Con l’arrivo del 2 giugno, giornata dedicata alla Festa della Repubblica, Genova riapre alcune sedi istituzionali normalmente chiuse al pubblico. L’iniziativa, chiamata “Palazzi svelati”, offre ai cittadini e ai visitatori la possibilità di entrare in edifici ricchi di storia e cultura, con visite guidate che mettono in luce aspetti poco conosciuti del patrimonio cittadino. Tra i siti più attesi spicca il palazzo della Regione Liguria, situato in piazza De Ferrari, un simbolo di potere e memoria dal quale si può scoprire il legame tra arte e vicende regionali.
Palazzi svelati: un’apertura straordinaria ai cittadini
L’evento “Palazzi svelati” torna a Genova con un calendario di visite che si estenderà fino al 2 giugno, Festa della Repubblica. Gli ingressi saranno garantiti in luoghi di rappresentanza e di lavoro normalmente chiusi ai turisti, con l’obiettivo di offrire un’esperienza diretta della vita pubblica e culturale del capoluogo ligure. La Regione Liguria, tra i protagonisti di questa iniziativa, apre le porte a partire da lunedì 26 maggio: in quella data, sarà attivo sul sito ufficiale il link per prenotare le visite.
La maggior parte degli accessi richiede la prenotazione, una misura messa in atto per organizzare i gruppi di visitatori e garantire il rispetto delle norme di sicurezza. La risposta del pubblico si preannuncia positiva, sulla scia di eventi analoghi che hanno già riscosso interesse in passato. La manifestazione permette di osservare da vicino architetture storiche, ambienti istituzionali e dettagli spesso invisibili dall’esterno, favorendo una conoscenza più profonda del tessuto urbano e politico.
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Palazzo della regione liguria: tappa centrale con opere d’arte e storia del territorio
Il palazzo della Regione Liguria in piazza De Ferrari rappresenta uno dei luoghi simbolo dell’evento. Qui si potrà accedere a spazi ricchi di opere d’arte firmate da nomi noti della scena ligure tra fine Ottocento e inizio Novecento. Tra gli artisti esposti ci sono Alberto Beniscelli, Ferdinando Giuseppe Piana e Aldo Raimondi. Questi pittori hanno interpretato, con le loro tele, momenti significativi della società e della cultura ligure di quel periodo.
Le opere rispecchiano temi e atmosfere collegati al progetto culturale “Genova e l’800”, una rassegna che approfondisce il ruolo della città durante il secolo scorso, considerando aspetti sociali, politici e artistici. Il percorso propone anche alcune sculture di Francesco Messina, altro protagonista della scultura italiana del XX secolo, le cui forme si integrano all’interno degli ambienti istituzionali, conferendo una dimensione artistica tridimensionale.
Oltre all’arte, i visitatori potranno esplorare diverse sale del palazzo istituzionale e scoprire dettagli che raccontano la storia dell’edificio, delle sue funzioni e delle trasformazioni avvenute negli anni. L’edificio, con la sua architettura e gli arredi, si racconta tramite percorsi accompagnati, offrendo un quadro del contesto politico e amministrativo della regione.
Prenotazioni e partecipazione: come organizzarsi per le visite
La prenotazione per le visite è possibile a partire dal 26 maggio sul portale regione.liguria.it. Per alcuni edifici, quella è obbligatoria per regolamentare gli ingressi e evitare sovraffollamenti, mentre per altri si potrà accedere senza prenotazione. Il sito ufficiale fornirà tutte le informazioni necessarie sulle modalità di partecipazione, orari e punti di accesso.
Chiunque potrà scegliere tra diverse fasce orarie per visitare i palazzi, con guide esperte pronte a illustrare i contenuti artistici e storici degli spazi. L’organizzazione punta a soddisfare sia i genovesi interessati a conoscere meglio le istituzioni locali sia i turisti presenti in città in quei giorni. Gli appuntamenti diventano così occasione per osservare il patrimonio culturale attraverso la lente dell’architettura pubblica.
Un momento per celebrare memoria e cultura
L’evento si inserisce nel calendario delle manifestazioni della Festa della Repubblica, valorizzando la memoria collettiva e le radici culturali della Liguria. L’apertura di questi luoghi, riservati normalmente a funzionari o eventi ufficiali, crea un momento unico per osservare il rapporto fra arte, potere e società. Genova conferma così la sua identità attraverso i suoi palazzi, custodi di storie e suggestioni.