacolo radiofonico e televisivo. Arbore rappresenta un riferimento culturale importante nel mondo radio, quindi la presenza del suo messaggio aggiunge valore e calore alla trasmissione.
La puntata si sviluppa così in un mix di notizie fittizie, ironia e ricordi, confermando la formula consolidata che rende “la pennicanza” un appuntamento popolare su Rai Radio2.