Finanziamenti per la ricerca su clima ed ecologia: Sait e cooperative trentine sostengono i ghiacciai

Finanziamenti per la ricerca su clima ed ecologia: Sait e cooperative trentine sostengono i ghiacciai

Il consorzio Sait e le Famiglie cooperative del Trentino finanziano due giovani ricercatori per sensibilizzare sulla preservazione dei ghiacciai, in vista di una mostra al Muse nel 2025.
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Finanziamenti per la ricerca su clima ed ecologia: Sait e cooperative trentine sostengono i ghiacciai - Gaeta.it

Un’importante iniziativa si è svolta in Trentino, dove il consorzio Sait, insieme alle Famiglie cooperative locali, ha annunciato un finanziamento mirato a due giovani ricercatori nel campo del clima e dell’ecologia. Questo progetto si inserisce in un contesto più ampio di sensibilizzazione sull’importanza della preservazione dei ghiacciai, tema al centro di una mostra che si terrà al Muse nella primavera del prossimo anno. L’evento è stato svelato durante la presentazione del nuovo calendario 2025 del consorzio, realizzato in collaborazione con il Muse e intitolato “Gelide meraviglie: la fragile vita dei ghiacciai“.

L’impatto delle perdite di ghiaccio in Trentino

Il consorzio Sait ha voluto porre l’accento su un problema di portata mondiale: la rapida perdita di ghiacciai registrata negli ultimi decenni. Secondo studi pubblicati dalla rivista Nature, a livello globale vi è stata una perdita annuale media di 267 miliardi di tonnellate di ghiaccio dal 2000 al 2019. All’interno del Trentino, il ghiacciaio della Marmolada ha mostrato tendenze di perdita estremamente preoccupanti, con un decremento di spessore che può arrivare fino a sette centimetri al giorno. Un altro ghiacciaio significativo, l’Adamello-Mandrone, ha registrato una riduzione media di circa tre metri nel suo spessore. Le proiezioni attuali mostrano che i ghiacciai sotto i 3.500 metri di altitudine potrebbero scomparire entro il 2050 se i trend attuali dovessero continuare.

Questi dati mettono in evidenza una situazione critica che non può essere ignorata e richiedono un’azione immediata sia da parte delle istituzioni che della comunità. La preservazione dei ghiacciai non è solo una questione di salvaguardia ambientale, ma anche una necessità per mantenere l’ecosistema e le risorse idriche delle aree montane. La perdita di ghiaccio influisce infatti sul ciclo dell’acqua, con conseguenze dirette sulla disponibilità di risorse per agricoltura, attività economiche e il benessere delle popolazioni locali.

Il ruolo del consorzio Sait e dei suoi partner

Sait, rappresentato dal presidente Renato Dalpalù, ha sottolineato l’importanza di unire servizi e sostenibilità ambientale nel territorio. La decisione di dedicare il calendario 2025 alla preservazione dei ghiacciai si inserisce in un impegno costante verso la consapevolezza ecologica tra soci e clienti. Dalpalù ha dichiarato che “la risposta dimostrata dalla comunità locale è stata fondamentale“, evidenziando un interesse e una generosità che supportano le iniziative della cooperativa.

La collaborazione con il Muse, un centro di eccellenza riconosciuto a livello nazionale, rende il progetto ancora più rilevante. Massimo Bernardi, direttore del museo, ha messo in evidenza come il calendario rappresenti un omaggio all’importanza e alla meraviglia dei ghiacciai, soprattutto in occasione dell’Anno internazionale per la conservazione dei ghiacciai proclamato dalle Nazioni Unite per il 2025. L’intento è quello di stimolare un dialogo più profondo su temi cruciali e garantire che la comunità resti attenta non solo a questi luoghi unici, ma anche ai cambiamenti climatici che li minacciano.

Progetti di ricerca e sensibilizzazione pubblica

I contratti di ricerca destinati ai due giovani ricercatori sono parte di un impegno più ampio per promuovere la scienza e l’innovazione nel settore del clima e dell’ecologia. Con il sostegno economico proveniente dalle cooperative, questi progetti mirano a ottenere risultati concreti che possano essere applicati per contrastare gli effetti del cambiamento climatico. L’iniziativa sottolinea come la connessione tra il mondo accademico e la comunità sia cruciale per affrontare le sfide ambientali attuali.

La mostra che si terrà al Muse nel prossimo anno sarà una occasione per educare il pubblico sulla fragile bellezza dei ghiacciai e sull’importanza della loro tutela. Il format della mostra prevede interventi interattivi e spazi di discussione, promuovendo un coinvolgimento attivo dei visitatori. La speranza è che attraverso esperienze dirette e approfondimenti scientifici, si possa instaurare un maggiore senso di responsabilità verso la conservazione dell’ambiente, in particolare di un patrimonio così prezioso come i ghiacciai.

Le iniziative proposte testimoniano come la collaborazione tra soggetti privati e pubblici possa generare un impatto positivo nei territori, creando un modello che altri consorzi e organizzazioni potrebbero considerare per affrontare al meglio le problematiche ambientali in atto.

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