Festival del giornalismo a ronchi dei legionari tra cronaca e sfide dell'informazione dal 10 al 15 giugno 2025

Festival del giornalismo a ronchi dei legionari tra cronaca e sfide dell’informazione dal 10 al 15 giugno 2025

Il festival del giornalismo a Ronchi dei Legionari dal 10 al 15 giugno 2025 riunisce giornalisti ed esperti per dibattere su cronaca, investigazione, intelligenza artificiale e sfide globali dell’informazione.
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La undicesima edizione del Festival del Giornalismo si terrà dal 10 al 15 giugno 2025 a Ronchi dei Legionari, con incontri, mostre e dibattiti su cronaca, giornalismo investigativo, nuove tecnologie e temi attuali, coinvolgendo oltre 180 relatori e premiando giovani e cronisti internazionali. - Gaeta.it

La undicesima edizione del festival del giornalismo si terrà dal 10 al 15 giugno 2025 a ronchi dei legionari, in provincia di gorizia. Questo evento raccoglie giornalisti, esperti e operatori del settore per riflettere sulle sfide che affronta l’informazione oggi. Prima della kermesse, a partire dal 23 maggio, ci saranno diciotto appuntamenti itineranti chiamati “aspettando il festival“. La manifestazione propone una serie di incontri, mostre e dibattiti con un forte focus sulla cronaca, il giornalismo investigativo e le nuove tecnologie legate al settore.

Il calendario e le iniziative più attese del festival

Il programma del festival prevede sessantadue panel che includono incontri con esperti, masterclass e presentazioni di libri. Quattro mostre arricchiranno l’offerta culturale, mentre circa centottanta relatori si alterneranno sul palco per approfondire temi di attualità legati al mondo dell’informazione. Tra i protagonisti ci saranno nomi noti come sara giudice e nello trocchia, che tratteranno il precariato nel giornalismo e le nuove sfide investigative. Il festival dedica inoltre spazio alla riflessione sui rischi legati all’intelligenza artificiale, con contributi di davide casaleggio, claudio agosti e vincenzo frenda.

Tematiche affrontate e protagonisti

Gli incontri spazieranno dalla cronaca nera alla comunicazione scientifica fino ai cambiamenti nel linguaggio politico. Il confronto tra giornalisti si concentrerà anche sull’impatto dei social network nell’informazione quotidiana. L’evento di chiusura sarà un incontro dedicato agli inviati sul campo, con interventi di giornalisti come stefania battistini, emanuela bonchino, lucia goracci, giovanni porzio e nello scavo, che racconteranno la loro esperienza sul fronte delle notizie dal vivo.

Premi dedicati a giovani giornalisti e cronisti internazionali

Nel corso del festival verranno assegnati due premi prestigiosi. Il premio leali young, intitolato alla memoria di cristina visintini, è riservato ai giovani giornalisti tra i diciotto e i trentacinque anni che si distinguono per progetto e impegno. In parallelo si consegnerà il premio dedicato a daphne caruana galizia, riconoscimento rivolto ai cronisti che operano in contesti difficili. Quest’anno verrà consegnato a samir al qaryouti, giornalista palestinese che lavora a gaza e in cisgiordania, una zona segnata da gravi conflitti e limitazioni per la libertà di stampa.

Dibattito internazionale e prospettive

Il festival affronta anche le questioni geopolitiche più calde, con un approfondimento sulle tensioni in medio oriente. La mostra “ritratti di giornalisti nel conflitto israele-gaza” di gianluca costantini racconta il lavoro e i rischi affrontati dai reporter in quella area. Altre iniziative includono la proiezione del documentario “investigating war crimes in gaza” prodotto da al jazeera. L’attenzione si rivolge anche ad afghanistan e ucraina, con testimonianze di jawaher yousofi e nello scavo, che portano esperienze dirette dai teatri di guerra.

Gli incontri discuteranno poi degli stati uniti sotto la guida di reporter come alberto bellotto, matteo muzio e gennaro sangiuliano. Tra i temi sociali più trattati ci sono le migrazioni, il cambiamento climatico, i femminicidi, i problemi del sistema giudiziario e sanitario, e il contrasto alle mafie, questioni che riflettono realtà complesse e urgenti.

Ricordi storici e figure simbolo nella memoria del festival

Tra gli eventi dedicati alla storia spiccano le celebrazioni per gli ottanta anni dalla liberazione, un momento per tenere viva la memoria dei fatti cruciali che hanno segnato il paese. Un approfondimento speciale riguarderà anche la figura di nicola calipari, alto dirigente del sismi che perse la vita nel tentativo di salvare la giornalista giuliana sgrena durante un rapimento in iraq. Questi richiami al passato accompagneranno la riflessione sul ruolo del giornalismo nel raccontare eventi che spesso coinvolgono vite e destini in situazioni difficili.

Il festival del giornalismo a ronchi dei legionari si conferma quindi un appuntamento importante per comprendere le trasformazioni della professione e i temi più rilevanti dell’attualità attraverso la voce di chi è quotidianamente impegnato a raccontare la realtà.

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